Descrizione

Comune di collina, di origine antica, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività industriali e solo in parte su quelle agricole. I cisonesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti nel capoluogo comunale e nelle località Gai, Mura, Rolle, San Boldo, Soller, Tovena, Castello di Cison, Zuel di Là, Zuel di Quà, nonché in un numero rilevante di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate e ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. L’abitato mostra una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da un decusse d’argento in campo rosso.

Comune di collina, di origine antica, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività industriali e solo in parte su quelle agricole. I cisonesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti nel capoluogo comunale e nelle località Gai, Mura, Rolle, San Boldo, Soller, Tovena, Castello di Cison, Zuel di Là, Zuel di Quà, nonché in un numero rilevante di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate e ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. L’abitato mostra una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è costituito da un decusse d’argento in campo rosso.

Storia

“Cison” è un accrescitivo di “cesa” “cisa”, ‘siepe’ o ‘terreno disboscato’, dal latino CAESA. Per quanto riguarda “Valmarino”, attestato in documenti del XII e XIII secolo, è un composto di “Valle” e di un derivato di ”mara”, ‘luogo paludoso, acquitrino’ ben attestato nella toponomastica veneta. Le sue origini sembrano risalire al periodo romano, come attestano alcuni reperti archeologici, quali fibule, monete bronzee, frammenti di embrici, rinvenuti in questi luoghi; ad avvalorare tale ipotesi contribuisce la presenza di torri di vedetta e stazione di cambio che erano dislocate lungo il tracciato della via Claudia Augusta Altinate. Dopo essere stata assoggettata dai romani, fu governata dai longobardi; anche di questo periodo vi sono delle testimonianze archeologiche e documentarie, rappresentate da alcuni toponimi, da resti di insediamenti e da dedicazioni di antiche chiese. Dopo che ai longobardi, appartenne al vescovo di Ceneda e alle famiglie dei Porcia, dei Caminesi e dei Brandolini; quest’ultima la governò per ben 360 anni. Il patrimonio storico-artistico annovera: la chiesa parrocchiale intitolata alla Santa Maria Assunta e a San Giovanni Battista, eretta nel 1740, che, oltre a custodire pregevoli affreschi e vari dipinti a olio, conserva al suo interno il monumento sepolcrale a Vito Brandolini e altre opere scultoree; la chiesa di San Michele di Gai, e la parrocchiale di San Giacomo di Rolle, anche queste con interni affrescati e opere pittoriche di pregevole fattura. Per quanto riguarda l’architettura civile va segnalato il castello Brandolini d’Adda, risalente forse al XII secolo, con interni decorati a stucco e a cui è annessa una chiesetta, intitolata a San Martino, anch’essa riccamente decorata.

“Cison” è un accrescitivo di “cesa” “cisa”, ‘siepe’ o ‘terreno disboscato’, dal latino CAESA. Per quanto riguarda “Valmarino”, attestato in documenti del XII e XIII secolo, è un composto di “Valle” e di un derivato di ”mara”, ‘luogo paludoso, acquitrino’ ben attestato nella toponomastica veneta. Le sue origini sembrano risalire al periodo romano, come attestano alcuni reperti archeologici, quali fibule, monete bronzee, frammenti di embrici, rinvenuti in questi luoghi; ad avvalorare tale ipotesi contribuisce la presenza di torri di vedetta e stazione di cambio che erano dislocate lungo il tracciato della via Claudia Augusta Altinate. Dopo essere stata assoggettata dai romani, fu governata dai longobardi; anche di questo periodo vi sono delle testimonianze archeologiche e documentarie, rappresentate da alcuni toponimi, da resti di insediamenti e da dedicazioni di antiche chiese. Dopo che ai longobardi, appartenne al vescovo di Ceneda e alle famiglie dei Porcia, dei Caminesi e dei Brandolini; quest’ultima la governò per ben 360 anni. Il patrimonio storico-artistico annovera: la chiesa parrocchiale intitolata alla Santa Maria Assunta e a San Giovanni Battista, eretta nel 1740, che, oltre a custodire pregevoli affreschi e vari dipinti a olio, conserva al suo interno il monumento sepolcrale a Vito Brandolini e altre opere scultoree; la chiesa di San Michele di Gai, e la parrocchiale di San Giacomo di Rolle, anche queste con interni affrescati e opere pittoriche di pregevole fattura. Per quanto riguarda l’architettura civile va segnalato il castello Brandolini d’Adda, risalente forse al XII secolo, con interni decorati a stucco e a cui è annessa una chiesetta, intitolata a San Martino, anch’essa riccamente decorata.

