Descrizione

Comune montano, di origine medievale, che basa la sua economia essenzialmente sul settore agricolo. La comunità dei colorinesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, si concentra principalmente nel capoluogo comunale. Altre località del comune sono: Rodolo, Selvetta, Valle e Poira. Le caratteristiche orografiche sono quelle di una tipica zona di montagna con rilevanti variazioni altimetriche. Il territorio comunale comprende una porzione della pianura del fiume Adda e si estende ai piedi delle Alpi Orobie, dominato dalla vetta del Pizzo Presio in direzione sud. È inoltre attraversato dal corso del torrente omonimo, che origina da questo monte, e dal corso del torrente Madrasco, che funge da linea di confine tra il comune e la vicina località di Fusine. Il centro storico, con le vecchie abitazioni del borgo antico, si articola principalmente lungo la via principale. Lo stemma argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, ricorda nell'abete i boschi di conifere, di cui il territorio è ricco; nel bue l'intensa attività legata all'allevamento bovino, considerata tra le risorse principali del paese; nella corona imperiale la donazione del territorio di Colorina fatta da Carlo Magno all'abbadia di S. Denis il 14 marzo del 775.  

Comune montano, di origine medievale, che basa la sua economia essenzialmente sul settore agricolo. La comunità dei colorinesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, si concentra principalmente nel capoluogo comunale. Altre località del comune sono: Rodolo, Selvetta, Valle e Poira. Le caratteristiche orografiche sono quelle di una tipica zona di montagna con rilevanti variazioni altimetriche. Il territorio comunale comprende una porzione della pianura del fiume Adda e si estende ai piedi delle Alpi Orobie, dominato dalla vetta del Pizzo Presio in direzione sud. È inoltre attraversato dal corso del torrente omonimo, che origina da questo monte, e dal corso del torrente Madrasco, che funge da linea di confine tra il comune e la vicina località di Fusine. Il centro storico, con le vecchie abitazioni del borgo antico, si articola principalmente lungo la via principale. Lo stemma argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, ricorda nell'abete i boschi di conifere, di cui il territorio è ricco; nel bue l'intensa attività legata all'allevamento bovino, considerata tra le risorse principali del paese; nella corona imperiale la donazione del territorio di Colorina fatta da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a> all'abbadia di S. Denis il 14 marzo del 775.  

Storia

Il termine dialettale "còler" derivante dal latino CORYLUS, cioè  ׳nocciolo׳, è all'origine del nome. Gli insediamenti più antichi si sono sviluppati lungo le pendici delle Alpi Orobie, privilegiandole al malsano e paludoso territorio della piana. In un documento della seconda metà del '300 si trova menzionata la località di ''Collorina'', classificata come contrada del territorio  ecclesiastico di Berbenno. Nel XIV secolo fu uno dei numerosi feudi appartenenti ai potenti Visconti, signori del Ducato di Milano.  Intorno al Seicento la parrocchia si svincolò in maniera definitiva divenendo autonoma. Nei primi anni del '500 cadde sotto il dominio delle Leghe Grigie e, come altri paesi della Valtellina, tale restò fino alla fine del XVIII secolo. Condivise quindi le vicende storiche del resto della regione. Solo con la bonifica avvenuta nel secolo scorso si sono sviluppati alcuni insediamenti in pianura, che tuttavia raccolgono solo una minima parte della popolazione. La chiesa parrocchiale di S. Bernardo fu completata sul finire del XVIII secolo; vi sono conservati alcune pregevoli opere tra cui quattro dipinti attribuiti ai pittori Ligari di Sondrio e la pala cinquecentesca posta sull'altare maggiore. La piccola chiesa della Madonnina fu edificata nel '600 per chiedere protezione alla Vergine dalla peste dilagante; in essa racchiude una tela del Quattrocento. Nella frazione di Valle agli inizi del secolo è stato costruito il santuario del "Divin Prigioniero". Lungo la strada pedemontana si incontra la struttura medievale della chiesa di S. Giacomo con un'antica acquasantiera ricavata da un unico blocco di pietra.  

