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Descrizione

Comune di montagna, di antica origine, basato su un'economia essenzialmente incentrata sul settore industriale e sulle attività commerciali non essendo state ancora sufficientemente sfruttate le potenzialità naturali in campo turistico. La comunità dei cercinesi, che presenta un indice di vecchiaia piuttosto alto, si ripartisce, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Belenasco, Piussogno e Siro. L'orografia del territorio è quella tipica delle zone montane, con evidenti variazioni altimetriche e con un profilo geometrico abbastanza vario e movimentato. Appartiene alla ridente estensione della bassa Valtellina ed è attraversato dal corso del fiume Adda, che, con le sue piene, ha influito nei secoli, sulle vicende socio-ambientali della comunità. Il nucleo abitato si adagia in una posizione privilegiata dal punto di vista panoramico, permettendo di godere di una gradevole visuale sulla valle dell'Adda e sul lago di Como. È inoltre circondato da un ricca flora boschiva che fa da suggestiva cornice alle abitazioni, le quali risultano in netto aumento, data la forte espansione edilizia degli ultimi anni.    

Storia

Secondo alcuni storici il termine dialettale ''Cecch'', che identifica gli abitanti della zona, deriverebbe dal latino ''Franciscus", usato  per designare i franchi che dominarono la regione in epoca carolingia. La prima testimonianza della presenza franca nella zona si riscontra su alcuni documenti del tempo, secondo i quali nell'anno 824 d.C. un Goteprando, vassallo del Sacro Romano Impero, e Gerolfo, ministeriale dell'imperatore, si contesero i possedimenti del territorio comunale. Il secondo, vincitore della contesa, qualche anno più tardi donò tutti i suoi averi alla comunità del posto, con la speranza di avere l'anima salva rendendo la libertà alla popolazione. Successivamente si avvicendarono nell'amministrazione di queste terre varie famiglie, che le integrarono nei propri feudi. Nei primi anni del '400, la locale parrocchia  divenne autonoma svincolandosi dalla pieve di Olònio. Il  declino di quest'ultima fu susseguente alle inondazioni del fiume Adda che fecero preferire le terre pedemontane del versante retico a quelle ormai paludose del lato orobico. L'odierna chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele, riedificata nel XVII secolo, vanta al suo interno alcuni pregevoli manufatti fra cui risaltano un ciborio ligneo in stile decisamente  barocco ed alcune tele poste nella seconda cappella di sinistra, opera del pittore valtellinese Ligari. Strutture  del XVIII secolo sono  la piccola chiesa della Madonna della Pietà  e la chiesa di Santa Margherita, nella frazione di Piussogno.  

Economia

Le attività burocratiche sono limitate agli uffici municipali e postali. La principale fonte di reddito deriva dal settore industriale che ha sviluppato vari insediamenti medio-piccoli con caratteristiche artigianali. Le principali attività verso le quali si sono rivolti gli imprenditori locali riguardano il comparto manifatturiero, privilegiando soprattutto la lavorazione del legno con la produzione di mobili ed il settore metallurgico specializzato nella realizzazione di prodotti di ferramenta. Un contributo all'economia locale deriva anche dalle imprese dedite alle attività del comparto edile, incoraggiate anche dall'incremento urbanistico del comune. Il settore agricolo è tuttora abbastanza rilevante ed affianca alla produzione di cereali e viti la coltivazione di foraggi, utilizzati come alimento  di bovini e caprini. Anche se può contare su di una posizione panoramica e sulla presenza di una natura ancora ricca ed incontaminata, il turismo non è sfruttato al massimo delle risorse, soprattutto per la mancanza di adeguate strutture per il soggiorno e la ristorazione. D'altronde anche i servizi sociali e culturali risultano alquanto deficitari per i residenti, che tra l'altro non possono usufruire neanche del servizio di intermediazione monetaria; sono ugualmente insufficienti le scuole che si limitano alla presenza delle materne, mentre le strutture sanitarie risultano completamente assenti.  

Relazioni

Indicata negli itinerari turistici come meta ideale e rappresentativa per chi vuole visitare la cosiddetta "zona dei Cecch", concentra un buon flusso turistico anche grazie alla ricchezza di paesaggi suggestivi. Particolarmente intensi i rapporti con i centri vicini; i contatti sono determinati, oltre che dalla necessità di raggiungere le sedi di servizi burocratico-amministrativi e gli istituti scolastici di vario livello, da un discreto flusso pendolare per il raggiungimento del posto di lavoro, che non sempre è garantito nel territorio comunale. Il Patrono S. Michele si festeggia il 29 settembre.  

Località

Belenasco, Fiesso, Piussogno, Siro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cercino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 784
  • Lat 46° 9' 28,25'' 46.15784722
  • Long 9° 30' 28,52'' 9.50792222
  • CAP 23016
  • Prefisso 0342
  • Codice ISTAT 014017
  • Codice Catasto C493
  • Altitudine slm 487 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2761
  • Superficie 6.21 Km2
  • Densità 126,25 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:39
  • Tramonto 19:58
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