Descrizione

Centro di montagna, di antica origine, che fonda la sua economia prevalentemente sulle attività industriali. La comunità dei cittigliesi presenta un indice di vecchiaia piuttosto alto e si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Vararo e Pianazza; il comune fa registrare segni di espansione edilizia che stanno gradualmente modificando i tratti tipici del centro urbano. Il territorio, ricco di corsi dacqua, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche rilevanti, oscillanti fra i 218 ed i 1.125 metri, che risultano più accentuate nella località di Vararo. L'andamento plano-altimetrico del centro abitato è decisamente montano.  

Centro di montagna, di antica origine, che fonda la sua economia prevalentemente sulle attività industriali. La comunità dei cittigliesi presenta un indice di vecchiaia piuttosto alto e si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Vararo e Pianazza; il comune fa registrare segni di espansione edilizia che stanno gradualmente modificando i tratti tipici del centro urbano. Il territorio, ricco di corsi dacqua, è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche rilevanti, oscillanti fra i 218 ed i 1.125 metri, che risultano più accentuate nella località di Vararo. L'andamento plano-altimetrico del centro abitato è decisamente montano.  

Storia

L'origine del toponimo, attestato dal XII secolo, è da ricercare nel gentilizio romano SEPTILIUS. Sicuramente, per la sua posizione assolveva sin dall'antichità la funzione di collegamento tra la zona montuosa del Varesotto e le vallate sottostanti. La presenza, nella zona limitrofa, di monasteri e conventi fa ritenere che l'intera zona in epoca medievale facesse parte di un feudo ecclesiastico. Poco rilevanti le notizie storiche che fanno riferimento al borgo, che compare per la prima volta nei documenti che siglavano la pace tra i comuni lombardi dopo la sconfitta di Federico Barbarossa. Negli anni del predominio austriaco l'intera zona fu alle dipendenze della provincia di Como e solo nel 1927 il comune venne incluso in quella di Varese. Tra le poche testimonianze architettoniche, è da citare l'antica costruzione della chiesa di S. Biagio, situata nell'omonima località e risalente ad epoca tardo-romanica, anche se mostra visibili interventi in stile gotico; un altro edificio di tipo religioso da menzionare è la chiesa parrocchiale dedicata a S. Giulio, in stile barocco, la cui costruzione durò dagli inizi del XVII secolo ai primi anni del XVIII. Fra gli edifici dell'architettura civile sono due ville: la Corti, dove si conservano affreschi dei secoli XVII e XVIII e la Ripamonti, (un tempo dei Della Porta), ove sono custoditi affreschi del XVIII secolo.  

L'origine del toponimo, attestato dal XII secolo, è da ricercare nel gentilizio romano SEPTILIUS. Sicuramente, per la sua posizione assolveva sin dall'antichità la funzione di collegamento tra la zona montuosa del Varesotto e le vallate sottostanti. La presenza, nella zona limitrofa, di monasteri e conventi fa ritenere che l'intera zona in epoca medievale facesse parte di un feudo ecclesiastico. Poco rilevanti le notizie storiche che fanno riferimento al borgo, che compare per la prima volta nei documenti che siglavano la pace tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=COMUNI'>comuni</a> lombardi dopo la sconfitta di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. Negli anni del predominio austriaco l'intera zona fu alle dipendenze della provincia di Como e solo nel 1927 il comune venne incluso in quella di Varese. Tra le poche testimonianze architettoniche, è da citare l'antica costruzione della chiesa di S. Biagio, situata nell'omonima località e risalente ad epoca tardo-romanica, anche se mostra visibili interventi in stile gotico; un altro edificio di tipo religioso da menzionare è la chiesa parrocchiale dedicata a S. Giulio, in stile barocco, la cui costruzione durò dagli inizi del XVII secolo ai primi anni del XVIII. Fra gli edifici dell'architettura civile sono due ville: la Corti, dove si conservano affreschi dei secoli XVII e XVIII e la Ripamonti, (un tempo dei Della Porta), ove sono custoditi affreschi del XVIII secolo.  

