Descrizione

Comune di pianura, dalle antiche origini, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. La comunità dei ceranovesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è per la maggior parte concentrata nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia. Il suo territorio, comprendente anche le località di Gioiello e San Rocco -nucleo contiguo a quello omonimo del comune di Bornasco-, presenta un profilo geometrico estremamente regolare, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, dalle antiche origini, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. La comunità dei ceranovesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è per la maggior parte concentrata nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia. Il suo territorio, comprendente anche le località di Gioiello e San Rocco -nucleo contiguo a quello omonimo del comune di Bornasco-, presenta un profilo geometrico estremamente regolare, e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che mostra un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Il toponimo può essere interpretato come composto di CELLA e NOVA: CELLA in latino significa 'dispensa, cantina'; in seguito entra a far parte della terminologia ecclesiastica col valore di 'cappella, oratorio'. A questi ultimi significati è legato l'uso di CELLA come toponimo: Ceranova ospitava con ogni probabilità una piccola casa religiosa dipendente da qualche monastero. Purtroppo non si dispone di molte notizie sulla sua storia. Anticamente chiamata "Cellanova", fu dotata nel XII secolo di uno statuto comunale, venendo governata da due consoli e passando nei secoli successivi, al pari dei territori circostanti, sotto la guida di più feudatari. Nel XV secolo fu, con ogni probabilità, inserita nei territori di Giovanni Barbiano da Belgioioso. Inserita nel feudo di Landriano, ne seguì le sorti, entrando nella prima metà del XVII secolo tra i possedimenti di Giovan Battista Panigarola, da cui passò alla famiglia dei Cavalli nel 1741. All'abolizione delle proprietà feudali da parte di Napoleone, sul finire del XVIII secolo, seguì l'alternarsi delle dominazioni francesi ed austriache, con la conseguente partecipazione ai moti risorgimentali e il coinvolgimento nelle successive vicende nazionali ed internazionali. Povera la presenza monumentale: non vi sono, infatti, edifici di particolare rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale (la cui struttura originaria risale al XVI secolo), dedicata a San Vito, San Modesto e Santa Crescenzia, nella quale è possibile ammirare uno stupendo bassorilievo marmoreo risalente al XV secolo ed appartenente molto probabilmente alla scuola dell'Amadeo.

Il toponimo può essere interpretato come composto di CELLA e NOVA: CELLA in latino significa 'dispensa, cantina'; in seguito entra a far parte della terminologia ecclesiastica col valore di 'cappella, oratorio'. A questi ultimi significati è legato l'uso di CELLA come toponimo: Ceranova ospitava con ogni probabilità una piccola casa religiosa dipendente da qualche monastero. Purtroppo non si dispone di molte notizie sulla sua storia. Anticamente chiamata "Cellanova", fu dotata nel XII secolo di uno statuto comunale, venendo governata da due consoli e passando nei secoli successivi, al pari dei territori circostanti, sotto la guida di più feudatari. Nel XV secolo fu, con ogni probabilità, inserita nei territori di Giovanni Barbiano da Belgioioso. Inserita nel feudo di Landriano, ne seguì le sorti, entrando nella prima metà del XVII secolo tra i possedimenti di Giovan Battista Panigarola, da cui passò alla famiglia dei Cavalli nel 1741. All'abolizione delle proprietà feudali da parte di Napoleone, sul finire del XVIII secolo, seguì l'alternarsi delle dominazioni francesi ed austriache, con la conseguente partecipazione ai moti risorgimentali e il coinvolgimento nelle successive vicende nazionali ed internazionali. Povera la presenza monumentale: non vi sono, infatti, edifici di particolare rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale (la cui struttura originaria risale al XVI secolo), dedicata a San Vito, San Modesto e Santa Crescenzia, nella quale è possibile ammirare uno stupendo bassorilievo marmoreo risalente al XV secolo ed appartenente molto probabilmente alla scuola dell'Amadeo.

Economia

A parte la sede dell'amministrazione comunale e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo. Il sindaco è chiamato a svolgere anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole, praticate con successo, attraverso qualche azienda agricola, anche grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano soprattutto cereali. L'industria è rappresentata soltanto da alcune piccole imprese edili, mentre il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei pochissimi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Non dispone di servizi pubblici particolari, né di strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo) e mancano anche strutture scolastiche, culturali, sportive e per il tempo libero, mentre quelle ricettive non consentono il soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; chiaramente tutte queste carenze strutturali fanno sì che la comunità dipenda notevolmente dai centri vicini.

A parte la sede dell'amministrazione comunale e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo. Il sindaco è chiamato a svolgere anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole, praticate con successo, attraverso qualche azienda agricola, anche grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano soprattutto cereali. L'industria è rappresentata soltanto da alcune piccole imprese edili, mentre il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei pochissimi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Non dispone di servizi pubblici particolari, né di strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo) e mancano anche strutture scolastiche, culturali, sportive e per il tempo libero, mentre quelle ricettive non consentono il soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; chiaramente tutte queste carenze strutturali fanno sì che la comunità dipenda notevolmente dai centri vicini.

Relazioni

Oltre a non essere particolarmente frequentata da turisti, per la mancanza di attrattive di rilievo, registra poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria ed il terziario hanno raggiunto un livello tale da consentire l'assorbimento di un flusso significativo di manodopera. Gli stessi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, a causa del modesto livello dei servizi e dell'assenza di ogni tipo di scuola, oltre che di quei consueti appuntamenti legati a tradizioni folcloristiche che altrove sono soliti richiamare numerosi visitatori. La festa dei Patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzia, viene celebrata la terza domenica di giugno.

Oltre a non essere particolarmente frequentata da turisti, per la mancanza di attrattive di rilievo, registra poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria ed il terziario hanno raggiunto un livello tale da consentire l'assorbimento di un flusso significativo di manodopera. Gli stessi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, a causa del modesto livello dei servizi e dell'assenza di ogni tipo di scuola, oltre che di quei consueti appuntamenti legati a tradizioni folcloristiche che altrove sono soliti richiamare numerosi visitatori. La festa dei Patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzia, viene celebrata la terza domenica di giugno.

Località

Gioiello, San Rocco

Gioiello, San Rocco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ceranova rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.