Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole un modesto sviluppo industriale, caratterizzato da una discreta presenza dell'industria chimica. I coranesi presentano un indice di vecchiaia straordinariamente alto e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, e la località di Ghiaie. Il territorio comunale presenta un profilo regolare, senza variazioni altimetriche di rilievo, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, la fascia orizzontale in argento su fondo rosso rappresenta il grande fiume (il Po) situato nei pressi del territorio comunale. L'aquila posta in capo allo scudo e su sfondo aureo ricorda che Corana fu feudo imperiale.

Comune di pianura, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole un modesto sviluppo industriale, caratterizzato da una discreta presenza dell'industria chimica. I coranesi presentano un indice di vecchiaia straordinariamente alto e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, e la località di Ghiaie. Il territorio comunale presenta un profilo regolare, senza variazioni altimetriche di rilievo, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, la fascia orizzontale in argento su fondo rosso rappresenta il grande fiume (il Po) situato nei pressi del territorio comunale. L'aquila posta in capo allo scudo e su sfondo aureo ricorda che Corana fu feudo imperiale.

Storia

Non si conoscono le precise origini di questa comunità, il cui toponimo, anticamente COIRANUM, risulta formato dall'unione dei due termini "co" e "rana"; se il primo, di cui si ignora il significato, va riportato ai liguri, il secondo, derivante a sua volta dalla voce gotica "rau", si richiama al rumore dell'acqua che scorre e potrebbe riferirsi alla presenza nel territorio di vari canali d'irrigazione. Non manca però chi, richiamandosi alla tradizione locale, ritiene che esso significhi "coro delle rane". Donata dall'imperatore Lamberto alla madre Geltrude, divenne in seguito proprietà della moglie di Lotario, Adelaide, che a sua volta, nella seconda metà del X secolo, la donò ai benedettini del monastero di San Salvatore di Pavia. Nel 1270, a seguito della cessione da parte della Santa Sede di metà del territorio all'arcivescovo di Milano, si costituì il comune di Corana della Mensa, così chiamato perché parte del raccolto era donato alla mensa arcivescovile. Abbandonata dai benedettini dopo l'alluvione del 1100, che distrusse la loro abbazia, fu oggetto di continue controversie tra il monastero e il potere imperiale, protrattesi fino al 1640, quando tutti i diritti feudali furono ceduti ai Bottigella di Pavia, anche se i monaci ne conservarono la proprietà. Nel 1743 il suo territorio, che fino alla fine del XVIII secolo comprese, oltre al comune di Corana della Mensa, anche quelli di Comune Campone, Cortile Visconti, Corana del Comune e Corana di Silvano, passò sotto i Savoia, entrando nella provincia di Pavia nel 1859. Tra i monumenti spiccano la cinquecentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e la villa Scarampi-Crivelli degli anni '50.

Non si conoscono le precise origini di questa comunità, il cui toponimo, anticamente COIRANUM, risulta formato dall'unione dei due termini "co" e "rana"; se il primo, di cui si ignora il significato, va riportato ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, il secondo, derivante a sua volta dalla voce gotica "rau", si richiama al rumore dell'acqua che scorre e potrebbe riferirsi alla presenza nel territorio di vari canali d'irrigazione. Non manca però chi, richiamandosi alla tradizione locale, ritiene che esso significhi "coro delle rane". Donata dall'imperatore Lamberto alla madre Geltrude, divenne in seguito proprietà della moglie di Lotario, Adelaide, che a sua volta, nella seconda metà del X secolo, la donò ai benedettini del monastero di San Salvatore di Pavia. Nel 1270, a seguito della cessione da parte della Santa Sede di metà del territorio all'arcivescovo di Milano, si costituì il comune di Corana della Mensa, così chiamato perché parte del raccolto era donato alla mensa arcivescovile. Abbandonata dai benedettini dopo l'alluvione del 1100, che distrusse la loro abbazia, fu oggetto di continue controversie tra il monastero e il potere imperiale, protrattesi fino al 1640, quando tutti i diritti feudali furono ceduti ai Bottigella di Pavia, anche se i monaci ne conservarono la proprietà. Nel 1743 il suo territorio, che fino alla fine del XVIII secolo comprese, oltre al comune di Corana della Mensa, anche quelli di Comune Campone, Cortile Visconti, Corana del Comune e Corana di Silvano, passò sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, entrando nella provincia di Pavia nel 1859. Tra i monumenti spiccano la cinquecentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e la villa Scarampi-Crivelli degli anni '50.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. La principale risorsa economica del paese continua ad essere rappresentata dall'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di avicoli. Una discreta importanza nella produzione del reddito è rivestita dalle attività industriali operanti nel comparto chimico; a queste si affiancano alcune imprese edili. Alquanto modesta è invece l'attività del terziario, che si compone solamente della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi essenziali. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari e manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive non consentono il soggiorno e l'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi nei comuni limitrofi anche per i servizi di base.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. La principale risorsa economica del paese continua ad essere rappresentata dall'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di avicoli. Una discreta importanza nella produzione del reddito è rivestita dalle attività industriali operanti nel comparto chimico; a queste si affiancano alcune imprese edili. Alquanto modesta è invece l'attività del terziario, che si compone solamente della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi essenziali. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari e manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive non consentono il soggiorno e l'assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a spostarsi nei comuni limitrofi anche per i servizi di base.

Relazioni

Sebbene non sia particolarmente frequentata da turisti, a causa della mancanza di attrattive di rilievo, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie all'industria chimica, che consente di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i centri limitrofi, tuttavia, non sono rilevanti, a causa della limitata presenza di scuole e del modesto livello dei servizi, oltre che della mancanza di quelle manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche che altrove solitamente richiamano numerosi visitatori. Si segnalano, comunque, la sagra del pesce e quella del peperone, che si svolgono: l'una nella prima settimana di luglio e l'altra nella prima metà di settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Sebbene non sia particolarmente frequentata da turisti, a causa della mancanza di attrattive di rilievo, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie all'industria chimica, che consente di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i centri limitrofi, tuttavia, non sono rilevanti, a causa della limitata presenza di scuole e del modesto livello dei servizi, oltre che della mancanza di quelle manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche che altrove solitamente richiamano numerosi visitatori. Si segnalano, comunque, la sagra del pesce e quella del peperone, che si svolgono: l'una nella prima settimana di luglio e l'altra nella prima metà di settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Ghiaie

Ghiaie

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Corana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.