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Descrizione

Comune montano di origine medievale, nella cui economia, tipicamente rurale, il turismo riveste un’importanza sempre maggiore. La comunità dei cottanellesi, che fa registrare un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiede nel capoluogo comunale, nella località di Castiglione, in alcuni aggregati urbani minori e in diverse case sparse. L’abitato è situato sulla cima di una collina tondeggiante: il suo nucleo antico ha mantenuto intatto l’originario aspetto fortificato ed è ancora circondato da una doppia cinta muraria, guarnita di torri ellittiche e quadrangolari; le sue vie, tutte selciate, sono fiancheggiate da eleganti palazzi in marmo rosso locale, detto appunto “rosso di Cottanello”. La zona nord-orientale del territorio comunale presenta uno scenario idilliaco: vi si estendono verdi pianori e altopiani ondulati, denominati “prati di Cottanello”, sui quali pascolano placidamente greggi e mandrie. Altrove dominano invece le tinte variegate delle colture e i toni scuri delle formazioni boschive.

Storia

Il rinvenimento dei resti di una villa romana in località Collesecco attesta l’antichità del popolamento del territorio comunale. Nell’XI secolo l’abitato, menzionato nel CHRONICON FARFENSE, risulta soggetto a un signore longobardo, che lo donò all’abbazia di Farfa; nel XII secolo entrò a far parte dei domini della Chiesa. Sottoposto al controllo degli Orsini dalla metà del Quattrocento, contese alla vicina Rieti la proprietà di Montecalvo, una rocca di grande importanza strategica: la disputa sfociò in una vera e propria guerra, che durò due anni. Nel 1527 resistette all’attacco delle milizie spagnole e lanzichenecche reduci dal sacco di Roma, mentre nel 1799 fu incendiato dai francesi per aver osteggiato le idee rivoluzionarie. Il toponimo è un diminutivo di “Cottano”, derivato dall’antroponimo latino COTTA, con l’aggiunta del suffisso -ANUS. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera tre interessanti edifici religiosi: la chiesa di Sant’Andrea, eretta nel Cinquecento e rifatta nell’Ottocento; la solitaria chiesetta di San Certaldo, addossata a una rupe scoscesa fuori dell’abitato e abbellita all’interno da antichi affreschi, tra i quali spicca quello del XII secolo rappresentante il Salvatore in trono tra gli Apostoli e i Santi; la chiesa dedicata a San Nicola, anch’essa situata fuori dell’abitato, fondata alla fine del Trecento e restaurata nel 1681: nel suo interno, in stile barocco, si trovano quattro altari laterali impreziositi da tele seicentesche.

Economia

Nonostante il recente sviluppo del turismo, il settore primario continua a rivestire un ruolo di primo piano nell’economia locale, impegnando una discreta fetta della popolazione attiva: dallo sfruttamento della superficie agricola disponibile si ricavano cereali, uva e olive mentre l’abbondanza di pascoli favorisce le attività zootecniche –si allevano bovini, ovini e suini–. Nell’ambito del settore industriale, complessivamente poco rilevante, si distingue il comparto delle confezioni; la rete commerciale, articolata ed efficiente, sostiene adeguatamente la vocazione turistica del comune; tra i servizi privati, inoltre, figura il credito. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità annovera gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, le scuole dell’obbligo e l’associazione Pro Loco; la farmacia provvede all’assistenza sanitaria mentre ristoranti e strutture per il soggiorno assicurano una buona capacità ricettiva.

Relazioni

L’abbondanza di verde e la ricchezza del patrimonio storico-architettonico richiamano un consistente flusso di visitatori: i verdi altopiani che si estendono a nord dell’abitato costituiscono una meta ideale di scampagnate, escursioni e rilassanti passeggiate. Tra le manifestazioni all’insegna del folclore e della religiosità popolare si segnalano l’Infiorata del Corpus Domini (giovedì successivo alla Pentecoste), che ricopre le vie dell’abitato di un tappeto multicolore, e la festa di San Nicola di Bari (10 settembre), in occasione della quale si procede alla benedizione e alla distribuzione delle pagnotte; la sagra delle pizze fritte (maggio) e quella del castrato e degli “stringozzi” (prima settimana di settembre) offrono l’opportunità di gustare alcune specialità della cucina locale –gli “stringozzi”, detti anche strozzapreti, sono una speciale pasta a forma di cordicella che viene condita con sugo e peperoncino–. La festa del Patrono Sant’Andrea si celebra il 30 novembre.

Località

Acquaviva, Castagneto, Castiglione, Collelungo, Madonna di Collefonte, Piane

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cottanello rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 563
  • Lat 42° 24' 21,27'' 42.40590833
  • Long 12° 41' 8,34'' 12.68565000
  • CAP 02040
  • Prefisso 0746
  • Codice ISTAT 057026
  • Codice Catasto D124
  • Altitudine slm 551 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2368
  • Superficie 36.53 Km2
  • Densità 15,41 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2B
  • Alba 05:58
  • Tramonto 18:29
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