Descrizione

Cittadina collinare, di origine antica, ha un'economia basata su attività industriali e terziarie. Le sue calde acque termominerali l'hanno resa un importante centro termale. Gli acquesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da espansione edilizia, è attraversato dal torrente Medio, alla cui sinistra sorse il primitivo nucleo abitativo. Lo stemma comunale, “inquartato”, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nel primo e quarto riquadro, a fondo dorato, campeggia un'aquila nera coronata, raffigurata nell'atto di trattenere fra gli artigli una lepre “al naturale”; sullo sfondo argenteo della seconda e terza partizione spicca una croce patente rossa. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Cittadina collinare, di origine antica, ha un'economia basata su attività industriali e terziarie. Le sue calde acque termominerali l'hanno resa un importante centro termale. Gli acquesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da espansione edilizia, è attraversato dal torrente Medio, alla cui sinistra sorse il primitivo nucleo abitativo. Lo stemma comunale, “inquartato”, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nel primo e quarto riquadro, a fondo dorato, campeggia un'aquila nera coronata, raffigurata nell'atto di trattenere fra gli artigli una lepre “al naturale”; sullo sfondo argenteo della seconda e terza partizione spicca una croce patente rossa. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

La sua denominazione in età romana è AQUAE STATIELLAE, in riferimento all'omonimo popolo che l'abitò e alla presenza delle famose terme, delle quali l'attuale esplicita menzione non è che la forma derivata. Secondo la leggenda nacque in età antica, con il nome di Caristo, da una colonia di greci attratta dalla presenza delle sue calde acque termali. Certamente fu abitata dai liguri statielli fino al 172 a.C., anno dell'occupazione da parte dei romani che la trasformarono in un importante centro termale. Sede di un presidio di sarmati nel IV secolo, venne assoggettata dai longobardi e dai franchi e in seguito entrò nelle mire di conquista dei vicini centri di Alessandria, Asti e Genova, contro cui combatté fino al 1234. Profondi contrasti interni nacquero tra la famiglia guelfa dei Blessi e quella ghibellina dei Bellingeri, terminati con l'arrivo della signoria dei marchesi del Monferrato, regnante fino al 1313. Da questo anno la sua occupazione passò nelle mani di Roberto d'Angiò fino al 1345 per poi ritornare nel dominio dei Monferrato fino al 1431, quando furono i Visconti di Milano ad entrarne in possesso. Ma nel 1436 i Monferrato riuscirono, con l'aiuto di Amedeo VIII di Savoia, a tornarne signori finché la loro dinastia non si estinse, nel 1533, permettendo l'entrata in scena dei duchi di Mantova. Il suo emblema monumentale è la Bollente, edicola ottagonale realizzata nel 1879 dall'architetto Giovanni Cerruti, alla cui base sgorga la caldissima acqua curativa che insieme al Gran Lago delle Antiche Terme e al Fontanino Romano forma il bacino idrotermale di Acqui. Altre opere del passato sono: la cattedrale di San Pietro, di origine paleocristiana; il duomo in stile romanico, che conserva un portale del 1481 e un chiostro trecentesco; la chiesa di San Francesco; il palazzo del municipio; il palazzo vescovile; l'ospedale di Santa Maria Maggiore, del XV secolo; il quattrocentesco castello dei Paleologi e i resti dell'acquedotto romano di età augustea.

