Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia si fonda sui settori primario e secondario. I ceranesi presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale e la località Veglio. Disteso al di sotto del Monte S. Zeno e comprendente l'Alpe di Casasco (isola amministrativa del comune di Casasco d'Intelvi), il territorio comunale (sovrastante la valle dei Mulini) disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, ha, conseguentemente, un andamento plano-altimetrico tipico montano. Il clima è condizionato dalla vicinanza al lago di Como e al lago di Lugano: piuttosto mite e abbastanza piovoso, così da rendere abbondante e verdeggiante la vegetazione. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica; sullo sfondo verde del primo campo si raffigura una torre argentea, detta di Teodolinda, merlata alla guelfa, accompagnata da due spighe di grano dorate; nella seconda parte, a sfondo rosso, è rappresentata una corona dorata, ornata da pietre azzurre e rosse; nell'ultimo campo, a sfondo azzurro, spiccano tre stelle dorate a otto raggi, poste in banda.

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia si fonda sui settori primario e secondario. I ceranesi presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale e la località Veglio. Disteso al di sotto del Monte S. Zeno e comprendente l'Alpe di Casasco (isola amministrativa del comune di Casasco d'Intelvi), il territorio comunale (sovrastante la valle dei Mulini) disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, ha, conseguentemente, un andamento plano-altimetrico tipico montano. Il clima è condizionato dalla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a> e al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODILUGANO'>lago di Lugano</a>: piuttosto mite e abbastanza piovoso, così da rendere abbondante e verdeggiante la vegetazione. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica; sullo sfondo verde del primo campo si raffigura una torre argentea, detta di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TEODOLINDA'>Teodolinda</a>, merlata alla guelfa, accompagnata da due spighe di grano dorate; nella seconda parte, a sfondo rosso, è rappresentata una corona dorata, ornata da pietre azzurre e rosse; nell'ultimo campo, a sfondo azzurro, spiccano tre stelle dorate a otto raggi, poste in banda.

Storia

Le prime notizie che la riguardano risalgono al Medioevo. Deve la prima parte del toponimo al personale latino CLARIUS, cui la terminazione -ANUS conferisce valore aggettivale; la seconda parte, invece, deriva dal latino INTER LACOS, che, attraverso varie forme non attestate e quindi solo indotte, avrebbe originato la forma attuale (forse un locativo o un plurale). Le sue vicende storiche sono state condizionate dagli scontri tra Milano e Como, avvenuti nel XII secolo; dopo essere stata sottoposta alla signoria della famiglia Camozzi nel XIII secolo, subì, in quello successivo, la sorte del resto del territorio comasaco: divenne dominio dei Rusconi. Ai primi decenni del XVI secolo, poi, risale l'insediamento della famiglia de' Medici nell'intera valle d'Intelvi; la fine dello stesso secolo, infine, vi avrebbe visto signori i Marliani. Da segnalare: la chiesa parrocchiale di San Tommaso, di origine romanica ma ristrutturata in parte nei secoli successivi; la chiesa dei Santi Quirico e Giovita (in località Veglio, anch'essa di origine romanica e in parte modificata nel XVII secolo); l'oratorio di S. Zeno (consacrato nel XIII secolo, rimaneggiato quasi per intero agli inizi del XX secolo). Un cenno a parte meritano gli opifici (ormai in disuso) che utilizzavano la forza idraulica, localizzati nella valle dei Mulini; è nei programmi della Comunità montana recuperarne il valore.

Le prime notizie che la riguardano risalgono al Medioevo. Deve la prima parte del toponimo al personale latino CLARIUS, cui la terminazione -ANUS conferisce valore aggettivale; la seconda parte, invece, deriva dal latino INTER LACOS, che, attraverso varie forme non attestate e quindi solo indotte, avrebbe originato la forma attuale (forse un locativo o un plurale). Le sue vicende storiche sono state condizionate dagli scontri tra Milano e Como, avvenuti nel XII secolo; dopo essere stata sottoposta alla signoria della famiglia Camozzi nel XIII secolo, subì, in quello successivo, la sorte del resto del territorio comasaco: divenne dominio dei Rusconi. Ai primi decenni del XVI secolo, poi, risale l'insediamento della famiglia de' Medici nell'intera valle d'Intelvi; la fine dello stesso secolo, infine, vi avrebbe visto signori i Marliani. Da segnalare: la chiesa parrocchiale di San Tommaso, di origine romanica ma ristrutturata in parte nei secoli successivi; la chiesa dei Santi Quirico e Giovita (in località Veglio, anch'essa di origine romanica e in parte modificata nel XVII secolo); l'oratorio di S. Zeno (consacrato nel XIII secolo, rimaneggiato quasi per intero agli inizi del XX secolo). Un cenno a parte meritano gli opifici (ormai in disuso) che utilizzavano la forza idraulica, localizzati nella valle dei Mulini; è nei programmi della Comunità montana recuperarne il valore.

