Descrizione

Centro di pianura, di antichissima origine, caratterizzato da sempre da un'economia prevalentemente agricola, anche se non mancano attività industriali e soprattutto commerciali. La comunità dei chignolesi, il cui indice di vecchiaia è molto alto, si distribuisce tra il capoluogo comunale, che non mostra evidenti segni di espansione edilizia, e le località di Alberone, Lambrinia -contigua alla località Mariotto del comune di San Colombano al Lambro (LO)-, Bosco, Cascina Cantonale, Cascina Cascinetta, Cascina Dossi, Cascina San Germana e Via Cremona -contigua al nucleo Statale Mantovana del comune di San Colombano al Lambro (LO)-. Il territorio comunale presenta un profilo regolare, con minime variazioni altimetriche, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. L'attuale stemma comunale, concesso con Regio Decreto, riproduce cinque punti d'oro equipollenti a quattro in verde; i tre punti centrali posti in palo sono caricati di un torrione di castello affiancato da bastioni; i due laterali, in verde, recano due croci d'argento del Sovrano Ordine Militare di Malta.

Centro di pianura, di antichissima origine, caratterizzato da sempre da un'economia prevalentemente agricola, anche se non mancano attività industriali e soprattutto commerciali. La comunità dei chignolesi, il cui indice di vecchiaia è molto alto, si distribuisce tra il capoluogo comunale, che non mostra evidenti segni di espansione edilizia, e le località di Alberone, Lambrinia -contigua alla località Mariotto del comune di San Colombano al Lambro (LO)-, Bosco, Cascina Cantonale, Cascina Cascinetta, Cascina Dossi, Cascina San Germana e Via Cremona -contigua al nucleo Statale Mantovana del comune di San Colombano al Lambro (LO)-. Il territorio comunale presenta un profilo regolare, con minime variazioni altimetriche, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. L'attuale stemma comunale, concesso con Regio Decreto, riproduce cinque punti d'oro equipollenti a quattro in verde; i tre punti centrali posti in palo sono caricati di un torrione di castello affiancato da bastioni; i due laterali, in verde, recano due croci d'argento del Sovrano Ordine Militare di Malta.

Storia

Citata in antichi documenti come CUNEOLUS o CUNIOLUS AD PADUM, in relazione alla particolare forma a cuneo che il territorio assume inserendosi tra i due corsi del Po e del Lambro, secondo studi eseguiti su alcuni reperti rinvenuti in prossimità del Lambro, sarebbe stata abitata già durante l'età della pietra. Più certa è invece la presenza dei romani, che dotarono questi luoghi di strade e fortezze. Nel Medioevo, dopo essere stata tra i possedimenti del monastero di Santa Cristina in Lodi, la cui fondazione va riportata ai re longobardi e alle cui sorti, nel corso dei secoli, si legò la vita del paese, verso la metà del XIV secolo divenne proprietà dei Pusterla, che si alternarono più volte ai Visconti nella guida del feudo. Nel 1441 passò sotto la signoria dei Federici, ai quali subentrarono, dopo circa un secolo, i Cusani della Brianza, la cui discendenza si è estinta nel 1936. Tra i monumenti meritano di essere citati la cinquecentesca chiesa parrocchiale intitolata a San Lorenzo Martire, la chiesa di Sant'Antonio da Padova a Lambrinia, la parrocchiale di Sant'Antonio Abate ad Alberone e l'oratorio di San Mauro.

Citata in antichi documenti come CUNEOLUS o CUNIOLUS AD PADUM, in relazione alla particolare forma a cuneo che il territorio assume inserendosi tra i due corsi del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> e del Lambro, secondo studi eseguiti su alcuni reperti rinvenuti in prossimità del Lambro, sarebbe stata abitata già durante l'età della pietra. Più certa è invece la presenza dei romani, che dotarono questi luoghi di strade e fortezze. Nel Medioevo, dopo essere stata tra i possedimenti del monastero di Santa Cristina in Lodi, la cui fondazione va riportata ai re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e alle cui sorti, nel corso dei secoli, si legò la vita del paese, verso la metà del XIV secolo divenne proprietà dei Pusterla, che si alternarono più volte ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nella guida del feudo. Nel 1441 passò sotto la signoria dei Federici, ai quali subentrarono, dopo circa un secolo, i Cusani della Brianza, la cui discendenza si è estinta nel 1936. Tra i monumenti meritano di essere citati la cinquecentesca chiesa parrocchiale intitolata a San Lorenzo Martire, la chiesa di Sant'Antonio da Padova a Lambrinia, la parrocchiale di Sant'Antonio Abate ad Alberone e l'oratorio di San Mauro.

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, dispone di una stazione dei carabinieri. Ha ancora nell'agricoltura la sua principale risorsa economica: si coltivano cereali, ortaggi, frumento, foraggi e vite; importanti sono anche l'allevamento di bovini, suini ed avicoli. L'industria è presente nei comparti edile, farmaceutico e metalmeccanico e non mancano alcune aziende per la trsaformazione dei prodotti agricoli, tra cui un oleificio. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e sanitari, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. Tra le strutture sociali si registrano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca, dal Museo del vino e dal Museo della storia della civiltà agricola lombarda, che consentono a quanti lo desiderano di approfondire la conoscenza della storia e della cultura di questi territori. Le strutture ricettive consentono anche il soggiorno e quelle sanitarie garantiscono, oltre al servizio farmaceutico, un'assistenza specifica, grazie alla presenza di un istituto psicopedagogico per bambini. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano un campo da golf da nove buche.

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, dispone di una stazione dei carabinieri. Ha ancora nell'agricoltura la sua principale risorsa economica: si coltivano cereali, ortaggi, frumento, foraggi e vite; importanti sono anche l'allevamento di bovini, suini ed avicoli. L'industria è presente nei comparti edile, farmaceutico e metalmeccanico e non mancano alcune aziende per la trsaformazione dei prodotti agricoli, tra cui un oleificio. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e sanitari, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. Tra le strutture sociali si registrano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca, dal Museo del vino e dal Museo della storia della civiltà agricola lombarda, che consentono a quanti lo desiderano di approfondire la conoscenza della storia e della cultura di questi territori. Le strutture ricettive consentono anche il soggiorno e quelle sanitarie garantiscono, oltre al servizio farmaceutico, un'assistenza specifica, grazie alla presenza di un istituto psicopedagogico per bambini. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano un campo da golf da nove buche.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, ponendosi per le sue attività commerciali al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini. Gli eventi che richiamano frequentatori diversi da quelli quotidiani sono le feste all'insegna del folclore locale, quali la divertente sfilata dei carri carnevaleschi e la sagra pasquale; attirano visitatori anche le gare di motonautica, che si svolgono a giugno. Rinomate, infine, alcune sue specialità gastronomiche, tra cui figurano il risotto guindolo, la polenta e le rane. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, ponendosi per le sue attività commerciali al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini. Gli eventi che richiamano frequentatori diversi da quelli quotidiani sono le feste all'insegna del folclore locale, quali la divertente sfilata dei carri carnevaleschi e la sagra pasquale; attirano visitatori anche le gare di motonautica, che si svolgono a giugno. Rinomate, infine, alcune sue specialità gastronomiche, tra cui figurano il risotto guindolo, la polenta e le rane. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Alberone, Bosco, Cantonale, Cascinetta, Casottina, Dossi, Lambrinia, Località San Mauro, Località Via Cremona

Alberone, Bosco, Cantonale, Cascinetta, Casottina, Dossi, Lambrinia, Località San Mauro, Località Via Cremona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Chignolo Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.