Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei colognesi ha un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede soprattutto nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, nonché in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le località di Macina e Mirandola, presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante, si distribuisce in modo ordinato ed è composto da costruzioni moderne, frutto di un recente e rapido sviluppo, anche se non mancano alcuni pregevoli edifici del passato, spesso immersi in grandi parchi.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei colognesi ha un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiede soprattutto nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia, nonché in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le località di Macina e Mirandola, presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata. L'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante, si distribuisce in modo ordinato ed è composto da costruzioni moderne, frutto di un recente e rapido sviluppo, anche se non mancano alcuni pregevoli edifici del passato, spesso immersi in grandi parchi.

Storia

Chiamata in passato Colognis, come risulta da un documento risalente alla seconda metà del X secolo d.C., deriva il toponimo dal termine latino COLONIA, ossia 'piccolo appezzamento di terreno', appartenente ad un solo contadino. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati nel corso dei secoli a più dominazioni e passati da un signore all'altro: assegnata verso la metà del 1100 ai fratelli Pietro e Lanfranco Martinengo dal vescovo di Brescia Raimondo, nei primi anni del 1400 fu conquista da Giovanni Piccinini, finendo poi sotto la signoria di Gian Galeazzo Visconti, cui subentrò Pandolfo Malatesta. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte numerosi monumenti ancora ben conservati; tra questi figurano: la chiesa parrocchiale, edificata tra il XVIII e il XIX secolo, in cui è possibile ammirare alcuni pregevoli affreschi dell'Ottocento, una pala dell'altare maggiore e un dipinto del '600; la chiesa del cimitero, contenente un antico crocifisso ligneo; varie residenze signorili, come il palazzo Gnecchi, la villa Maria Fontana, la villa Frugoni e la casa Palazzi. A partire dagli anni Settanta ha registrato un consistente incremento demografico, legato soprattutto a un progressivo sviluppo industriale.

Chiamata in passato Colognis, come risulta da un documento risalente alla seconda metà del X secolo d.C., deriva il toponimo dal termine latino COLONIA, ossia 'piccolo appezzamento di terreno', appartenente ad un solo contadino. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati nel corso dei secoli a più dominazioni e passati da un signore all'altro: assegnata verso la metà del 1100 ai fratelli Pietro e Lanfranco Martinengo dal vescovo di Brescia Raimondo, nei primi anni del 1400 fu conquista da Giovanni Piccinini, finendo poi sotto la signoria di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a>, cui subentrò Pandolfo Malatesta. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte numerosi monumenti ancora ben conservati; tra questi figurano: la chiesa parrocchiale, edificata tra il XVIII e il XIX secolo, in cui è possibile ammirare alcuni pregevoli affreschi dell'Ottocento, una pala dell'altare maggiore e un dipinto del '600; la chiesa del cimitero, contenente un antico crocifisso ligneo; varie residenze signorili, come il palazzo Gnecchi, la villa Maria Fontana, la villa Frugoni e la casa Palazzi. A partire dagli anni Settanta ha registrato un consistente incremento demografico, legato soprattutto a un progressivo sviluppo industriale.

Economia

Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, alquanto florida, non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono buone produzioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e foraggi; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che vi si registrano è, tuttavia, l'industria e in particolare quella metalmeccanica, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, cantieristico, chimico, edile, tessile, dell'abbigliamento, della pelletteria, dei materiali da costruzione e della produzione di materie plastiche; non mancano fabbriche di calzature, mobili, articoli sportivi, prodotti petroliferi raffinati, giochi e giocattoli. Numerose sono anche le iniziative artigianali. Il terziario include il servizio bancario e quello di consulenza informatica. Una rete distributiva di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie degli abitanti completa il quadro delle risorse economiche. È dotata di una casa di riposo e di un orfanotrofio, mentre le strutture scolastiche si compongono delle sole scuole dell'obbligo. Tra le strutture culturali si registra la presenza di una biblioteca; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, alquanto florida, non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono buone produzioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e foraggi; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che vi si registrano è, tuttavia, l'industria e in particolare quella metalmeccanica, affiancata da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, cantieristico, chimico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento, della pelletteria, dei materiali da costruzione e della produzione di materie plastiche; non mancano fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, articoli sportivi, prodotti petroliferi raffinati, giochi e giocattoli. Numerose sono anche le iniziative artigianali. Il terziario include il servizio bancario e quello di consulenza informatica. Una rete distributiva di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie degli abitanti completa il quadro delle risorse economiche. È dotata di una casa di riposo e di un orfanotrofio, mentre le strutture scolastiche si compongono delle sole scuole dell'obbligo. Tra le strutture culturali si registra la presenza di una biblioteca; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo sviluppo economico e in particolare a quello industriale che, oltre a permettere agli abitanti di restare sul posto e di non rivolgersi altrove per trovare un'occupazione, consente anche un notevole assorbimento di manodopera esterna. Ciò continua a determinare valori di un certo rilievo nel saldo migratorio attivo, che ha raggiunto quasi il dieci per cento della popolazione nel decennio tra i due ultimi censimenti generali della popolazione quello dal 1991 e quello del 1981. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti localmente, sono molto intensi. Non si registrano momenti di folclore o manifestazioni culturali degne di nota, se si eccettuano le iniziative consuete in centri di queste dimensioni. La festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, si celebra il 19 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo sviluppo economico e in particolare a quello industriale che, oltre a permettere agli abitanti di restare sul posto e di non rivolgersi altrove per trovare un'occupazione, consente anche un notevole assorbimento di manodopera esterna. Ciò continua a determinare valori di un certo rilievo nel saldo migratorio attivo, che ha raggiunto quasi il dieci per cento della popolazione nel decennio tra i due ultimi censimenti generali della popolazione quello dal 1991 e quello del 1981. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti localmente, sono molto intensi. Non si registrano momenti di folclore o manifestazioni culturali degne di nota, se si eccettuano le iniziative consuete in centri di queste dimensioni. La festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, si celebra il 19 giugno.

Località

Macina, Mirandola

Macina, Mirandola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cologne rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.