Descrizione

Comune di pianura, di probabili origini medievali, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I cerveresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono oltre che nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, anche nelle località Grinzano e Montarossa; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e i nuclei urbani minori di Tetti Chiaramelli e Tetti Paglieri. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate: si raggiungono i 360 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante.

Comune di pianura, di probabili origini medievali, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I cerveresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono oltre che nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, anche nelle località Grinzano e Montarossa; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e i nuclei urbani minori di Tetti Chiaramelli e Tetti Paglieri. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate: si raggiungono i 360 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante.

Storia

Il toponimo, che in un documento della seconda metà del X secolo compare nella forma “Cervaria”, all’inizio del Duecento è attestato come “Cerverijs”; deriva dal termine latino CERVUS, con l’aggiunta del suffisso -ARIUS, per cui ha il significato di ‘luogo proprio dei cervi’. Nel Medioevo, dovette rivestire un certo rilievo in campo religioso, per via della presenza del monastero benedettino di San Teofredo, fondato da Robaldo dei signori di Sarmatorio, nella prima metà dell’XI secolo, e posto alle dipendenze di quello di San Chiaffredo di Velay. Sul finire del Duecento vi era anche un priorato di Santa Maria, dipendente dall’abbazia di San Pietro di Savigliano. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, risalente all’epoca romanica ma rifatta nel 1927, all’interno della quale è presente un’interessante tela cinque-seicentesca. Degni di nota sono anche: la torre di Monfalcone, residuo dell’antico castello, la cappella del Beato Bartolomeo di Cervere, risalente al Quattrocento e la parrocchiale antica, di probabili origini duecentesche.

Il toponimo, che in un documento della seconda metà del X secolo compare nella forma “Cervaria”, all’inizio del Duecento è attestato come “Cerverijs”; deriva dal termine latino CERVUS, con l’aggiunta del suffisso -ARIUS, per cui ha il significato di ‘luogo proprio dei cervi’. Nel Medioevo, dovette rivestire un certo rilievo in campo religioso, per via della presenza del monastero benedettino di San Teofredo, fondato da Robaldo dei signori di Sarmatorio, nella prima metà dell’XI secolo, e posto alle dipendenze di quello di San Chiaffredo di Velay. Sul finire del Duecento vi era anche un priorato di Santa Maria, dipendente dall’abbazia di San Pietro di Savigliano. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, risalente all’epoca romanica ma rifatta nel 1927, all’interno della quale è presente un’interessante tela cinque-seicentesca. Degni di nota sono anche: la torre di Monfalcone, residuo dell’antico castello, la cappella del Beato Bartolomeo di Cervere, risalente al Quattrocento e la parrocchiale antica, di probabili origini duecentesche.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va però segnalata la presenza della stazione dei carabinieri e della Pro Loco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, si articola in più produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, frumento, ortaggi, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, edile, metallurgico, della lavorazione del legno e della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, oltre che di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono pure alcune attività assicurative. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le scuole del posto assicurano l’istruzione obbligatoria; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico. Non manca un campo da tennis per lo sport e il tempo libero.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va però segnalata la presenza della stazione dei carabinieri e della Pro Loco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, si articola in più produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, frumento, ortaggi, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, edile, metallurgico, della lavorazione del legno e della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, oltre che di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono pure alcune attività assicurative. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le scuole del posto assicurano l’istruzione obbligatoria; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico. Non manca un campo da tennis per lo sport e il tempo libero.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti del luogo, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale ed effettuando rilassanti passeggiate nei dintorni. Frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive che consentono di assorbire manodopera dalle zone circostanti, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni limitrofi, ai quali, comunque, gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni periodiche, che animano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, merita di essere citata la mostra-mercato del porro cerverese, a novembre, accompagnata da una rassegna gastronomica, che propone un menù particolare, costituito esclusivamente da piatti a base del prelibato ortaggio; la “Maialata cerverese”, ossia una rassegna gastronomica che si svolge tra il 9 e il 12 febbraio e la fiera zootecnica di Santa Croce, il 16 settembre. La festa patronale, dedicata alla Santa Croce, viene celebrata il 14 settembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti del luogo, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale ed effettuando rilassanti passeggiate nei dintorni. Frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive che consentono di assorbire manodopera dalle zone circostanti, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni limitrofi, ai quali, comunque, gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni periodiche, che animano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, merita di essere citata la mostra-mercato del porro cerverese, a novembre, accompagnata da una rassegna gastronomica, che propone un menù particolare, costituito esclusivamente da piatti a base del prelibato ortaggio; la “Maialata cerverese”, ossia una rassegna gastronomica che si svolge tra il 9 e il 12 febbraio e la fiera zootecnica di Santa Croce, il 16 settembre. La festa patronale, dedicata alla Santa Croce, viene celebrata il 14 settembre.

Località

Grinzano, Montarossa, Tetti Chiaramelli, Tetti Paglieri

Grinzano, Montarossa, Tetti Chiaramelli, Tetti Paglieri

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cervere rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.