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Descrizione
Piccola comunità collinare, di origine antica, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole affiancate da modeste iniziative industriali. I cortanzesi, che presentano un indice di vecchiaia con valori tra i più alti della regione, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, solo pochi risiedono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate: si raggiungono i 322 metri di quota. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è posto sulla cresta di un colle; dalla sua sommità si gode di una splendida veduta da est sulla regione Sorgenzie del rio Rilate. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, figura un castello d’oro, munito di due torri merlate alla ghibellina e sovrastato da tre ruote d’argento. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.
Storia
Il toponimo deriva dalla crasi di due parole: il sostantivo “corte” e il nome proprio “Ansari”. Tale crasi, infatti, sta a indicare un ‘luogo rurale’ appartenente alla famiglia longobarda degli Ansari. Intorno all’anno mille i vescovi di Asti dettero in concessione il territorio alla famiglia dei Montiglio. Questi, cambiato nome in Cortanze, ebbero la proprietà fino al 1329, anno in cui il comune di Asti ne rivendicò il patrocinio. Il borgo venne, quindi, diviso in due e una metà andò alla famiglia dei Pelletto e, in seguito, a quella dei Della Rovere d’Aragona. Passato nel corso dei secoli tra le mani degli Asinari, degli Scarampi, dei Mulazzi e dei Roero, nel 1613 il vescovo di Asti diede l’intero possedimento in concessione alla famiglia dei Savoia. Il castello che sovrasta l’intero borgo, edificato su base trapezoidale con un grande torrione cilindrico, risale al XII secolo e, sebbene ristrutturato nel Trecento e nel Settecento, mantiene ancora oggi la conformazione originaria. Due sono le strutture religiose degne di nota: la parrocchiale dei Santi Giovanni e Pietro, di origine medievale ma ristrutturata in età barocca, e la chiesa della Santissima Annunziata che, nonostante l’aspetto baroccheggiante, risale al XIV secolo.
Economia
Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Va segnalata, però, la presenza della Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini e avicoli. A livello industriale si registra la presenza di piccole imprese individuali operanti nei comparti della metallurgica, della produzione di mobili e dell’edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie non assicurano nemmeno il servizio sanitario di base.
Relazioni
La bella posizione panoramica e la conservazione delle antiche tradizioni non mancano di richiamare l’attenzione di quanti vi transitano che non possono fare a meno di ammirare l’imponente castello medievale posto a dominio del borgo. Il modesto livello dell’attività produttiva, tuttavia, ha scoraggiato l’insediamento di siti industriali e ha lasciato spazio al sorgere di piccole imprese insufficienti a coprire l’impiego di tutta la manodopera locale costretta, pertanto, a un continuo fenomeno di pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per il proseguimento degli studi scolastici, anche per il servizio sanitario di base, l’espletamento di pratiche burocratiche e altri servizi non presenti sul posto. Non si segnalano, infine, manifestazioni di rilievo atte ad allietare il borgo e a richiamare visitatori. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.
Località
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cortanze rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 277
- Lat 45° 0' 51,20'' 45.01422222
- Long 8° 5' 24,89'' 8.09024722
- CAP 14020
- Prefisso 0141
- Codice ISTAT 005046
- Codice Catasto D051
- Altitudine slm 299 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2733 - Superficie 4.46 Km2
- Densità 62,11 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 04:44
- Tramonto 20:13
- Daniele Zaia
- Piazza Vittorio Veneto, 1
- 14020 (AT) Piemonte
- comune.cortanze.at@legalmail.it
- comune.cortanze@libero.it
- www.comune.cortanze.at.it
- 80003390053
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