Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, che basa la propria economia sulla tradizionale attività agricola, infatti, poche sono le imprese attive nel settore industriale (concentrate sulla fabbricazione di mobili). I concamarisani presentano un indice di vecchiaia compreso nella media e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Capitello e Piazza, che presenta elementi di contiguità con Valmorosel-Concamarise del comune di Salizzole, con Malcanton del comune di Cerea e con il centro di Sanguinetto; il resto della popolazione si distribuisce in nuclei urbani minore e in poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, di origine antica, che basa la propria economia sulla tradizionale attività agricola, infatti, poche sono le imprese attive nel settore industriale (concentrate sulla fabbricazione di mobili). I concamarisani presentano un indice di vecchiaia compreso nella media e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Capitello e Piazza, che presenta elementi di contiguità con Valmorosel-Concamarise del comune di Salizzole, con Malcanton del comune di Cerea e con il centro di Sanguinetto; il resto della popolazione si distribuisce in nuclei urbani minore e in poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

I primi insediamenti nella zona sono riferibili al sesto millennio a.C. quando vi abitavano degli agricoltori neolitici. In seguito vi si stabilirono i romani. Molto scarse sono le notizie riguardanti le vicende storiche della comunità. Da alcune fonti documentarie si apprende che, nella metà del XII secolo, i monaci di Nonantola erano proprietari dell’antica “Cum camarisa”, secondo un provvedimento emanato da Corrado II. A quel periodo risale la chiesa dedicata ai Santi Martiri Lorenzo e Stefano, che solo nel quarto decennio del XV secolo ricevette il titolo di parrocchia. Sempre attraverso l’esame di fonti scritte si evince che nel XIII secolo divenne comune autonomo. Tale situazione d’autogoverno durò poco, perché già nel 1277 passò sotto la dominazione di Verona. Da quel momento in poi la sua storia politica, sociale ed economica si legò a quella della casa Scaligera. Non si evidenziano altri avventimenti di rilievo e la sua storia segue quella dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco. Testimonianza storico-artistica principale è la citata chiesa parrocchiale dei Santi Martiri Stefano e Lorenzo. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale si distinguono la villa dei Verità e quella dei Laize, costruzioni riferibili al XV secolo e successivamente trasformate.

I primi insediamenti nella zona sono riferibili al sesto millennio a.C. quando vi abitavano degli agricoltori neolitici. In seguito vi si stabilirono i romani. Molto scarse sono le notizie riguardanti le vicende storiche della comunità. Da alcune fonti documentarie si apprende che, nella metà del XII secolo, i monaci di Nonantola erano proprietari dell’antica “Cum camarisa”, secondo un provvedimento emanato da Corrado II. A quel periodo risale la chiesa dedicata ai Santi Martiri Lorenzo e Stefano, che solo nel quarto decennio del XV secolo ricevette il titolo di parrocchia. Sempre attraverso l’esame di fonti scritte si evince che nel XIII secolo divenne comune autonomo. Tale situazione d’autogoverno durò poco, perché già nel 1277 passò sotto la dominazione di Verona. Da quel momento in poi la sua storia politica, sociale ed economica si legò a quella della casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERA'>Scaligera</a>. Non si evidenziano altri avventimenti di rilievo e la sua storia segue quella dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco. Testimonianza storico-artistica principale è la citata chiesa parrocchiale dei Santi Martiri Stefano e Lorenzo. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale si distinguono la villa dei Verità e quella dei Laize, costruzioni riferibili al XV secolo e successivamente trasformate.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va però segnalata la Pro Loco. Non è presente la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Principale perno dell’economia locale è l’agricoltura che produce, in particolare, cereali, frumento, ortaggi, foraggi e uva. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, cui si aggiungono quello suino e avicolo. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile e fa registrare fabbriche per la lavorazione del legno e per la produzione di mobili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme di servizi, tra cui va annoverato quello bancario. Le strutture sociali garantiscono l’assistenza agli anziani grazie alla casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare sul posto solo le scuole obbligatorie. Non si registra la presenza di strutture per il tempo libero né di quelle culturali come biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione, ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni bisogna rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va però segnalata la Pro Loco. Non è presente la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Principale perno dell’economia locale è l’agricoltura che produce, in particolare, cereali, frumento, ortaggi, foraggi e uva. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, cui si aggiungono quello suino e avicolo. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile e fa registrare fabbriche per la lavorazione del legno e per la produzione di mobili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme di servizi, tra cui va annoverato quello bancario. Le strutture sociali garantiscono l’assistenza agli anziani grazie alla casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare sul posto solo le scuole obbligatorie. Non si registra la presenza di strutture per il tempo libero né di quelle culturali come biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione, ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l’assenza di attrattive particolarmente significative. Le scarse possibilità di lavoro nel settore agricolo e industriale non la rendono un punto di riferimento per ragioni lavorative da parte delle popolazioni vicine. I rapporti con i comuni del cirondario non sono molto rilevanti, a essi, comunque, ci si rivolge per l’espletamento di pratiche burocratiche e per i servizi non disponibili sul posto. Nonostante sia di piccole dimensioni, la popolazione è attiva nell’organizzare manifestazioni folcloristiche periodiche per l’intrattenimento della comunità e tali da richiamare un discreto flusso di manodopera dai dintorni; tra queste meritano di essere citate: a gennaio la sagra di Buriolo e a giugno la tradizionale sagra paesana. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, per l’assenza di attrattive particolarmente significative. Le scarse possibilità di lavoro nel settore agricolo e industriale non la rendono un punto di riferimento per ragioni lavorative da parte delle popolazioni vicine. I rapporti con i comuni del cirondario non sono molto rilevanti, a essi, comunque, ci si rivolge per l’espletamento di pratiche burocratiche e per i servizi non disponibili sul posto. Nonostante sia di piccole dimensioni, la popolazione è attiva nell’organizzare manifestazioni folcloristiche periodiche per l’intrattenimento della comunità e tali da richiamare un discreto flusso di manodopera dai dintorni; tra queste meritano di essere citate: a gennaio la sagra di Buriolo e a giugno la tradizionale sagra paesana. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Ca' De Micheli, Capitello, Piazza, San Giovanni

Ca' De Micheli, Capitello, Piazza, San Giovanni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Concamarise rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.