Descrizione

"Comune sparso" collinare, di antica origine, con sede a Nava; ha mantenuto una vocazione prettamente agricola, anche se l'industria, negli ultimi anni, ha avuto una certa crescita. La popolazione dei brianzoli presenta un indice di vecchiaia che rientra nella media ed è distribuita nelle località Cagliano, Giovenzana, Ravellino, Scerizza e Scerizzetta, oltre che (ovviamente) a Nava. L'abitato, che sorge sul crinale di una collina di origine morenica fa registrare una chiara espansione edilizia; il profilo orografico del territorio comunale presenta variazioni altimetriche rilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1963, è diviso in tre parti: quella superiore raffigura un castello; quella centrale rappresenta una cometa, simbolo di fama e di chiarezza di nome; in punta, infine, si trova una fontana che zampilla acqua.

"Comune sparso" collinare, di antica origine, con sede a Nava; ha mantenuto una vocazione prettamente agricola, anche se l'industria, negli ultimi anni, ha avuto una certa crescita. La popolazione dei brianzoli presenta un indice di vecchiaia che rientra nella media ed è distribuita nelle località Cagliano, Giovenzana, Ravellino, Scerizza e Scerizzetta, oltre che (ovviamente) a Nava. L'abitato, che sorge sul crinale di una collina di origine morenica fa registrare una chiara espansione edilizia; il profilo orografico del territorio comunale presenta variazioni altimetriche rilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1963, è diviso in tre parti: quella superiore raffigura un castello; quella centrale rappresenta una cometa, simbolo di fama e di chiarezza di nome; in punta, infine, si trova una fontana che zampilla acqua.

Storia

Ha raggiunto l'autonomia comunale nel 1927 unendosi a Nava, Ravellino e Cagliano, fino ad allora comuni limitrofi nonché a località come Giovenzana, Scerizza e Scerizzetta. Come molti territori vicini, fece parte, nel Medioevo, del contado della Martesana e, se dal punto di vista amministrativo fu legata a quest'ultimo, dal punto di vista ecclesiastico dipese dalla pieve di Missaglia. Nel XVII secolo il dominio passò alla famiglia dei Sormani, entrando a far parte così del loro feudo di Missaglia. Tra i monumenti di maggiore importanza bisogna menzionare l'eremo di S. Genesio, che sorge sulla cima dell'omonimo monte. Già a partire dal X secolo in tale località sorgeva un oratorio dedicato al Santo, venerato fin da quei tempi. Proprio a questa carismatica figura il signore di Airuno, un certo Alcherio, donò un proprio possedimento ter riero; fu solo verso la fine del '500 che sorse accanto all'oratorio un monastero che sarebbe andato distrutto nel XVIII secolo. Nel XIX secolo i padri Camaldolesi Bianchi ristrutturarono l'oratorio e lo elessero a loro sede fino al 1938. Sulla cima di un altro rilievo si staglia il noto Campanone della Brianza, considerato ormai da tutti l'emblema dell'intera valle: un torrione fortificato alto 23 metri, che contiene una campana servita, anticamente, per dare il segnale di allarme in caso di pericolo. Altra bellezza architettonico-culturale di rilevante importanza è la chiesetta di S. Vittore, edificata nel XV secolo, che le tradizioni locali indicano come chiesa madre della zona.

Ha raggiunto l'autonomia comunale nel 1927 unendosi a Nava, Ravellino e Cagliano, fino ad allora comuni limitrofi nonché a località come Giovenzana, Scerizza e Scerizzetta. Come molti territori vicini, fece parte, nel Medioevo, del contado della Martesana e, se dal punto di vista amministrativo fu legata a quest'ultimo, dal punto di vista ecclesiastico dipese dalla pieve di Missaglia. Nel XVII secolo il dominio passò alla famiglia dei Sormani, entrando a far parte così del loro feudo di Missaglia. Tra i monumenti di maggiore importanza bisogna menzionare l'eremo di S. Genesio, che sorge sulla cima dell'omonimo monte. Già a partire dal X secolo in tale località sorgeva un oratorio dedicato al Santo, venerato fin da quei tempi. Proprio a questa carismatica figura il signore di Airuno, un certo Alcherio, donò un proprio possedimento ter riero; fu solo verso la fine del '500 che sorse accanto all'oratorio un monastero che sarebbe andato distrutto nel XVIII secolo. Nel XIX secolo i padri Camaldolesi Bianchi ristrutturarono l'oratorio e lo elessero a loro sede fino al 1938. Sulla cima di un altro rilievo si staglia il noto Campanone della Brianza, considerato ormai da tutti l'emblema dell'intera valle: un torrione fortificato alto 23 metri, che contiene una campana servita, anticamente, per dare il segnale di allarme in caso di pericolo. Altra bellezza architettonico-culturale di rilevante importanza è la chiesetta di S. Vittore, edificata nel XV secolo, che le tradizioni locali indicano come chiesa madre della zona.

