Descrizione

Comune di pianura, di origini medioevali, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole, favorite dalla conformazione orografica del territorio, arricchito peraltro dall'ampia disponibilità di acque irrigue: il suolo è molto fertile e si presta a diverse coltivazioni, come dimostrato dal fatto che la superficie destinata all'agricoltura occupa quasi l'intero territorio. I corzanesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media; quasi la metà di essi è concentrata nel capoluogo comunale mentre la parte rimanente è distribuita in altre località, in primo luogo Bargnano e Meano. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi e ancor meno avvertibili nell'abitato, in espansione edilizia, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Le tre torri che campeggiano sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, "partito", concesso con decreto del 1996, rappresentano i centri abitati del territorio comunale e ricordano le dimore dei Maggi (Corzano), dei Bargnani (Bargnano) e degli Avogadro (Meano); la leonessa su sfondo rosso ricorda l'eroico gesto delle dieci giornate di Brescia (1849).

Comune di pianura, di origini medioevali, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività agricole, favorite dalla conformazione orografica del territorio, arricchito peraltro dall'ampia disponibilità di acque irrigue: il suolo è molto fertile e si presta a diverse coltivazioni, come dimostrato dal fatto che la superficie destinata all'agricoltura occupa quasi l'intero territorio. I corzanesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media; quasi la metà di essi è concentrata nel capoluogo comunale mentre la parte rimanente è distribuita in altre località, in primo luogo Bargnano e Meano. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi e ancor meno avvertibili nell'abitato, in espansione edilizia, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Le tre torri che campeggiano sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, "partito", concesso con decreto del 1996, rappresentano i centri abitati del territorio comunale e ricordano le dimore dei Maggi (Corzano), dei Bargnani (Bargnano) e degli Avogadro (Meano); la leonessa su sfondo rosso ricorda l'eroico gesto delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DIECIGIORNATEDIBRESCIA'>dieci giornate di Brescia</a> (1849).

Storia

Il toponimo trae probabilmente origine dal personale latino CURTIUS. Dal punto di vista storico non ha vissuto vicende particolarmente degne di nota: nel 1087 il suo territorio fu ceduto al monastero di Pontida; in seguito ai monaci cluniacensi subentrarono nel possesso alcune famiglie aristocratiche, fra le quali i Bargnani, i Coccagli, gli Avogadro e i Duranti. Gli avvenimenti storici più importanti che la riguardano risalgono al XV secolo, all'epoca della guerra tra Milano e Venezia, durante la quale, occupata dall'esercito veneto, fu incendiata il 29 agosto 1452 dai soldati milanesi guidati da Francesco Sforza, da due anni duca di Milano, il quale, forse per appagamento, non avrebbe poi ritenuto opportuno procedere oltre nella lotta contro la Serenissima, preferendo imboccare una più prudente strada che porterà in breve alla pace di Lodi e alla successiva costituzione della Lega italica. Tra gli esempi architettonici di rilievo storico-arti stico sono da annoverare la rinascimentale villa Maggi, il complesso di villa Martinengo (XVI secolo) e palazzo Curzi (XVII secolo), fra le più eleganti residenze signorili del Bresciano. Villa Maggi, in particolare, custodisce splendidi affreschi di Lattanzio Gambara raffiguranti paesaggi di una suggestione talvolta drammatica o più statiche figure di divinità pagane. Fra i monumenti di ispirazione religiosa vanno segnalati la chiesa parrocchiale di San Martino e, in località Bargnano, la settecentesca chiesa di San Pancrazio.

Il toponimo trae probabilmente origine dal personale latino CURTIUS. Dal punto di vista storico non ha vissuto vicende particolarmente degne di nota: nel 1087 il suo territorio fu ceduto al monastero di Pontida; in seguito ai monaci cluniacensi subentrarono nel possesso alcune famiglie aristocratiche, fra le quali i Bargnani, i Coccagli, gli Avogadro e i Duranti. Gli avvenimenti storici più importanti che la riguardano risalgono al XV secolo, all'epoca della guerra tra Milano e Venezia, durante la quale, occupata dall'esercito veneto, fu incendiata il 29 agosto 1452 dai soldati milanesi guidati da Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, da due anni duca di Milano, il quale, forse per appagamento, non avrebbe poi ritenuto opportuno procedere oltre nella lotta contro la Serenissima, preferendo imboccare una più prudente strada che porterà in breve alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PACEDILODI'>pace di Lodi</a> e alla successiva costituzione della Lega italica. Tra gli esempi architettonici di rilievo storico-arti stico sono da annoverare la rinascimentale villa Maggi, il complesso di villa Martinengo (XVI secolo) e palazzo Curzi (XVII secolo), fra le più eleganti residenze signorili del Bresciano. Villa Maggi, in particolare, custodisce splendidi affreschi di Lattanzio Gambara raffiguranti paesaggi di una suggestione talvolta drammatica o più statiche figure di divinità pagane. Fra i monumenti di ispirazione religiosa vanno segnalati la chiesa parrocchiale di San Martino e, in località Bargnano, la settecentesca chiesa di San Pancrazio.

