Descrizione

Cittadina di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria, caratterizzata da una forte presenza di mobilifici. I ceretani, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e varie località. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico del tutto uniforme, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura una pianta di cerro, fondata su una verde pianura e accompagnata, ai lati del tronco, dalle lettere C e C, rosse.

Cittadina di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria, caratterizzata da una forte presenza di mobilifici. I ceretani, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e varie località. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico del tutto uniforme, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura una pianta di cerro, fondata su una verde pianura e accompagnata, ai lati del tronco, dalle lettere C e C, rosse.

Storia

Abitata fin dall'età del rame (metà-fine III millennio a.C.), registrò in seguito diversi insediamenti fino ad arrivare alla conquista dei romani. Nel corso del Medioevo fu dotata di fortificazioni e, posta sotto l'autorità dei canonici della cattedrale di Verona, all'inizio del XII secolo venne concessa a Matilde di Canossa. Riscattatasi dal dominio feudale nella prima metà del Duecento, fu poco dopo saccheggiata dai mantovani, passando poi a Ezzelino III da Romano e agli Scaligeri. Nel 1405 fu annessa alla Repubblica veneta, sotto il cui dominio acquistarono grande prestigio, con i loro latifondi, varie nobili famiglie, tra cui quelle dei Verità, degli Ormaneto, dei Medici, dei Dionisi, dei Franco, dei Parma-Lavezzola, dei Brenzoni, dei Guastaverza, dei Cossali e dei Pompei. Alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, seguirono l'invasione napoleonica, la restaurazione austriaca e la partecipazione ai moti risorgimentali e alle vicende nazionali ed internazionali successive all'ingresso nel Regno d'Italia. Dal punto di vista monumentale degni di nota sono: la settecentesca parrocchiale, dedicata a Maria e a San Zeno; l'antica chiesa di San Zeno, in stile romanico; la chiesa dei Santi Vito e Modesto; gli oratori della Beata Vergine del Capitello, della Vergine del Rosario e di San Giuseppe e Sant'Antonio di Padova; l'ottocentesca villa Guastaverza a Remedello, con l'annesso oratorio di Sant'Anna; la villa Dionisi-Fenaroli della metà del XVIII secolo a Cà del Lago, con la cappella di Santa Eurosia, e la villa Bertelè, detta “Il Piattòn”, della fine del Seicento.

Abitata fin dall'età del rame (metà-fine III millennio a.C.), registrò in seguito diversi insediamenti fino ad arrivare alla conquista dei romani. Nel corso del Medioevo fu dotata di fortificazioni e, posta sotto l'autorità dei canonici della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=CATTEDRALEDIVERONA'>cattedrale di Verona</a>, all'inizio del XII secolo venne concessa a Matilde di Canossa. Riscattatasi dal dominio feudale nella prima metà del Duecento, fu poco dopo saccheggiata dai mantovani, passando poi a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=EZZELINOIIIDAROMANO'>Ezzelino III da Romano</a> e agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>. Nel 1405 fu annessa alla Repubblica veneta, sotto il cui dominio acquistarono grande prestigio, con i loro latifondi, varie nobili famiglie, tra cui quelle dei Verità, degli Ormaneto, dei Medici, dei Dionisi, dei Franco, dei Parma-Lavezzola, dei Brenzoni, dei Guastaverza, dei Cossali e dei Pompei. Alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, seguirono l'invasione napoleonica, la restaurazione austriaca e la partecipazione ai moti risorgimentali e alle vicende nazionali ed internazionali successive all'ingresso nel Regno d'Italia. Dal punto di vista monumentale degni di nota sono: la settecentesca parrocchiale, dedicata a Maria e a San Zeno; l'antica chiesa di San Zeno, in stile romanico; la chiesa dei Santi Vito e Modesto; gli oratori della Beata Vergine del Capitello, della Vergine del Rosario e di San Giuseppe e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANTANTONIODIPADOVA'>Sant'Antonio di Padova</a>; l'ottocentesca villa Guastaverza a Remedello, con l'annesso oratorio di Sant'Anna; la villa Dionisi-Fenaroli della metà del XVIII secolo a Cà del Lago, con la cappella di Santa Eurosia, e la villa Bertelè, detta “Il Piattòn”, della fine del Seicento.

Economia

È sede di Pro Loco. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta e viti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (compresa la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), automobilistico, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno, del vetro e della produzione e distribuzione di gas; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di articoli in carta e cartone ed apparecchi medicali, chirurgici e ortopedici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra cui sono presenti quello bancario, le assicurazioni e i fondi pensione. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo dell'antico artigianato del legno. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; tra le strutture sociali v'è una casa di riposo.

È sede di Pro Loco. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta e viti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare (compresa la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), automobilistico, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno, del vetro e della produzione e distribuzione di gas; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di articoli in carta e cartone ed apparecchi medicali, chirurgici e ortopedici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra cui sono presenti quello bancario, le assicurazioni e i fondi pensione. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo dell'antico artigianato del legno. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; tra le strutture sociali v'è una casa di riposo.

Relazioni

Polo turistico tra i più celebrati della zona, inserita negli itinerari dell'agriturismo veneto, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie in particolare alla presenza di più industrie, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti richiamano numerosi visitatori; l'esposizione “Motoria” di veicoli a 2 e 4 ruote, a maggio; l'estate teatrale da giugno a settembre; la sagra di luglio; la festa del cavallo e del mais, tra agosto e settembre in località Cherubine; la sagra di settembre “Cerèa bellissima”, con spettacolo pirotecnico, sfilata di moda, stand e palio tra quartieri, e la mostra del mobile d'arte e d'antiquariato ad ottobre. Il Patrono, San Zeno, si festeggia il 12 aprile.

Polo turistico tra i più celebrati della zona, inserita negli itinerari dell'agriturismo veneto, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie in particolare alla presenza di più industrie, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti richiamano numerosi visitatori; l'esposizione “Motoria” di veicoli a 2 e 4 ruote, a maggio; l'estate teatrale da giugno a settembre; la sagra di luglio; la festa del cavallo e del mais, tra agosto e settembre in località Cherubine; la sagra di settembre “Cerèa bellissima”, con spettacolo pirotecnico, sfilata di moda, stand e palio tra quartieri, e la mostra del mobile d'arte e d'antiquariato ad ottobre. Il Patrono, San Zeno, si festeggia il 12 aprile.

Località

Aselogna, Asparetto, Barbere, Bezzetto, Ca' del Lago, Ca' di Dio, Cabianca, Cadalogo, Corte Bosco, Faval, Favaletto, Isolella, Malcanton, Paganina, Palesella, Pozza Bassa, Ramedello, Santa Teresa, Villaggio Dionisi

Aselogna, Asparetto, Barbere, Bezzetto, Ca' del Lago, Ca' di Dio, Cabianca, Cadalogo, Corte Bosco, Faval, Favaletto, Isolella, Malcanton, Paganina, Palesella, Pozza Bassa, Ramedello, Santa Teresa, Villaggio Dionisi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cerea rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.