Descrizione

Cittadina collinare di età moderna, che fonda la propria economia sulle attività agricole e industriali; pur muovendo per ora passi incerti, il terziario, che lascia trasparire discrete potenzialità, cerca spazio per la propria affermazione. La quasi totalità dei cercolesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, a cui fanno corona i piccoli aggregati urbani di Ponte Cozzolino, Rutiglia e San Giovanni. Risulta contenuta l'espansione edilizia: infatti il tessuto urbano non è stato investito dai fenomeni di crescita che invece sono comuni a molte realtà vicine; ciononostante si è ormai verificata la fusione con le limitrofe Massa di Somma, Napoli, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio e Volla. L'abitato, dalla pianta allungata, si trova nella zona pianeggiante del territorio comunale, che presenta un profilo geometrico vario in quanto abbraccia anche le pendici del vulcano Somma-Vesuvio. Nel passato quest'ultimo era ricoperto da un folto manto boschivo, che è progressivamente scomparso in età moderna in seguito alla colonizzazione agraria. Tratto peculiare e dominante è il cosiddetto paesaggio degli orti, composto da appezzamenti geometrici e insediamenti rurali sparsi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un albero piantato su una terrazza verdeggiante, accostato ad una spiga di grano.  

Cittadina collinare di età moderna, che fonda la propria economia sulle attività agricole e industriali; pur muovendo per ora passi incerti, il terziario, che lascia trasparire discrete potenzialità, cerca spazio per la propria affermazione. La quasi totalità dei cercolesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, a cui fanno corona i piccoli aggregati urbani di Ponte Cozzolino, Rutiglia e San Giovanni. Risulta contenuta l'espansione edilizia: infatti il tessuto urbano non è stato investito dai fenomeni di crescita che invece sono comuni a molte realtà vicine; ciononostante si è ormai verificata la fusione con le limitrofe Massa di Somma, Napoli, Pollena Trocchia, San Sebastiano al Vesuvio e Volla. L'abitato, dalla pianta allungata, si trova nella zona pianeggiante del territorio comunale, che presenta un profilo geometrico vario in quanto abbraccia anche le pendici del vulcano Somma-Vesuvio. Nel passato quest'ultimo era ricoperto da un folto manto boschivo, che è progressivamente scomparso in età moderna in seguito alla colonizzazione agraria. Tratto peculiare e dominante è il cosiddetto paesaggio degli orti, composto da appezzamenti geometrici e insediamenti rurali sparsi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un albero piantato su una terrazza verdeggiante, accostato ad una spiga di grano.  

Storia

Comune autonomo dal primo luglio del 1877, si è chiamata Massa di Somma fino al 1887; il toponimo attuale deriva invece dalla voce latina QUERCEA -in origine 'di quercia'-, attraverso la forma dissimilata e suffissata CERCULA. Fin dalle origini ha dovuto fare i conti con l'inquietante presenza del vulcano Somma-Vesuvio: il sito in cui sorge ai nostri giorni, infatti, è meno esposto alle eruzioni rispetto a quella dell'antico borgo di Massa; ciononostante nel 1944 la cittadina fu completamente distrutta da una delle frequenti eruzioni del vulcano. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni edifici di notevole interesse: i palazzi Carafa, De Campora e Pironti, le ville Villari e Rota, la masseria Laurentiana. Negli ultimi cinquant'anni l'andamento demografico ha fatto registrare tendenze contrastanti: a un notevole incremento, registrato nell'immediato secondo dopoguerra, si è contrapposta una marcata flessione negli ultimi decenni.  

Comune autonomo dal primo luglio del 1877, si è chiamata Massa di Somma fino al 1887; il toponimo attuale deriva invece dalla voce latina QUERCEA -in origine 'di quercia'-, attraverso la forma dissimilata e suffissata CERCULA. Fin dalle origini ha dovuto fare i conti con l'inquietante presenza del vulcano Somma-Vesuvio: il sito in cui sorge ai nostri giorni, infatti, è meno esposto alle eruzioni rispetto a quella dell'antico borgo di Massa; ciononostante nel 1944 la cittadina fu completamente distrutta da una delle frequenti eruzioni del vulcano. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni edifici di notevole interesse: i palazzi Carafa, De Campora e Pironti, le ville Villari e Rota, la masseria Laurentiana. Negli ultimi cinquant'anni l'andamento demografico ha fatto registrare tendenze contrastanti: a un notevole incremento, registrato nell'immediato secondo dopoguerra, si è contrapposta una marcata flessione negli ultimi decenni.  