Economia

Per il settore primario, contribuiscono all'economia del luogo in prevalenza il pascolo e l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Una volta le principali produzioni erano castagne e patate. Anche l'allevamento aveva una diversa fisionomia: era prevalentemente rivolto ai pascoli alti. Il secondario è rappresentato nei comparti tessile, alimentare, edile e cantieristico. Per il terziario, a una rete commerciale sufficiente si aggiungono gli impieghi nella pubblica amministrazione e nelle scuole; mancano altri servizi caratterizzanti sistemi economici più avanzati, quali il servizio bancario, attività di consulenza informatica e le assicurazioni. L'elevato indice di vecchiaia giustifica la presenza delle case di riposo. Carente è la dotazione degli istituti di istruzione: si limita alle scuole materne ed elementari. Neppure le strutture culturali sono sufficienti a soddisfare il desiderio di approfondire personalmente la cultura: mancano biblioteche e musei. Il tentativo di imprimere un nuovo sviluppo al turismo è riscontrabile anche nella presenza di strutture ricettive per la ristorazione e il soggiorno. L'assenza di farmacie è colmata, in parte, dalla presenza di una clinica.

Per il settore primario, contribuiscono all'economia del luogo in prevalenza il pascolo e l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Una volta le principali produzioni erano castagne e patate. Anche l'allevamento aveva una diversa fisionomia: era prevalentemente rivolto ai pascoli alti. Il secondario è rappresentato nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, alimentare, edile e cantieristico. Per il terziario, a una rete commerciale sufficiente si aggiungono gli impieghi nella pubblica amministrazione e nelle scuole; mancano altri servizi caratterizzanti sistemi economici più avanzati, quali il servizio bancario, attività di consulenza informatica e le assicurazioni. L'elevato indice di vecchiaia giustifica la presenza delle case di riposo. Carente è la dotazione degli istituti di istruzione: si limita alle scuole materne ed elementari. Neppure le strutture culturali sono sufficienti a soddisfare il desiderio di approfondire personalmente la cultura: mancano biblioteche e musei. Il tentativo di imprimere un nuovo sviluppo al turismo è riscontrabile anche nella presenza di strutture ricettive per la ristorazione e il soggiorno. L'assenza di farmacie è colmata, in parte, dalla presenza di una clinica.

Relazioni

Poco frequentata per turismo (di tipo estivo e a conduzione familiare) e per lavoro, detiene rapporti non rilevanti con il circondario, fatta eccezione per il costante e quotidiano riferimento alle strutture non presenti sul posto, che dà origine al pendolarismo di adulti e giovanissimi (questi ultimi costretti a terminare altrove il corso obbligatorio degli studi). Per il lavoro anche la vicina Svizzera costituisce meta quotidiana. Non si registrano eventi speciali ricorrenti, né manifestazioni particolari. Unica festa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Tommaso, che si celebra il 3 luglio.

Poco frequentata per turismo (di tipo estivo e a conduzione familiare) e per lavoro, detiene rapporti non rilevanti con il circondario, fatta eccezione per il costante e quotidiano riferimento alle strutture non presenti sul posto, che dà origine al pendolarismo di adulti e giovanissimi (questi ultimi costretti a terminare altrove il corso obbligatorio degli studi). Per il lavoro anche la vicina Svizzera costituisce meta quotidiana. Non si registrano eventi speciali ricorrenti, né manifestazioni particolari. Unica festa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Tommaso, che si celebra il 3 luglio.

Località

Giuslino, Veglio

Giuslino, Veglio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cerano d'Intelvi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.