Descrizione

Centro collinare, di origine antica, la cui economia si basa su tutti i settori produttivi. I costigliolesi, il cui indice di vecchiaia è di molto superiore alla media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in numerose località, aggregati urbani minori nonché case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche. L'abitato si sviluppa soprattutto alla pendice sud-orientale di un piccolo colle, sulla cui sommità sorge il castello. Lo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da cinque bande azzurre.

Centro collinare, di origine antica, la cui economia si basa su tutti i settori produttivi. I costigliolesi, il cui indice di vecchiaia è di molto superiore alla media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in numerose località, aggregati urbani minori nonché case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche. L'abitato si sviluppa soprattutto alla pendice sud-orientale di un piccolo colle, sulla cui sommità sorge il castello. Lo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da cinque bande azzurre.

Storia

Il toponimo sembra derivare dalla forma diminutiva di “costa” per indicare la ‘particolare conformità geologica del territorio a forma collinare'. Un'altra ipotesi, più recente ma molto accreditata, gli attribuisce il significato di ‘costa dei tigli', per evidenziare la presenza della pianta di tiglio diffusissima nella zona. La zona risulta essere stata abitata sin dall'antichità, in quanto sono stati ritrovati reperti romani e una piroga preistorica. Le vicende del borgo, a partire dal Medioevo, seguono quelle del comitato di Loreto che, tra l'XI e il XII lo usarono come punto di strategica importanza. Del 1341 è il passaggio di proprietà a favore di Giorgio Asinari e, nonostante l'occupazione spagnola del 1549 e quella francese del 1557, la sua famiglia ne gestì il controllo fino ai primi anni del XIX secolo. Il castello cittadino, probabilmente risalente al XIII secolo, costruito durante il Medioevo per fare fronte alle esigenze belliche, è passato, nel corso dei secoli, attraverso numerose mani. Oggi l'intera costruzione, che presenta la commistione di moltissimi elementi di epoche diverse (dal barocco al neogotico, dallo stile medievale e sobrio a quello più ricercato ottocentesco), è di proprietà della famiglia dei Balduzzi. La struttura religiosa più importante è la parrocchiale di Nostra Signora di Loreto, costruita nel Trecento ma crollata nel 1811. Ricostruita a più riprese tra il Seicento e l'Ottocento, attualmente ha tre navate e contiene al suo interno un affresco dipinto da Carlo Giuseppe Peretti. Tra le altre strutture spiccano, inoltre, la chiesa della Misericordia (di origine seicentesca) e la chiesa di San Gerolamo (completamente in stile barocco). Degni di nota sono anche il santuario della Madonna, l'ex convento Tinella e il castello dei Pelletta di Asti.

Il toponimo sembra derivare dalla forma diminutiva di “costa” per indicare la ‘particolare conformità geologica del territorio a forma collinare'. Un'altra ipotesi, più recente ma molto accreditata, gli attribuisce il significato di ‘costa dei tigli', per evidenziare la presenza della pianta di tiglio diffusissima nella zona. La zona risulta essere stata abitata sin dall'antichità, in quanto sono stati ritrovati reperti romani e una piroga preistorica. Le vicende del borgo, a partire dal Medioevo, seguono quelle del comitato di Loreto che, tra l'XI e il XII lo usarono come punto di strategica importanza. Del 1341 è il passaggio di proprietà a favore di Giorgio Asinari e, nonostante l'occupazione spagnola del 1549 e quella francese del 1557, la sua famiglia ne gestì il controllo fino ai primi anni del XIX secolo. Il castello cittadino, probabilmente risalente al XIII secolo, costruito durante il Medioevo per fare fronte alle esigenze belliche, è passato, nel corso dei secoli, attraverso numerose mani. Oggi l'intera costruzione, che presenta la commistione di moltissimi elementi di epoche diverse (dal barocco al neogotico, dallo stile medievale e sobrio a quello più ricercato ottocentesco), è di proprietà della famiglia dei Balduzzi. La struttura religiosa più importante è la parrocchiale di Nostra Signora di Loreto, costruita nel Trecento ma crollata nel 1811. Ricostruita a più riprese tra il Seicento e l'Ottocento, attualmente ha tre navate e contiene al suo interno un affresco dipinto da Carlo Giuseppe Peretti. Tra le altre strutture spiccano, inoltre, la chiesa della Misericordia (di origine seicentesca) e la chiesa di San Gerolamo (completamente in stile barocco). Degni di nota sono anche il santuario della Madonna, l'ex convento Tinella e il castello dei Pelletta di Asti.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (con la produzione, nella parte bassa del territorio, del peperone quadrato), foraggi, uva e altra frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli; è praticata anche la floricoltura. Il settore economico secondario è costituito da numerose imprese che operano nei comparti alimentare, bevande, legno, fabbricazione di macchine per l'agricoltura e di mobili, metallurgico, meccanico, elettronico, edile, estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, tessile, delle confezioni, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di gas. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e agenzie assicurative arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica e del museo delle Contadinerie; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'apparato sanitario fornisce il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi (con la produzione, nella parte bassa del territorio, del peperone quadrato), foraggi, uva e altra frutta e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli; è praticata anche la floricoltura. Il settore economico secondario è costituito da numerose imprese che operano nei comparti alimentare, bevande, legno, fabbricazione di macchine per l'agricoltura e di mobili, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, edile, estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione e della produzione e distribuzione di gas. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e agenzie assicurative arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica e del museo delle Contadinerie; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'apparato sanitario fornisce il servizio farmaceutico.

