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Descrizione

Comune di montagna, di origini medievali, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I cosseriesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente alto, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale e nella località Case Lidora, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e i nuclei Case Bricchetto, Case di Bertulla, Case Patetta, Case Rossi, Le Mule, Marghero, Montecala, Povigna e Spinetta. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 697 metri di quota; la zona di Cirietta è in contestazione con Carcare. L’abitato, dall’andamento plano-altimetrico vario, è interessato da una forte crescita edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un torrione d’argento, diruto e privo di porta, fondato su una verde collina. La torre rappresenta il castello di Cosseria, demolito nel XVII secolo, tra le cui rovine, il 13 e 14 aprile 1796 si svolse una sanguinosa battaglia fra le truppe di Napoleone Bonaparte e un manipolo di Granatieri di Sardegna e soldati croati agli ordini di Filippo Del Carretto. Lo scudo, inoltre, si compone di un “mantello rialzato”, troncato, da un lato, in due campi a sfondo azzurro e dorato (antichi colori del comune) e, dall’altro, costituito da cinque bande rosse su sfondo aureo (stemma della casata dei Del Carretto, signori di Cosseria).

Storia

Inclusa nella marca aleramica, con un diploma dell’imperatore Ottone I, nella seconda metà del X secolo, deriva il toponimo dal latino CRUX FERREA, ‘croce di ferro’, ma non si conoscono le circostanze per cui fu chiamata così. Possedimento, sul finire del secolo XI, del marchese Bonifacio del Vasto, nel 1100 pervenne ai Clavesana. È di questo periodo la fondazione, in località Fornelli, da parte del marchese Enrico di Savona del prestigioso ospedale di Santa Maria e San Lazzaro, titolare di vaste proprietà in tutto il Savonese. Passata ai Del Carretto, nella seconda metà del XIII secolo fu invasa dalle truppe di Carlo d’Angiò, che ne occuparono il castello, assediato in seguito dai genovesi e distrutto per ordine del commissario imperiale, nel Cinquecento. Coinvolta nelle lotte per il predominio sulla zona, verso la fine del XVIII secolo fu teatro di scontri tra le truppe austro-piemontesi e quelle francesi. Il monumento più importante è costituito dalla seicentesca chiesa parrocchiale dell’Immacolata, restaurata nella prima metà dell’Ottocento. Del castello medievale dei Del Carretto, devastato nei secoli XVI e XVIII, restano soltanto poche rovine.

Economia

L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, uve e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, del legno, del vetro e della fabbricazione di laterizi. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete commerciale, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si segnala la presenza di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo della tranquillità del luogo e di una suggestiva cornice paesaggistica. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive assorbono in prevalenza manodopera del posto, parte della quale trova occupazione nelle aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Non si segnalano particolari manifestazioni culturali o ricreative. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata il 24 agosto.

Località

Case Bricchetto, Case di Bertulla, Case Lidora, Case Patetta, Case Rossi, Cirietta, Le Mule, Marghero, Montecala, Povigna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cosseria rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.105
  • Lat 44° 22' 4,4'' 44.36778889
  • Long 8° 14' 1,16'' 8.23365556
  • CAP 17010
  • Prefisso 019
  • Codice ISTAT 009026
  • Codice Catasto D095
  • Altitudine slm 516 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2519
  • Superficie 13.73 Km2
  • Densità 80,48 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 06:16
  • Tramonto 18:46
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