La sua denominazione in età romana è AQUAE STATIELLAE, in riferimento all'omonimo popolo che l'abitò e alla presenza delle famose terme, delle quali l'attuale esplicita menzione non è che la forma derivata. Secondo la leggenda nacque in età antica, con il nome di Caristo, da una colonia di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GRECI'>greci</a> attratta dalla presenza delle sue calde acque termali. Certamente fu abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a> statielli fino al 172 a.C., anno dell'occupazione da parte dei romani che la trasformarono in un importante centro termale. Sede di un presidio di sarmati nel IV secolo, venne assoggettata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FRANCHI'>franchi</a> e in seguito entrò nelle mire di conquista dei vicini centri di Alessandria, Asti e Genova, contro cui combatté fino al 1234. Profondi contrasti interni nacquero tra la famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a> dei Blessi e quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a> dei Bellingeri, terminati con l'arrivo della signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a>, regnante fino al 1313. Da questo anno la sua occupazione passò nelle mani di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ROBERTODANGIO'>Roberto d'Angiò</a> fino al 1345 per poi ritornare nel dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> fino al 1431, quando furono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano ad entrarne in possesso. Ma nel 1436 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> riuscirono, con l'aiuto di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AMEDEOVIIIDISAVOIA'>Amedeo VIII di Savoia</a>, a tornarne signori finché la loro dinastia non si estinse, nel 1533, permettendo l'entrata in scena dei duchi di Mantova. Il suo emblema monumentale è <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LABOLLENTE'>la Bollente</a>, edicola ottagonale realizzata nel 1879 dall'architetto Giovanni Cerruti, alla cui base sgorga la caldissima acqua curativa che insieme al Gran Lago delle Antiche Terme e al Fontanino Romano forma il bacino idrotermale di Acqui. Altre opere del passato sono: la cattedrale di San Pietro, di origine paleocristiana; il duomo in stile romanico, che conserva un portale del 1481 e un chiostro trecentesco; la chiesa di San Francesco; il palazzo del municipio; il palazzo vescovile; l'ospedale di Santa Maria Maggiore, del XV secolo; il quattrocentesco castello dei Paleologi e i resti dell'acquedotto romano di età augustea.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 75. Il settore primario è presente con la coltivazione di frutta, ortaggi, cereali, frumento, uva (utilizzata per la produzione dei vini Doc Dolcetto e Brachetto) e con l'allevamento di avicoli, suini, caprini, ovini e bovini. L'industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario, tessile, edile, del vetro, metallurgico, meccanico, elettronico, della produzione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas, tra quelli con il maggior numero di addetti. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, agenzie assicurative, immobiliari e un'emittente radiotelevisiva completano il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo e vari istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Per l'arricchimento culturale sono a disposizione numerose strutture culturali, tra cui la biblioteca civica e il museo civico archeologico ricco di reperti di età romana. Le strutture ricettive comprendono aziende agrituristiche e offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Soddisfacenti sono gli impianti sportivi per la pratica del tennis, del nuoto, dell'equitazione e delle corse campestri. Le strutture sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

È sede del distretto scolastico n. 75. Il settore primario è presente con la coltivazione di frutta, ortaggi, cereali, frumento, uva (utilizzata per la produzione dei vini Doc Dolcetto e Brachetto) e con l'allevamento di avicoli, suini, caprini, ovini e bovini. L'industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile, del vetro, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, della produzione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas, tra quelli con il maggior numero di addetti. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, agenzie assicurative, immobiliari e un'emittente radiotelevisiva completano il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo e vari istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Per l'arricchimento culturale sono a disposizione numerose strutture culturali, tra cui la biblioteca civica e il museo civico archeologico ricco di reperti di età romana. Le strutture ricettive comprendono aziende agrituristiche e offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Soddisfacenti sono gli impianti sportivi per la pratica del tennis, del nuoto, dell'equitazione e delle corse campestri. Le strutture sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Relazioni

Le sue acque e i suoi fanghi curativi ne fanno una meta di turismo termale che, abbinato all'interessante enogastronomia del territorio (famosi sono i suoi amaretti) offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citate: la fiera di San Guido, il 14 luglio; la rassegna “Acqui & Esposizione”, una vetrina rappresentativa dei prodotti enogastronomici e delle attività turistiche, economiche e culturali locali, fine ottobre/inizio novembre; la fiera del tartufo, a novembre, e la fiera di Santa Caterina, dal 17 al 19 novembre. Il Patrono, San Guido, si festeggia il secondo martedì di luglio. È gemellata con la città greca di Argostoli. Ha dato i natali agli illustri storici Luca Probo Blesi e Guido Biorci, al generale Emanuele Chiabrera e al Beato Michele dei “minori osservanti”.

Le sue acque e i suoi fanghi curativi ne fanno una meta di turismo termale che, abbinato all'interessante enogastronomia del territorio (famosi sono i suoi amaretti) offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citate: la fiera di San Guido, il 14 luglio; la rassegna “Acqui & Esposizione”, una vetrina rappresentativa dei prodotti enogastronomici e delle attività turistiche, economiche e culturali locali, fine ottobre/inizio novembre; la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FIERADELTARTUFO'>fiera del tartufo</a>, a novembre, e la fiera di Santa Caterina, dal 17 al 19 novembre. Il Patrono, San Guido, si festeggia il secondo martedì di luglio. È gemellata con la città greca di Argostoli. Ha dato i natali agli illustri storici Luca Probo Blesi e Guido Biorci, al generale Emanuele Chiabrera e al Beato Michele dei “minori osservanti”.

Località

Angogna, Barbato, Benazzo, Borgo Lavandara, Botti, Bricco, Cavalleri, Froncino, Lussito, Moirano, Ovrano

Angogna, Barbato, Benazzo, Borgo Lavandara, Botti, Bricco, Cavalleri, Froncino, Lussito, Moirano, Ovrano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Acqui Terme rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.