Economia

Ospita la sede della Pro Loco. La principale fonte di reddito degli abitanti sono rappresentate dall’agricoltura, si producono infatti cereali, ortaggi, viti e frumento, e dall’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. Sono attive industrie lattiero-casearie, per produzione di materiali da costruzione e per la fabbricazione di strutture in metallo, cui si affiancano imprese operanti nei comparti tessile, meccanico, dell’abbigliamento, del mobile, del legno; va segnalata, inoltre, la presenza dell’industria estrattiva della pietra. La rete commerciale è sufficiente a soddisfare i bisogni della comunità; il terziario comprende anche il servizio bancario e di consulenza informatica. Non si segnala, invece, la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture culturali, quali biblioteche o musei; nelle scuole locali si impartisce solo l’istruzione materna ed elementare e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie annoverano una farmacia.

Ospita la sede della Pro Loco. La principale fonte di reddito degli abitanti sono rappresentate dall’agricoltura, si producono infatti cereali, ortaggi, viti e frumento, e dall’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. Sono attive industrie lattiero-casearie, per produzione di materiali da costruzione e per la fabbricazione di strutture in metallo, cui si affiancano imprese operanti nei comparti tessile, meccanico, dell’abbigliamento, del mobile, del legno; va segnalata, inoltre, la presenza dell’industria estrattiva della pietra. La rete commerciale è sufficiente a soddisfare i bisogni della comunità; il terziario comprende anche il servizio bancario e di consulenza informatica. Non si segnala, invece, la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture culturali, quali biblioteche o musei; nelle scuole locali si impartisce solo l’istruzione materna ed elementare e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie annoverano una farmacia.

Relazioni

È interessata da flussi turistici per la vicinanza a Vittorio Veneto e all’altopiano del Consiglio, sul quale si praticano sport invernali; inoltre, è frequentata per il castello Brandolini. Vive rapporti intensi coi centri vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro, o per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni, che vi si svolgono, vanno segnalate, in primo luogo, la mostra-mercato Artigianato vivo, con cui gli artigiani danno dimostrazioni degli antichi mestieri nei borghi, vicoli e cortili, seguite da spettacoli teatrali e musica classica; quindi, in località Tovena, si tiene a ottobre l’antica fiera franca dei Santi Simone e Giuda, secolare fiera in concomitanza della festa dei Santi Patroni. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

È interessata da flussi turistici per la vicinanza a Vittorio Veneto e all’altopiano del Consiglio, sul quale si praticano sport invernali; inoltre, è frequentata per il castello Brandolini. Vive rapporti intensi coi centri vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro, o per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni, che vi si svolgono, vanno segnalate, in primo luogo, la mostra-mercato Artigianato vivo, con cui gli artigiani danno dimostrazioni degli antichi mestieri nei borghi, vicoli e cortili, seguite da spettacoli teatrali e musica classica; quindi, in località Tovena, si tiene a ottobre l’antica fiera franca dei Santi Simone e Giuda, secolare fiera in concomitanza della festa dei Santi Patroni. Il Patrono, San Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Località

Castello di Cison, Gai, Mura, Rolle, San Boldo, San Silvestro, Soller, Tovena, Zuel di Là, Zuel di Qua

Castello di Cison, Gai, Mura, Rolle, San Boldo, San Silvestro, Soller, Tovena, Zuel di Là, Zuel di Qua

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cison di Valmarino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.