Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato dalla presenza degli stabilimenti per l’estrazione del petrolio e del gas naturale. I cortemaggioresi presentano un indice di vecchiaia molto elevato e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, oltre che in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le località di Chiavenna Landi, San Martino in Olza e Albasi, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato dalla presenza degli stabilimenti per l’estrazione del petrolio e del gas naturale. I cortemaggioresi presentano un indice di vecchiaia molto elevato e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, oltre che in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le località di Chiavenna Landi, San Martino in Olza e Albasi, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi.

Storia

Già in epoca romana esisteva nella zona un aggregato urbano di un certo rilievo, come testimoniato dal rinvenimento di una grande necropoli romana. Il toponimo stesso, che figura per la prima volta in un documento dell’845, evidenzia la superiorità del centro rispetto alle altre corti carolinge, tanto da essere definito maior. Dopo essere appartenuta al convento di San Sisto di Piacenza, passò nel 1165 ai Pallavicino e nella seconda metà del XV secolo, in seguito alla spartizione delle proprietà pallavicine tra i fratelli Pallavicino e Gian Ludovico, toccò a quest’ultimo che, per i gravi danni provocati dai dissidi interni alla grande famiglia, dovette subito procedere agli indispensabili lavori di recupero e di ricostruzione, proseguiti poi dal figlio Orlando II. Nacque così, nella seconda metà del XV secolo, una nuova struttura urbanistica che, costruita in base a criteri armonici e funzionali, rappresenta tutt’oggi uno stupendo modello di urbanistica rinascimentale. Occupata nel 1545 dal duca di Parma e Piacenza, Pier Luigi Farnese, tornò ai Pallavicino, per passare poi nuovamente ai Farnese, il cui dominio durò fino al 1732, quando subentrarono i Borbone. Tra i monumenti degni di nota sono: la Collegiata di Santa Maria delle Grazie, costruita nel XV secolo su progetto di Manzi per volere di Gian Lodovico Pallavicino; la chiesa della SS. Annunziata e di San Giovanni; l’Oratorio di San Giuseppe; palazzo Pallavicino; il teatro Eleonora Duse, fondato nella prima metà del XIX secolo; il castello e la parrocchiale di Chiavenna Landi.

Già in epoca romana esisteva nella zona un aggregato urbano di un certo rilievo, come testimoniato dal rinvenimento di una grande necropoli romana. Il toponimo stesso, che figura per la prima volta in un documento dell’845, evidenzia la superiorità del centro rispetto alle altre corti carolinge, tanto da essere definito maior. Dopo essere appartenuta al convento di San Sisto di Piacenza, passò nel 1165 ai Pallavicino e nella seconda metà del XV secolo, in seguito alla spartizione delle proprietà pallavicine tra i fratelli Pallavicino e Gian Ludovico, toccò a quest’ultimo che, per i gravi danni provocati dai dissidi interni alla grande famiglia, dovette subito procedere agli indispensabili lavori di recupero e di ricostruzione, proseguiti poi dal figlio Orlando II. Nacque così, nella seconda metà del XV secolo, una nuova struttura urbanistica che, costruita in base a criteri armonici e funzionali, rappresenta tutt’oggi uno stupendo modello di urbanistica rinascimentale. Occupata nel 1545 dal duca di Parma e Piacenza, Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>, tornò ai Pallavicino, per passare poi nuovamente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>, il cui dominio durò fino al 1732, quando subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BORBONE'>Borbone</a>. Tra i monumenti degni di nota sono: la Collegiata di Santa Maria delle Grazie, costruita nel XV secolo su progetto di Manzi per volere di Gian Lodovico Pallavicino; la chiesa della SS. Annunziata e di San Giovanni; l’Oratorio di San Giuseppe; palazzo Pallavicino; il teatro Eleonora Duse, fondato nella prima metà del XIX secolo; il castello e la parrocchiale di Chiavenna Landi.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede dello IAT (apertura stagionale). L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; diffuso è l’allevamento di suini, seguito da quello di bovini e avicoli. Nell’industria si registra in particolare lo sviluppo del comparto edile, affiancato dalle attività di estrazione del petrolio greggio e del gas naturale, dai servizi connessi all’estrazione dei prodotti petroliferi raffinati, da industrie alimentari (lattiero-casearie e per prodotti alimentari per animali), automobilistiche, metallurgiche, dell’abbigliamento e per la produzione di materiali da costruzione e da centrali per la produzione e distribuzione del gas. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali va segnalato quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo e una casa protetta. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale agrario; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca del convento di San Francesco dei frati minori. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede dello IAT (apertura stagionale). L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; diffuso è l’allevamento di suini, seguito da quello di bovini e avicoli. Nell’industria si registra in particolare lo sviluppo del comparto edile, affiancato dalle attività di estrazione del petrolio greggio e del gas naturale, dai servizi connessi all’estrazione dei prodotti petroliferi raffinati, da industrie alimentari (lattiero-casearie e per prodotti alimentari per animali), automobilistiche, metallurgiche, dell’abbigliamento e per la produzione di materiali da costruzione e da centrali per la produzione e distribuzione del gas. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali va segnalato quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo e una casa protetta. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto professionale agrario; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca del convento di San Francesco dei frati minori. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla grande affluenza turistica, dovuta alla consistenza e al pregio del patrimonio storico-artistico, in cui spiccano le pregevoli opere d’arte della Collegiata, si accompagnano le molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consente l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. D’altra parte, per la presenza delle industrie, delle scuole e dei servizi, si pone al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi. Attirano visitatori anche le manifestazioni folcloristiche che si svolgono nel corso dell’anno: la Mostra-mercato dell’Antiquariato, che si svolge la prima domenica di ogni mese, esclusi gennaio e novembre; la Fiera di San Giuseppe, che ha luogo, con esposizione e vendita di prodotti vari, agricoli, artigianali e zootecnici, la seconda o terza domenica di marzo; Agosto Insieme, dal 10 al 15 agosto; il corteo storico e cena sotto i portici, il secondo sabato di settembre; la Rugiada di San Giovanni, il 24 giugno. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Alla grande affluenza turistica, dovuta alla consistenza e al pregio del patrimonio storico-artistico, in cui spiccano le pregevoli opere d’arte della Collegiata, si accompagnano le molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consente l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. D’altra parte, per la presenza delle industrie, delle scuole e dei servizi, si pone al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi. Attirano visitatori anche le manifestazioni folcloristiche che si svolgono nel corso dell’anno: la Mostra-mercato dell’Antiquariato, che si svolge la prima domenica di ogni mese, esclusi gennaio e novembre; la Fiera di San Giuseppe, che ha luogo, con esposizione e vendita di prodotti vari, agricoli, artigianali e zootecnici, la seconda o terza domenica di marzo; Agosto Insieme, dal 10 al 15 agosto; il corteo storico e cena sotto i portici, il secondo sabato di settembre; la Rugiada di San Giovanni, il 24 giugno. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Albasi, Chiavenna Landi, San Martino in Olza, Tre Case

Albasi, Chiavenna Landi, San Martino in Olza, Tre Case

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cortemaggiore rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.