Economia

Il comune, oltre ad ospitare gli uffici destinati al funzionamento dei servizi municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 2; l'assenza di una stazione di carabinieri fa del sindaco l'unica autorità di pubblica sicurezza. Vi si conduce una vita abbastanza attiva, soprattutto nel periodo estivo per la maggiore affluenza dei turisti. L'economia locale non ha abbandonato del tutto le attività agricole: si coltivano cereali, ortaggi e foraggi ed è praticato l'allevamento bovino e ovino. L'industria è presente nei comparti alimentare, tessile, metallurgico ed edile; non mancano imprese impegnate nella fabbricazione di macchine elettriche, strumenti ottici e attrezzature fotografiche, cui si affianca la produzione di mobili e giocattoli. Attiva anche un'azienda produttrice e distributrice di energia elettrica. Il terziario conta sulla rete commerciale adeguata al soddisfacimento delle esigenze fondamentali della comunità; i servizi comprendono l'esercizio del credito e l'intermediazione monetaria, gestiti dagli sportelli bancari operanti sul posto. Nelle strutture scolastiche disponibili si frequentano tutte le classi della scuola dell'obbligo, mentre per l'approfondimento e la crescita culturale la popolazione può contare sulla biblioteca e sul museo di "storia del ciclismo", dedicato al grande ciclista Binda. Nella media gli esercizi di ristorazione, ove è possibile gustare piatti tipici come la "trippa" e la "polenta con il cinghiale". Presenti anche le strutture alberghiere, mentre il complesso delle strutture sanitarie garantisce, oltre al servizio farmaceutico, l'assistenza sanitaria presso il presidio ospedaliero del posto.  

Il comune, oltre ad ospitare gli uffici destinati al funzionamento dei servizi municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 2; l'assenza di una stazione di carabinieri fa del sindaco l'unica autorità di pubblica sicurezza. Vi si conduce una vita abbastanza attiva, soprattutto nel periodo estivo per la maggiore affluenza dei turisti. L'economia locale non ha abbandonato del tutto le attività agricole: si coltivano cereali, ortaggi e foraggi ed è praticato l'allevamento bovino e ovino. L'industria è presente nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metallurgico ed edile; non mancano imprese impegnate nella fabbricazione di macchine elettriche, strumenti ottici e attrezzature fotografiche, cui si affianca la produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e giocattoli. Attiva anche un'azienda produttrice e distributrice di energia elettrica. Il terziario conta sulla rete commerciale adeguata al soddisfacimento delle esigenze fondamentali della comunità; i servizi comprendono l'esercizio del credito e l'intermediazione monetaria, gestiti dagli sportelli bancari operanti sul posto. Nelle strutture scolastiche disponibili si frequentano tutte le classi della scuola dell'obbligo, mentre per l'approfondimento e la crescita culturale la popolazione può contare sulla biblioteca e sul museo di "storia del ciclismo", dedicato al grande ciclista Binda. Nella media gli esercizi di ristorazione, ove è possibile gustare piatti tipici come la "trippa" e la "polenta con il cinghiale". Presenti anche le strutture alberghiere, mentre il complesso delle strutture sanitarie garantisce, oltre al servizio farmaceutico, l'assistenza sanitaria presso il presidio ospedaliero del posto.  

Relazioni

La zona è nota per la sua vocazione turistica: la vicinanza al lago Maggiore e la piacevolezza del clima la rendono meta di rilassanti soggiorni. Diventa inoltre, polo di attrazione per visitatori e curiosi, soprattutto in estate, grazie alle serate musicali del "luglio cittigliese" o in occasione della sagra dei "puzzitt", con stand gastronomici di specialità locali. Viva e coinvolgente è la festa annuale degli Alpini. La festa del Patrono, S. Giulio, ricorre il 31 gennaio.  

La zona è nota per la sua vocazione turistica: la vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGOMAGGIORE'>lago Maggiore</a> e la piacevolezza del clima la rendono meta di rilassanti soggiorni. Diventa inoltre, polo di attrazione per visitatori e curiosi, soprattutto in estate, grazie alle serate musicali del "luglio cittigliese" o in occasione della sagra dei "puzzitt", con stand gastronomici di specialità locali. Viva e coinvolgente è la festa annuale degli Alpini. La festa del Patrono, S. Giulio, ricorre il 31 gennaio.  

Località

Pianazza, Pianella, Vararo

Pianazza, Pianella, Vararo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cittiglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.