Economia

La comunità ha uno stile di vita che, senza rinnegare tradizioni e passato, riesce a cogliere gli elementi più significativi dei processi innovativi che si svolgono all'esterno. La componente predominante nell'economia, è l'industria, che presenta un ventaglio di attività ricco ed eterogeneo: numerose aziende operano nei comparti agro-alimentare, metallurgico, meccanico, chimico, petrolifero, della carta, della stampa, della gomma, della plastica, della cantieristica navale e delle costruzioni. Un ruolo decisivo, nello sfruttamento agricolo del territorio comunale, è stato svolto dalla bonifica: la terra, infatti, resa particolarmente fertile dai materiali eruttivi, è caratterizzata da un'alta densità produttiva e da una chiara specializzazione nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo. La rete di distribuzione e i servizi sono più che sufficienti ad appagare i bisogni locali: è presente un congruo apparato commerciale accanto a sportelli bancari, agenzie assicurative, immobiliari e di servizi informatici. La cittadina possiede gli ordinari uffici municipali e postali, scuole materne, elementari e medie mentre, per quanto riguarda la disponibilità di centri sportivo-ricreativi, va segnalata la presenza di piscine, palestre, campi di calcio e circoli per cacciatori; l'assistenza sanitaria è assicurata da un dipartimento di prevenzione collettiva, un presidio di guardia medica e un poliambulatorio; l'apparato ricettivo difetta di strutture alberghiere.  

La comunità ha uno stile di vita che, senza rinnegare tradizioni e passato, riesce a cogliere gli elementi più significativi dei processi innovativi che si svolgono all'esterno. La componente predominante nell'economia, è l'industria, che presenta un ventaglio di attività ricco ed eterogeneo: numerose aziende operano nei comparti agro-alimentare, metallurgico, meccanico, chimico, petrolifero, della carta, della stampa, della gomma, della plastica, della cantieristica navale e delle costruzioni. Un ruolo decisivo, nello sfruttamento agricolo del territorio comunale, è stato svolto dalla bonifica: la terra, infatti, resa particolarmente fertile dai materiali eruttivi, è caratterizzata da un'alta densità produttiva e da una chiara specializzazione nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo. La rete di distribuzione e i servizi sono più che sufficienti ad appagare i bisogni locali: è presente un congruo apparato commerciale accanto a sportelli bancari, agenzie assicurative, immobiliari e di servizi informatici. La cittadina possiede gli ordinari uffici municipali e postali, scuole materne, elementari e medie mentre, per quanto riguarda la disponibilità di centri sportivo-ricreativi, va segnalata la presenza di piscine, palestre, campi di calcio e circoli per cacciatori; l'assistenza sanitaria è assicurata da un dipartimento di prevenzione collettiva, un presidio di guardia medica e un poliambulatorio; l'apparato ricettivo difetta di strutture alberghiere.  

Relazioni

Il comune si è andato progressivamente accostando, nei suoi modelli di crescita e di sviluppo, agli archetipi suggeriti dai comuni limitrofi più popolosi, e, secondo una linea di tendenza comune all'area metropolitana partenopea, comincia ad instaurare fecondi rapporti di integrazione con l'hinterland del capoluogo provinciale. Il Patrono San Gennaro si celebra il 19 settembre.

Il comune si è andato progressivamente accostando, nei suoi modelli di crescita e di sviluppo, agli archetipi suggeriti dai comuni limitrofi più popolosi, e, secondo una linea di tendenza comune all'area metropolitana partenopea, comincia ad instaurare fecondi rapporti di integrazione con l'hinterland del capoluogo provinciale. Il Patrono San Gennaro si celebra il 19 settembre.

Località

Ponte Cozzolino, Rutiglia, San Giovanni

Ponte Cozzolino, Rutiglia, San Giovanni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cercola rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.