Descrizione

Comune collinare, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole alcune iniziative industriali. I cigognolesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente alto e si distribuiscono tra il capoluogo comunale, caratterizzato da una discreta espansione edilizia, e le località di Scorzoletta -contigua alla località di Scorzoletta-Molino del comune di Pietra de' Giorgi-, Vallescuropasso, Vicomune, Casa Valenti, Case Boschetti, Case del Piano, Colombera, Montebello, Regondè, Rivara e Località Stefano. Il territorio comunale, in cui sorgono fonti di acque diuretiche, ha un profilo piuttosto irregolare, con alcune variazioni altimetriche abbastanza sensibili.

Comune collinare, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole alcune iniziative industriali. I cigognolesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente alto e si distribuiscono tra il capoluogo comunale, caratterizzato da una discreta espansione edilizia, e le località di Scorzoletta -contigua alla località di Scorzoletta-Molino del comune di Pietra de' Giorgi-, Vallescuropasso, Vicomune, Casa Valenti, Case Boschetti, Case del Piano, Colombera, Montebello, Regondè, Rivara e Località Stefano. Il territorio comunale, in cui sorgono fonti di acque diuretiche, ha un profilo piuttosto irregolare, con alcune variazioni altimetriche abbastanza sensibili.

Storia

Il toponimo sembra riferirsi al lombardo "sigogna", termine che si riferisce allo strumento per attingere acqua dai pozzi. Sebbene citata per la prima volta in un documento della fine del X secolo, ha origini più antiche: infatti era abitata già in epoca romana, come testimoniato da alcune tombe rinvenute nella zona. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata proprietà dei Sannazaro, fu assegnata a Pavia dall'imperatore Federico Barbarossa, entrando così a far parte del feudo di Broni. Possedimento dei Beccaria sul finire del XIII secolo, passò ai Visconti nel 1359 a seguito della conquista del Pavese ad opera di Gian Galeazzo Visconti, venendo infeudata nel 1415 a Domenico Aicardi, detto anche Scaramuzza, ai cui discendenti, che assunsero il nome di Visconti Scaramuzza, subentrarono nella guida del feudo i Gazzaniga. Tra le vicende più recenti vanno ricordati i sanguinosi scontri che vi si svolsero durante la seconda guerra mondiale tra i tedeschi e i partigiani rifugiatisi nei sotterranei del suo castello. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano la chiesa parrocchiale, intitolata a San Bernardo Abate, costruita nella prima metà del XV secolo per volontà di Alessandro Visconti Scaramuzza e il castello, intorno al quale si è sviluppato il borgo, di cui sono visibili le mura perimetrali e una massiccia torre a pianta quadrangolare, ampiamente rimaneggiata intorno alla metà del XIX secolo; della sua storia secolare è noto l'assedio che subì da parte delle truppe di Giovanni Acuto, capitano di ventura inglese.

Il toponimo sembra riferirsi al lombardo "sigogna", termine che si riferisce allo strumento per attingere acqua dai pozzi. Sebbene citata per la prima volta in un documento della fine del X secolo, ha origini più antiche: infatti era abitata già in epoca romana, come testimoniato da alcune tombe rinvenute nella zona. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata proprietà dei Sannazaro, fu assegnata a Pavia dall'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, entrando così a far parte del feudo di Broni. Possedimento dei Beccaria sul finire del XIII secolo, passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nel 1359 a seguito della conquista del Pavese ad opera di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a>, venendo infeudata nel 1415 a Domenico Aicardi, detto anche Scaramuzza, ai cui discendenti, che assunsero il nome di Visconti Scaramuzza, subentrarono nella guida del feudo i Gazzaniga. Tra le vicende più recenti vanno ricordati i sanguinosi scontri che vi si svolsero durante la seconda guerra mondiale tra i tedeschi e i partigiani rifugiatisi nei sotterranei del suo castello. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano la chiesa parrocchiale, intitolata a San Bernardo Abate, costruita nella prima metà del XV secolo per volontà di Alessandro Visconti Scaramuzza e il castello, intorno al quale si è sviluppato il borgo, di cui sono visibili le mura perimetrali e una massiccia torre a pianta quadrangolare, ampiamente rimaneggiata intorno alla metà del XIX secolo; della sua storia secolare è noto l'assedio che subì da parte delle truppe di Giovanni Acuto, capitano di ventura inglese.

Economia

Oltre agli uffici dell'amministrazione comunale e a quelli deputati all'espletamento dei servizi postali, non se ne registrano altri degni di nota; manca anche una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte dal sindaco. La comunità è occupata prevalentemente nel settore primario, basato soprattutto sulla produzione di uva e vino; si coltivano anche cereali, frumento, foraggi e frutteti. Poco sviluppato è l'allevamento di bovini. La presenza di alcune modeste attività industriali nei comparti del legno, metalmeccanico ed edile crea ulteriori occasioni di lavoro. Tra le tradizionali attività artigianali va ricordata l'antica arte del ricamo, alla quale ancora si dedicano le donne del paese. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali figurano quelli, tra l'altro poco rilevanti, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; i servizi più qualificati, quali l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, non sono ancora riusciti ad imporsi. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce esclusivamente l'istruzione elementare e mancano anche strutture destinate all'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre la mancanza di strutture sanitarie costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Oltre agli uffici dell'amministrazione comunale e a quelli deputati all'espletamento dei servizi postali, non se ne registrano altri degni di nota; manca anche una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte dal sindaco. La comunità è occupata prevalentemente nel settore primario, basato soprattutto sulla produzione di uva e vino; si coltivano anche cereali, frumento, foraggi e frutteti. Poco sviluppato è l'allevamento di bovini. La presenza di alcune modeste attività industriali nei comparti del legno, metalmeccanico ed edile crea ulteriori occasioni di lavoro. Tra le tradizionali attività artigianali va ricordata l'antica arte del ricamo, alla quale ancora si dedicano le donne del paese. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali figurano quelli, tra l'altro poco rilevanti, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; i servizi più qualificati, quali l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, non sono ancora riusciti ad imporsi. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce esclusivamente l'istruzione elementare e mancano anche strutture destinate all'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre la mancanza di strutture sanitarie costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata all'assenza di attrattive particolari, fa riscontro un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie a qualche iniziativa industriale, che consente di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i centri vicini, tuttavia, non sono rilevanti, a causa della limitata presenza di scuole e del modesto livello dei servizi. La festa del Patrono, San Bernardo, viene celebrata il 20 agosto.

Alla scarsa affluenza turistica, legata all'assenza di attrattive particolari, fa riscontro un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie a qualche iniziativa industriale, che consente di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i centri vicini, tuttavia, non sono rilevanti, a causa della limitata presenza di scuole e del modesto livello dei servizi. La festa del Patrono, San Bernardo, viene celebrata il 20 agosto.

Località

Casa Salicina, Case Boschetti, Case del Piano, Colombera, Località Stefano, Regondè, Scorzoletta, Valle di Fondo, Valle di Mezzo-Valle di Cima, Valle Scuropasso, Vicomune

Casa Salicina, Case Boschetti, Case del Piano, Colombera, Località Stefano, Regondè, Scorzoletta, Valle di Fondo, Valle di Mezzo-Valle di Cima, Valle Scuropasso, Vicomune

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cigognola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.