Descrizione

“Comune sparso”, con sede in località Cerrina. Di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e industriali. La maggior parte dei cerrinesi, aventi un indice di vecchiaia molto alto, vive oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Valle Cerrina, con il maggior numero di residenti; il resto della popolazione si distribuisce in varie località, in aggregati urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, classificato di collina, che ospita una fonte sulfurea, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 422 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è posto su una dorsale che domina da nord il torrente Stura. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta un bastione sovrastato da un castello, accompagnato da una pianta di cerro che affonda le radici in un terrapieno –il tutto al naturale–.

“Comune sparso”, con sede in località Cerrina. Di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e industriali. La maggior parte dei cerrinesi, aventi un indice di vecchiaia molto alto, vive oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Valle Cerrina, con il maggior numero di residenti; il resto della popolazione si distribuisce in varie località, in aggregati urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, classificato di collina, che ospita una fonte sulfurea, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 422 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è posto su una dorsale che domina da nord il torrente Stura. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta un bastione sovrastato da un castello, accompagnato da una pianta di cerro che affonda le radici in un terrapieno –il tutto al naturale–.

Storia

La sua denominazione presenta delle origini incerte, a causa della mancata uniformità della documentazione medievale. Partendo da una delle prime forme attestate, quella di “Cerradina”, risalente al 1095, l’etimo è rilevabile in “Cerretina”, con riferimento a CERRUS, ‘sorta di quercia’. Tra le altre attestazioni vi è quella di “Cerriduna” e di “Cerrealus”, discendente da “Cerretalum”, indicante ‘luogo piantato a cerri’. Le sue origini risalgono al periodo medievale. Le sue prime notizie ci pervengono da un documento del 706 in cui il re longobardo Ariperto donava una terra della zona al monastero di Lucedio. Successivamente, un altro documento, questa volta firmato dall’imperatore Ottone, ci informa di un’ulteriore donazione. Entrò a far parte dell’episcopato di Vercelli che la cedettero ai marchesi del Monferrato, i quali prima la infeudarono ai conti di Valenza e poi, nel 1530, ne sancirono la costituzione in comune. Nel XVII secolo passò, in qualità di feudo, alla famiglia genovese dei Durazzo Pallavicini; nel 1793 venne inglobata nei domini sabaudi. Durante il periodo fascista incorporò i soppressi comuni di Montalero e Rosingo. Le vestigia del suo passato comprendono: i resti di un’antica torre con finestre in cotto; un castello residenziale appartenuto ai conti Calcamuggi di San Salvatore e ai Mazzetti di Casale; la chiesa dedicata a San Giulio d’Orta.

La sua denominazione presenta delle origini incerte, a causa della mancata uniformità della documentazione medievale. Partendo da una delle prime forme attestate, quella di “Cerradina”, risalente al 1095, l’etimo è rilevabile in “Cerretina”, con riferimento a CERRUS, ‘sorta di quercia’. Tra le altre attestazioni vi è quella di “Cerriduna” e di “Cerrealus”, discendente da “Cerretalum”, indicante ‘luogo piantato a cerri’. Le sue origini risalgono al periodo medievale. Le sue prime notizie ci pervengono da un documento del 706 in cui il re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> Ariperto donava una terra della zona al monastero di Lucedio. Successivamente, un altro documento, questa volta firmato dall’imperatore Ottone, ci informa di un’ulteriore donazione. Entrò a far parte dell’episcopato di Vercelli che la cedettero ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a>, i quali prima la infeudarono ai conti di Valenza e poi, nel 1530, ne sancirono la costituzione in comune. Nel XVII secolo passò, in qualità di feudo, alla famiglia genovese dei Durazzo Pallavicini; nel 1793 venne inglobata nei domini sabaudi. Durante il periodo fascista incorporò i soppressi comuni di Montalero e Rosingo. Le vestigia del suo passato comprendono: i resti di un’antica torre con finestre in cotto; un castello residenziale appartenuto ai conti Calcamuggi di San Salvatore e ai Mazzetti di Casale; la chiesa dedicata a San Giulio d’Orta.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione cereali, frumento, ortaggi (asparagi), foraggi, uva e altra frutta, soprattutto fragole; si pratica anche l’allevamento di avicoli e suini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: edile, elettronico, metallurgico, meccanico, della gomma e della plastica, dei prodotti alimentari, del tessile, delle confezioni, nonché della lavorazione del legno e manifatturiero (gioielleria e oreficeria). Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto è possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione cereali, frumento, ortaggi (asparagi), foraggi, uva e altra frutta, soprattutto fragole; si pratica anche l’allevamento di avicoli e suini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: edile, elettronico, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, della gomma e della plastica, dei prodotti alimentari, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, nonché della lavorazione del legno e manifatturiero (gioielleria e oreficeria). Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto è possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi dei piacevoli soggiorni, di godere dell’amenità del luogo e di gustare le sue specialità enogastronomiche. Tra le manifestazioni si segnalano: la gara sportiva di mountain bike e una di tiro al piattello, ad aprile; nel mese di giugno si svolge la festa di San Giovanni, caratterizzata da serate danzanti e gastronomiche; a luglio vi è il notturno torneo di tamburello. La festa patronale, in onore dei Santi Nazaro e Celso, si celebra il 28 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi dei piacevoli soggiorni, di godere dell’amenità del luogo e di gustare le sue specialità enogastronomiche. Tra le manifestazioni si segnalano: la gara sportiva di mountain bike e una di tiro al piattello, ad aprile; nel mese di giugno si svolge la festa di San Giovanni, caratterizzata da serate danzanti e gastronomiche; a luglio vi è il notturno torneo di tamburello. La festa patronale, in onore dei Santi Nazaro e Celso, si celebra il 28 luglio.

Località

Arduino, Blengi, Bolli, Cerrina, Cerrone, Fontanina, Gaminella, Montaldo, Montalero, Pezzere, Piancerreto, Rifredda, Rosingo, Torre, Valle Cerrina

Arduino, Blengi, Bolli, Cerrina, Cerrone, Fontanina, Gaminella, Montaldo, Montalero, Pezzere, Piancerreto, Rifredda, Rosingo, Torre, Valle Cerrina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cerrina Monferrato rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.