Descrizione

Cittadina di pianura di probabile origine antica, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1992, fonda la propria economia sull’agricoltura e sull’industria. I codroipesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, si distribuiscono nelle località Beano, Biauzzo e Rivolto Lonca, oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, ha l’andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta una croce di Sant’Andrea argentata, accostata da quattro cipressi.

Cittadina di pianura di probabile origine antica, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1992, fonda la propria economia sull’agricoltura e sull’industria. I codroipesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, si distribuiscono nelle località Beano, Biauzzo e Rivolto Lonca, oltre che nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, ha l’andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta una croce di Sant’Andrea argentata, accostata da quattro cipressi.

Storia

In epoca romana il sito in cui è sorta costituiva punto di incontro di due vie: la Postumia (che da Genova si dirigeva ad Aquileia) e quella che, proveniente da Concordia, attraversando il fiume Tagliamento, si dirigeva verso nord. L’origine del toponimo, attestato dal secolo XIII, può essere ricondotta al latino QUADRIVIUM, con significato di ‘quadrivio’. Dopo la caduta dell’impero romano, venne sottoposta ai longobardi, cui restò fino all’avvento dei franchi, che risale al secolo VIII. Il secolo successivo è quello dell’invasione degli ungari, cui tutta le regione dovette assistere. Anche qui il patriarca di Aquileia intervenne a ripopolare la zona, con l’introduzione forzata di popolazioni slave, a causa delle conseguenze dovute alle incursioni ungare. Nell’XI secolo fu donata da Ottone III al patriarca d’Aquileia, cui restò fino verso la fine della prima metà del XIV secolo, quando il patriarca la concesse a Federico Savorgnan, chiedendogli di difenderla con un castello. Agli inizi del XV secolo prese parte alle lotte fra il patriarcato e la repubblica veneta; rimase fra i domini del patriarca. Fu governata dai conti di Gorizia che, alla fine del XV secolo, la consegnarono all’imperatore Massimiliano d’Austria; il nipote di quest’ultimo, Carlo, dopo le rivendicazioni di Venezia, la consegnò alla Serenissima. Anche qui risultò devastante il passaggio dei turchi, nella seconda metà del XV secolo. Nel XVII secolo ne divennero conti i Cossio, che trassero vantaggio dall’inimicizia fra impero e repubblica di Venezia. Nel periodo della campagna d’Italia subì il saccheggio delle truppe napoleoniche; prima della firma della pace di Campoformio (del 1797), Napoleone vi soggiornò nella Villa Manin. Dopo l’unificazione dell’Italia, venne annessa nel 1866. Durante la seconda guerra mondiale subì danni ingenti dovuti a bombardamenti e ad attentati. Fra i numerosi edifici di culto sono: la parrocchiale dell’Assunta e da Villa Manin, in località Passariano, che risale al Seicento.

In epoca romana il sito in cui è sorta costituiva punto di incontro di due vie: la Postumia (che da Genova si dirigeva ad Aquileia) e quella che, proveniente da Concordia, attraversando il fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=TAGLIAMENTO'>Tagliamento</a>, si dirigeva verso nord. L’origine del toponimo, attestato dal secolo XIII, può essere ricondotta al latino QUADRIVIUM, con significato di ‘quadrivio’. Dopo la caduta dell’impero romano, venne sottoposta ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, cui restò fino all’avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=FRANCHI'>franchi</a>, che risale al secolo VIII. Il secolo successivo è quello dell’invasione degli ungari, cui tutta le regione dovette assistere. Anche qui il patriarca di Aquileia intervenne a ripopolare la zona, con l’introduzione forzata di popolazioni slave, a causa delle conseguenze dovute alle incursioni ungare. Nell’XI secolo fu donata da Ottone III al patriarca d’Aquileia, cui restò fino verso la fine della prima metà del XIV secolo, quando il patriarca la concesse a Federico Savorgnan, chiedendogli di difenderla con un castello. Agli inizi del XV secolo prese parte alle lotte fra il patriarcato e la repubblica veneta; rimase fra i domini del patriarca. Fu governata dai conti di Gorizia che, alla fine del XV secolo, la consegnarono all’imperatore Massimiliano d’Austria; il nipote di quest’ultimo, Carlo, dopo le rivendicazioni di Venezia, la consegnò alla Serenissima. Anche qui risultò devastante il passaggio dei turchi, nella seconda metà del XV secolo. Nel XVII secolo ne divennero conti i Cossio, che trassero vantaggio dall’inimicizia fra impero e repubblica di Venezia. Nel periodo della campagna d’Italia subì il saccheggio delle truppe napoleoniche; prima della firma della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a> (del 1797), Napoleone vi soggiornò nella Villa Manin. Dopo l’unificazione dell’Italia, venne annessa nel 1866. Durante la seconda guerra mondiale subì danni ingenti dovuti a bombardamenti e ad attentati. Fra i numerosi edifici di culto sono: la parrocchiale dell’Assunta e da Villa Manin, in località Passariano, che risale al Seicento.