Economia

Nel comune non sono presenti che gli uffici indispensabili al normale funzionamento dei servizi postali e municipali e l'assenza di una stazione dei carabinieri sul posto, all'occorrenza, investe il sindaco delle funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole e sull'allevamento. Viene praticata con successo la cerealicoltura e anche l'allevamento di bovini, ovini, suini caprini ed equini riveste un ruolo fondamentale nella non florida economia locale. L'industria è presente soprattutto nel comparto metallurgico e in quello edile ma non dà segni di possibile sviluppo; sono inoltre presenti sul posto alcune aziende produttrici di vetro. Il terziario si compone della normale rete distributiva, tendente a soddisfare appieno le esigenze della comunità, mentre mancano servizi di particolare rilevanza, compresa l'attività bancaria. Nelle scuole del posto è possibile ricevere l'istruzione primaria e l'assenza di una biblioteca non consente approfondimenti culturali. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e ristorazione. Manca la farmacia e anche per le altre esigenze di carattere sanitario bisogna rivolgersi altrove.

Nel comune non sono presenti che gli uffici indispensabili al normale funzionamento dei servizi postali e municipali e l'assenza di una stazione dei carabinieri sul posto, all'occorrenza, investe il sindaco delle funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole e sull'allevamento. Viene praticata con successo la cerealicoltura e anche l'allevamento di bovini, ovini, suini caprini ed equini riveste un ruolo fondamentale nella non florida economia locale. L'industria è presente soprattutto nel comparto metallurgico e in quello edile ma non dà segni di possibile sviluppo; sono inoltre presenti sul posto alcune aziende produttrici di vetro. Il terziario si compone della normale rete distributiva, tendente a soddisfare appieno le esigenze della comunità, mentre mancano servizi di particolare rilevanza, compresa l'attività bancaria. Nelle scuole del posto è possibile ricevere l'istruzione primaria e l'assenza di una biblioteca non consente approfondimenti culturali. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e ristorazione. Manca la farmacia e anche per le altre esigenze di carattere sanitario bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

Praticamente inesistenti i rapporti con i centri limitrofi, se non in concomitanza di appuntamenti festivi che, in un paio di occasioni, contribuiscono ad allietare l'intera comunità. Il 15 di agosto si celebra la Madonna del Sasso e, nella stessa ricorrenza, si svolge l'omonima sagra che fa confluire sul posto molti visitatori. Altra occasione di festa e di ritrovo si ha durante la sagra di S. Genesio, che viene organizzata il 25 agosto. Il Patrono, S. Michele, viene festeggiato il 29 settembre.

Praticamente inesistenti i rapporti con i centri limitrofi, se non in concomitanza di appuntamenti festivi che, in un paio di occasioni, contribuiscono ad allietare l'intera comunità. Il 15 di agosto si celebra la Madonna del Sasso e, nella stessa ricorrenza, si svolge l'omonima sagra che fa confluire sul posto molti visitatori. Altra occasione di festa e di ritrovo si ha durante la sagra di S. Genesio, che viene organizzata il 25 agosto. Il Patrono, S. Michele, viene festeggiato il 29 settembre.

Località

Cagliano, Giovenzana, Nava, Ravellino, Scerizza, Scerizzetta

Cagliano, Giovenzana, Nava, Ravellino, Scerizza, Scerizzetta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Colle Brianza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.