Descrizione

Città di pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica, che ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale e commerciale e incrementato i servizi. I cinisellesi o balsamesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati esclusivamente nel capoluogo comunale, la cui espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alle località Bresso, Cusano Milanino, Monza, Muggiò e Sesto San Giovanni dei comuni omonimi. Il territorio, pianeggiante, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche minime. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "partito", suddiviso cioè in due sezioni verticali. Vi sono raffigurati, in campo rosso, un pastorale e una spada incrociati e, in campo azzurro, un leone rampante coronato nell'atto di tenere nella zampa destra una doppia croce ospedaliera.

Città di pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica, che ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale e commerciale e incrementato i servizi. I cinisellesi o balsamesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati esclusivamente nel capoluogo comunale, la cui espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alle località Bresso, Cusano Milanino, Monza, Muggiò e Sesto San Giovanni dei comuni omonimi. Il territorio, pianeggiante, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche minime. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "partito", suddiviso cioè in due sezioni verticali. Vi sono raffigurati, in campo rosso, un pastorale e una spada incrociati e, in campo azzurro, un leone rampante coronato nell'atto di tenere nella zampa destra una doppia croce ospedaliera.

Storia

Assunto l'assetto attuale nel 1928, in seguito all'unione degli allora autonomi comuni di Cinisello e Balsamo, deriva la prima parte del toponimo dal diminutivo del termine latino CINISIA, che probabilmente si richiama al colore cenerognolo del terreno su cui venne costituito l'abitato originario; la seconda parte invece deriva dal nome di persona Balsamo. Le sue origini sono antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti archeologici di epoca romana. Citata già in documenti del IX secolo e inserita a quei tempi tra le proprietà dell'arcivescovo di Milano, entrò successivamente a far parte della pieve e, dalla seconda metà del XV secolo, del feudo di Dèsio, di cui seguì le vicende storiche, passando nel corso del Cinquecento da un signore all'altro, finché nel 1580 non ne furono investiti i Manriquez. Fra i monumenti spiccano: la villa Silva-Ghirlanda, edificata nella seconda metà del XVII secolo, le case Arconati e De Ponti, il palazzo Confalonieri, la settecentesca parrocchiale di Sant'Ambrogio ad Nemus e quella ottocentesca di San Martino a Balsamo nonché la chiesetta di Sant'Eusebio, presso la quale furono rinvenute alcune iscrizioniromane. Dal secondo dopoguerra ha registrato una radicale trasformazione da borgo prevalentemente agricolo a grande polo industriale, con un conseguente notevole incremento demografico, dovuto ad un consistente afflusso di immigrati da ogni parte d'Italia, e una rilevante crescita urbanistica. Tra i due ultimi censimenti del Novecento il movimento demografico si è invertito.

Assunto l'assetto attuale nel 1928, in seguito all'unione degli allora autonomi comuni di Cinisello e Balsamo, deriva la prima parte del toponimo dal diminutivo del termine latino CINISIA, che probabilmente si richiama al colore cenerognolo del terreno su cui venne costituito l'abitato originario; la seconda parte invece deriva dal nome di persona Balsamo. Le sue origini sono antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti archeologici di epoca romana. Citata già in documenti del IX secolo e inserita a quei tempi tra le proprietà dell'arcivescovo di Milano, entrò successivamente a far parte della pieve e, dalla seconda metà del XV secolo, del feudo di Dèsio, di cui seguì le vicende storiche, passando nel corso del Cinquecento da un signore all'altro, finché nel 1580 non ne furono investiti i Manriquez. Fra i monumenti spiccano: la villa Silva-Ghirlanda, edificata nella seconda metà del XVII secolo, le case Arconati e De Ponti, il palazzo Confalonieri, la settecentesca parrocchiale di Sant'Ambrogio ad Nemus e quella ottocentesca di San Martino a Balsamo nonché la chiesetta di Sant'Eusebio, presso la quale furono rinvenute alcune iscrizioniromane. Dal secondo dopoguerra ha registrato una radicale trasformazione da borgo prevalentemente agricolo a grande polo industriale, con un conseguente notevole incremento demografico, dovuto ad un consistente afflusso di immigrati da ogni parte d'Italia, e una rilevante crescita urbanistica. Tra i due ultimi censimenti del Novecento il movimento demografico si è invertito.

Economia

È sede di una stazione dei carabinieri, della Usl n. 31 e del distretto scolastico n. 65. L'agricoltura è basata su coltivazioni di cereali e foraggi. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende automobilistiche, elettroniche, edili, farmaceutiche, meccaniche, metallurgiche, lattiero-casearie, dell'editoria e dei servizi connessi, della produzione di alimenti per animali e del vetro. Consistente è anche la rete dei servizi: oltre al servizio bancario sono presenti attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Una buona rete commerciale completa il quadro delle risorse economiche. Presenta tra le strutture sociali due asili nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche includono un istituto professionale commerciale, gli istituti tecnici commerciale, industriale, per geometri e periti aziendali, un liceo scientifico e un liceo classico. Non manca, ovviamente, il servizio di biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono, oltre a varie farmacie, anche un ospedale. Sul posto è presente la cattedra di chirurgia vascolare, dipendente dall'Istituto di scienze biomediche San Gerardo di Monza (appartenente all'Università di Milano la Bicocca).

È sede di una stazione dei carabinieri, della Usl n. 31 e del distretto scolastico n. 65. L'agricoltura è basata su coltivazioni di cereali e foraggi. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende automobilistiche, elettroniche, edili, farmaceutiche, meccaniche, metallurgiche, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIE'>lattiero-casearie</a>, dell'editoria e dei servizi connessi, della produzione di alimenti per animali e del vetro. Consistente è anche la rete dei servizi: oltre al servizio bancario sono presenti attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Una buona rete commerciale completa il quadro delle risorse economiche. Presenta tra le strutture sociali due asili nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche includono un istituto professionale commerciale, gli istituti tecnici commerciale, industriale, per geometri e periti aziendali, un liceo scientifico e un liceo classico. Non manca, ovviamente, il servizio di biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono, oltre a varie farmacie, anche un ospedale. Sul posto è presente la cattedra di chirurgia vascolare, dipendente dall'Istituto di scienze biomediche San Gerardo di Monza (appartenente all'Università di Milano la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BICOCCA'>Bicocca</a>).

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è polo di attrazione ed assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie al suo rilevante sviluppo industriale, che consente un notevole assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali e alla presenza dei servizi e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Fra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citati: la sagra del suffragio, che si svolge la seconda domenica di Quaresima, la rassegna "Parco Teatro", con spettacoli teatrali, che hanno luogo la domenica pomeriggio dalla metà di maggio alla metà di giugno, e il "Cinema nel parco", l'ultima domenica di giugno e la prima di settembre. La festa del Patrono, Sant'Ambrogio, si celebra il 7 dicembre e per l'occasione si svolgono mostre di pittura e un raduno bandistico.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è polo di attrazione ed assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie al suo rilevante sviluppo industriale, che consente un notevole assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali e alla presenza dei servizi e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Fra le manifestazioni tradizionali meritano di essere citati: la sagra del suffragio, che si svolge la seconda domenica di Quaresima, la rassegna "Parco Teatro", con spettacoli teatrali, che hanno luogo la domenica pomeriggio dalla metà di maggio alla metà di giugno, e il "Cinema nel parco", l'ultima domenica di giugno e la prima di settembre. La festa del Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, si celebra il 7 dicembre e per l'occasione si svolgono mostre di pittura e un raduno bandistico.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cinisello Balsamo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.