Economia

Sede dei carabinieri, della guardia di finanza e del distretto scolastico n. 9, ha un’economia che trova le principali fonti di reddito nell’agricoltura, che assicura le produzioni di cereali (in particolare frumento), ortaggi, frutta, foraggi e uve (da vino e da tavola); l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli completa il quadro delle produzioni del settore primario. L’industria è presente con comparti: per la fabbricazione di strumenti ottici e fotografici e per la costruzione di mobili e strumenti musicali; sono presenti anche aziende alimentari (anche lattiero-casearie), tessili e per l’abbigliamento, metalmeccaniche e di fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. A una sufficiente rete dei servizi si accompagnano i servizi bancario, di consulenza informatica, di assicurazione e dei fondi pensione. La presenza dell’emittente radiotelevisiva locale assicura la diffusione della cultura e dell’informazione. È pure garantito il servizio di casa di riposo. Sul posto è possibile accedere a tutte le scuole dell’obbligo; fra gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado sono gli istituti professionale, tecnico commerciale e il liceo scientifico. Si può usufruire della biblioteca civica come si può approfondire la cultura personale presso Villa Manin, sede di prestigiose mostre e di spettacolari manifestazioni. La ricettività è soddisfacente: assicura il soggiorno e la ristorazione. È assicurato il servizio di farmacia.

Sede dei carabinieri, della guardia di finanza e del distretto scolastico n. 9, ha un’economia che trova le principali fonti di reddito nell’agricoltura, che assicura le produzioni di cereali (in particolare frumento), ortaggi, frutta, foraggi e uve (da vino e da tavola); l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli completa il quadro delle produzioni del settore primario. L’industria è presente con comparti: per la fabbricazione di strumenti ottici e fotografici e per la costruzione di mobili e strumenti musicali; sono presenti anche aziende alimentari (anche lattiero-casearie), tessili e per l’abbigliamento, metalmeccaniche e di fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. A una sufficiente rete dei servizi si accompagnano i servizi bancario, di consulenza informatica, di assicurazione e dei fondi pensione. La presenza dell’emittente radiotelevisiva locale assicura la diffusione della cultura e dell’informazione. È pure garantito il servizio di casa di riposo. Sul posto è possibile accedere a tutte le scuole dell’obbligo; fra gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado sono gli istituti professionale, tecnico commerciale e il liceo scientifico. Si può usufruire della biblioteca civica come si può approfondire la cultura personale presso Villa Manin, sede di prestigiose mostre e di spettacolari manifestazioni. La ricettività è soddisfacente: assicura il soggiorno e la ristorazione. È assicurato il servizio di farmacia.

Relazioni

Molto frequentata per lavoro, intrattiene rapporti particolarmente intensi con il circondario per la presenza delle scuole e degli insediamenti industriali. Momento di aggregazione e di svago è la fiera di S. Simone, in occasione della quale si tiene una sagra. La festa patronale, in onore di Santa Maria Maggiore, si celebra il 5 agosto. È gemellata con Pforzheim (Germania).

Molto frequentata per lavoro, intrattiene rapporti particolarmente intensi con il circondario per la presenza delle scuole e degli insediamenti industriali. Momento di aggregazione e di svago è la fiera di S. Simone, in occasione della quale si tiene una sagra. La festa patronale, in onore di Santa Maria Maggiore, si celebra il 5 agosto. È gemellata con Pforzheim (Germania).

Località

Beano, Biauzzo, Casali Galassi, Casali Scodellaro, Muscletto, Passariano, Ponte Tagliamento, Rividischia, Rivolto-Lonca, San Martino, San Pietro

Beano, Biauzzo, Casali Galassi, Casali Scodellaro, Muscletto, Passariano, Ponte Tagliamento, Rividischia, Rivolto-Lonca, San Martino, San Pietro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Codroipo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.