Descrizione

Comune di montagna, di presunta origine medievale, che alle tradizionali attività rurali ha affiancato una modesta presenza industriale. I cornesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale e nella località Brancilione, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, comprendente anche i nuclei Calcinone, Canito, Cilipiano-Canova, Gavaggio, Grumello (con Mafineto), Regorda e Silva, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che determinano nell'abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con decreto del 1983, si raffigura una collina verde, fondata su una campagna dello stesso colore, che è attraversata da un fiume azzurro posto in banda; il tutto è sormontato da un libro dorato aperto.

Comune di montagna, di presunta origine medievale, che alle tradizionali attività rurali ha affiancato una modesta presenza industriale. I cornesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale e nella località Brancilione, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, comprendente anche i nuclei Calcinone, Canito, Cilipiano-Canova, Gavaggio, Grumello (con Mafineto), Regorda e Silva, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che determinano nell'abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con decreto del 1983, si raffigura una collina verde, fondata su una campagna dello stesso colore, che è attraversata da un fiume azzurro posto in banda; il tutto è sormontato da un libro dorato aperto.

Storia

La prima parte del toponimo, che ha vari riscontri in Lombardia, deriva dal termine dialettale "corna", che significa 'rupe, sasso grosso isolato, balza scoscesa'; la seconda si riferisce chiaramente all'ubicazione del borgo nell'omonima valle, il cui nome viene riportato o al latino IMAGINE, 'tabernacolo', o alla voce medievale "waldemannus", ossia 'guardaboschi'. Il territorio era frazionato in numerose località, la più importante delle quali era Brancilione che, ai tempi dell'annessione alla Repubblica Veneta, avvenuta nella prima metà del XV secolo, era sede di un giusdicente, cittadino di Bergamo che aveva il compito di amministrare la giustizia in tutti i comuni dell'alta valle Imagna. Nel Cinquecento si distaccò dalla pieve di Santa Maria Assunta di Locatello: in quegli anni fu costruita la prima parrocchiale, dedicata agli apostoli Simone e Giuda Taddeo. Alla fine del XVIII secolo, al pari delle altre chiese della vallata, anche la sua fu costretta a consegnare alla Repubblica Cisalpina parte degli oggetti di valore di cui era in possesso. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quelle del resto della provincia. La chiesa edificata nel XVI secolo fu demolita, nei primi decenni del Novecento, per fare posto alla nuova parrocchiale, in cui sono conservate varie opere d'arte provenienti dalla chiesa precedente. Di particolare interesse sono due tele: una raffigura la Madonna del Rosario con i Santi Simone e Giuda e l'altra, del XVII secolo, i Santi Antonio Abate, Rocco e Sebastiano. Nella sagrestia si trovano armadi settecenteschi, finemente intagliati, e suppellettili d'argento, risalenti al Seicento.

La prima parte del toponimo, che ha vari riscontri in Lombardia, deriva dal termine dialettale "corna", che significa 'rupe, sasso grosso isolato, balza scoscesa'; la seconda si riferisce chiaramente all'ubicazione del borgo nell'omonima valle, il cui nome viene riportato o al latino IMAGINE, 'tabernacolo', o alla voce medievale "waldemannus", ossia 'guardaboschi'. Il territorio era frazionato in numerose località, la più importante delle quali era Brancilione che, ai tempi dell'annessione alla Repubblica Veneta, avvenuta nella prima metà del XV secolo, era sede di un giusdicente, cittadino di Bergamo che aveva il compito di amministrare la giustizia in tutti i comuni dell'alta valle Imagna. Nel Cinquecento si distaccò dalla pieve di Santa Maria Assunta di Locatello: in quegli anni fu costruita la prima parrocchiale, dedicata agli apostoli Simone e Giuda Taddeo. Alla fine del XVIII secolo, al pari delle altre chiese della vallata, anche la sua fu costretta a consegnare alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=REPUBBLICACISALPINA'>Repubblica Cisalpina</a> parte degli oggetti di valore di cui era in possesso. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quelle del resto della provincia. La chiesa edificata nel XVI secolo fu demolita, nei primi decenni del Novecento, per fare posto alla nuova parrocchiale, in cui sono conservate varie opere d'arte provenienti dalla chiesa precedente. Di particolare interesse sono due tele: una raffigura la Madonna del Rosario con i Santi Simone e Giuda e l'altra, del XVII secolo, i Santi Antonio Abate, Rocco e Sebastiano. Nella sagrestia si trovano armadi settecenteschi, finemente intagliati, e suppellettili d'argento, risalenti al Seicento.

Economia

Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata su coltivazioni montane e integrata dall'allevamento di bovini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende operanti nei comparti edile, tessile e del legno. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della collettività. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria; non manca però una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di una farmacia costringe la popolazione a recarsi nelle località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata su coltivazioni montane e integrata dall'allevamento di bovini e avicoli. L'industria è costituita da piccole aziende operanti nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e del legno. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della collettività. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria; non manca però una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di una farmacia costringe la popolazione a recarsi nelle località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è infatti il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti, in genere non rilevanti, con i comuni vicini, cui gli abitanti si rivolgono pure per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di un appuntamento consueto, quale la festa popolare, che si svolge ad agosto. La festa dei Patroni, Santi Simone e Giuda, si celebra il 28 ottobre.

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è infatti il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti, in genere non rilevanti, con i comuni vicini, cui gli abitanti si rivolgono pure per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di un appuntamento consueto, quale la festa popolare, che si svolge ad agosto. La festa dei Patroni, Santi Simone e Giuda, si celebra il 28 ottobre.

Località

Brancilione, Calcinone, Canito, Corna, Gavaggio, Grumello (con Mafineto), Regorda, Siva

Brancilione, Calcinone, Canito, Corna, Gavaggio, Grumello (con Mafineto), Regorda, Siva

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corna Imagna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.