Economia

Le attività svolte dalla popolazione sono prevalentemente agricole: molte le coltivazioni, tra cui quelle di cereali, di frumento e di foraggi. Il settore primario è ben rappresentato anche dall'allevamento di bestiame, soprattutto bovino, e di pollame. Il tessuto economico locale vanta un apprezzabile grado di industrializzazione: accanto a un discreto numero di piccole imprese edili coesistono impianti industriali e artigianali operanti nei comparti della produzione di articoli di abbigliamento e di calzature e di quella dei serramenti in alluminio. Il terziario si avvale di una rete distributiva di dimensioni contenute e tuttavia sufficienti. Tra le attività afferenti a questo settore si segnala quella radiofonica privata. In campo scolastico, abbastanza singolarmente, accanto all'istruzione materna ed elementare non è dato trovare quella media mentre è presente una struttura di istruzione secondaria di secondo grado, quale l'istituto professionale per agrari, a conferma della vocazione agricola dei corzanesi, che possono contare sulla presenza della biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. I servizi sanitari, a causa dell'assenza di strutture di ricovero e cura, si limitano a quello farmaceutico.

Le attività svolte dalla popolazione sono prevalentemente agricole: molte le coltivazioni, tra cui quelle di cereali, di frumento e di foraggi. Il settore primario è ben rappresentato anche dall'allevamento di bestiame, soprattutto bovino, e di pollame. Il tessuto economico locale vanta un apprezzabile grado di industrializzazione: accanto a un discreto numero di piccole imprese edili coesistono impianti industriali e artigianali operanti nei comparti della produzione di articoli di abbigliamento e di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a> e di quella dei serramenti in alluminio. Il terziario si avvale di una rete distributiva di dimensioni contenute e tuttavia sufficienti. Tra le attività afferenti a questo settore si segnala quella radiofonica privata. In campo scolastico, abbastanza singolarmente, accanto all'istruzione materna ed elementare non è dato trovare quella media mentre è presente una struttura di istruzione secondaria di secondo grado, quale l'istituto professionale per agrari, a conferma della vocazione agricola dei corzanesi, che possono contare sulla presenza della biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. I servizi sanitari, a causa dell'assenza di strutture di ricovero e cura, si limitano a quello farmaceutico.

Relazioni

Non è meta turistica di rilievo ma è abbastanza frequentata per motivi di lavoro. Sono molto intensi i rapporti con i centri limitrofi, ai quali i corzanesi si rivolgono causa della maggiore e più qualificata offerta in campo commerciale e per raggiungere le strutture scolastiche non presenti nel comune. Tale propensione è spiegata anche dall'assenza di alcuni uffici e dalla conseguente domanda di servizi di ordine amministrativo oltre che, come è ovvio, da motivi di lavoro o concernenti il tempo libero. Non si segnalano particolari manifestazioni o eventi ricorrenti. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l'11 novembre.

Non è meta turistica di rilievo ma è abbastanza frequentata per motivi di lavoro. Sono molto intensi i rapporti con i centri limitrofi, ai quali i corzanesi si rivolgono causa della maggiore e più qualificata offerta in campo commerciale e per raggiungere le strutture scolastiche non presenti nel comune. Tale propensione è spiegata anche dall'assenza di alcuni uffici e dalla conseguente domanda di servizi di ordine amministrativo oltre che, come è ovvio, da motivi di lavoro o concernenti il tempo libero. Non si segnalano particolari manifestazioni o eventi ricorrenti. La festa del Patrono, San Martino, viene celebrata l'11 novembre.

Località

Bargnano, Meano, Montegiardino

Bargnano, Meano, Montegiardino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.