Relazioni

La bella posizione nel cuore dell'Alto Monferrato, tra dolci colline da cui è possibile ammirare un panorama straordinario su un mare di vigneti e poi fino alle Alpi, fa di essa una meta a forte richiamo turistico. Notevole interesse rivestono anche le testimonianze del passato, tra cui spicca il castello, oggi sede di importanti istituzioni culturali come l'ICIF (Italian Culinary Institute for Foreigners) dove cuochi provenienti dall'estero apprendono da prestigiosi docenti i segreti dell'enogastronomia italiana; ospita, inoltre, il Parco Culturale del Premio Grinzane Cavour che organizza mostre, convegni e manifestazioni culturali mirate alla tutela e alla valorizzazione del territorio. Tra le manifestazioni: l'ultima domenica di maggio si svolge un'asta per l'acquisto del vino Barbera; la sagra del peperone quadrato, il primo martedì di agosto; “Andare per tartufi”, a novembre. La festa patronale, in onore di Maria Santissima Addolorata, si celebra il 15 settembre.

La bella posizione nel cuore dell'Alto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, tra dolci colline da cui è possibile ammirare un panorama straordinario su un mare di vigneti e poi fino alle Alpi, fa di essa una meta a forte richiamo turistico. Notevole interesse rivestono anche le testimonianze del passato, tra cui spicca il castello, oggi sede di importanti istituzioni culturali come l'ICIF (Italian Culinary Institute for Foreigners) dove cuochi provenienti dall'estero apprendono da prestigiosi docenti i segreti dell'enogastronomia italiana; ospita, inoltre, il Parco Culturale del Premio Grinzane Cavour che organizza mostre, convegni e manifestazioni culturali mirate alla tutela e alla valorizzazione del territorio. Tra le manifestazioni: l'ultima domenica di maggio si svolge un'asta per l'acquisto del vino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>; la sagra del peperone quadrato, il primo martedì di agosto; “Andare per <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TARTUFI'>tartufi</a>”, a novembre. La festa patronale, in onore di Maria Santissima Addolorata, si celebra il 15 settembre.

Località

Alliere, Annunziata, Bastia, Bionzo, Boglietto, Bricco Quaglia, Burio, Canova Alta, Case Belli, Case Caimotto, Case Genta, Case Gorra, Case Marchisio, Case Poggio, Chiabotti, Fabbrica, Loreto, Madonnina, Motta, Pasquana, Sabbionassi, San Carlo, Sant'Anna, Santa Margherita, Villa Cora

Alliere, Annunziata, Bastia, Bionzo, Boglietto, Bricco Quaglia, Burio, Canova Alta, Case Belli, Case Caimotto, Case Genta, Case Gorra, Case Marchisio, Case Poggio, Chiabotti, Fabbrica, Loreto, Madonnina, Motta, Pasquana, Sabbionassi, San Carlo, Sant'Anna, Santa Margherita, Villa Cora

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Costigliole d'Asti rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.