Il termine dialettale "còler" derivante dal latino CORYLUS, cioè  ׳nocciolo׳, è all'origine del nome. Gli insediamenti più antichi si sono sviluppati lungo le pendici delle Alpi Orobie, privilegiandole al malsano e paludoso territorio della piana. In un documento della seconda metà del '300 si trova menzionata la località di ''Collorina'', classificata come contrada del territorio  ecclesiastico di Berbenno. Nel XIV secolo fu uno dei numerosi feudi appartenenti ai potenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, signori del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a>.  Intorno al Seicento la parrocchia si svincolò in maniera definitiva divenendo autonoma. Nei primi anni del '500 cadde sotto il dominio delle Leghe Grigie e, come altri paesi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, tale restò fino alla fine del XVIII secolo. Condivise quindi le vicende storiche del resto della regione. Solo con la bonifica avvenuta nel secolo scorso si sono sviluppati alcuni insediamenti in pianura, che tuttavia raccolgono solo una minima parte della popolazione. La chiesa parrocchiale di S. Bernardo fu completata sul finire del XVIII secolo; vi sono conservati alcune pregevoli opere tra cui quattro dipinti attribuiti ai pittori Ligari di Sondrio e la pala cinquecentesca posta sull'altare maggiore. La piccola chiesa della Madonnina fu edificata nel '600 per chiedere protezione alla Vergine dalla peste dilagante; in essa racchiude una tela del Quattrocento. Nella frazione di Valle agli inizi del secolo è stato costruito il santuario del "Divin Prigioniero". Lungo la strada pedemontana si incontra la struttura medievale della chiesa di S. Giacomo con un'antica acquasantiera ricavata da un unico blocco di pietra.  

Economia

La principale, se non unica, fonte di reddito per la popolazione è ancor oggi l'agricoltura, con particolare propensione verso la zootecnia. Questa è incentrata sull'allevamento di bovini da latte e di caprini, mentre nel territorio pedemontano si è incrementato l'allevamento equino con la creazione di vari maneggi. Di supporto all'allevamento nell'agricoltura sono privilegiate le culture foraggiere, integrate da piantagioni di cereali, frutteti e vigneti. Il settore industriale è povero e solo recentemente sono sorte alcune imprese artigiane che, gravitando intorno lo sfruttamento delle risorse boschive, si sono dedicate alla lavorazione di manufatti ed articoli per l'edilizia, comparto nel quale operano anche alcune imprese di costruzioni. Le attività terziarie non hanno avuto il necessario sviluppo, come dimostra anche la totale assenza di sportelli bancari. Le uniche scuole presenti sono quelle dell'obbligo, mentre la capacità ricettiva è limitata ad un esiguo numero di ristoranti. La farmacia locale permette di usufruire di un minimo di assistenza sanitaria.  

La principale, se non unica, fonte di reddito per la popolazione è ancor oggi l'agricoltura, con particolare propensione verso la zootecnia. Questa è incentrata sull'allevamento di bovini da latte e di caprini, mentre nel territorio pedemontano si è incrementato l'allevamento equino con la creazione di vari maneggi. Di supporto all'allevamento nell'agricoltura sono privilegiate le culture foraggiere, integrate da piantagioni di cereali, frutteti e vigneti. Il settore industriale è povero e solo recentemente sono sorte alcune imprese artigiane che, gravitando intorno lo sfruttamento delle risorse boschive, si sono dedicate alla lavorazione di manufatti ed articoli per l'edilizia, comparto nel quale operano anche alcune imprese di costruzioni. Le attività terziarie non hanno avuto il necessario sviluppo, come dimostra anche la totale assenza di sportelli bancari. Le uniche scuole presenti sono quelle dell'obbligo, mentre la capacità ricettiva è limitata ad un esiguo numero di ristoranti. La farmacia locale permette di usufruire di un minimo di assistenza sanitaria.  

Relazioni

Con il turismo poco sviluppato, le relazioni con i centri vicini sono limitate dalla richiesta di servizi. È verso il capoluogo di provincia che si rivolge la popolazione locale per soddisfare l'esigenza di frequentare gli istituti di istruzione secondaria o per usufruire di attività commerciali e servirsi di uffici amministrativi. Evento di un certo richiamo, soprattutto per gli addetti del settore, è la mostra zootecnica che si tiene annualmente il 19 aprile. La festa patronale in onore di S. Bernardo si celebra il 20 agosto.  

Con il turismo poco sviluppato, le relazioni con i centri vicini sono limitate dalla richiesta di servizi. È verso il capoluogo di provincia che si rivolge la popolazione locale per soddisfare l'esigenza di frequentare gli istituti di istruzione secondaria o per usufruire di attività commerciali e servirsi di uffici amministrativi. Evento di un certo richiamo, soprattutto per gli addetti del settore, è la mostra zootecnica che si tiene annualmente il 19 aprile. La festa patronale in onore di S. Bernardo si celebra il 20 agosto.  

Località

Piani Selvetta, Pizzini Presio, Poira, Rodolo, Selvetta

Piani Selvetta, Pizzini Presio, Poira, Rodolo, Selvetta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Colorina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.