Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. La comunità dei cedegolesi presenta un indice di vecchiaia nella media e risiede quasi interamente nel capoluogo comunale, interessato da una forte espansione edilizia (attuata non per far fronte alle esigenze abitative di nuove famiglie, visto che sul piano demografico il comune non mostra evidenti segni di espansione). Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Centrale, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che si estende nel fondovalle e conserva ancora tracce di un florido passato, come si può dedurre dalla presenza di alcune dimore signorili, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Comune di montagna, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. La comunità dei cedegolesi presenta un indice di vecchiaia nella media e risiede quasi interamente nel capoluogo comunale, interessato da una forte espansione edilizia (attuata non per far fronte alle esigenze abitative di nuove famiglie, visto che sul piano demografico il comune non mostra evidenti segni di espansione). Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Centrale, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che si estende nel fondovalle e conserva ancora tracce di un florido passato, come si può dedurre dalla presenza di alcune dimore signorili, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Abitata fin da epoche preistoriche, come testimoniato dalla scoperta di varie incisioni sulle rocce, secondo alcuni studiosi deriva il nome dal latino CAEDO, che significa 'taglio', o CAEDUA, 'bosco ceduo', con chiaro riferimento ai boschi presenti nella zona; secondo un'altra interpretazione, invece, il toponimo andrebbe riportato al diminutivo CETHEGOLUS del nome di persona CETHEGUS, anch'esso di origine romana. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata sotto la giurisdizione dei vescovi bresciani, nella prima metà del Trecento fu assoggettata alla signoria dei Visconti di Milano. Quasi un secolo più tardi divenne uno dei numerosi possedimenti della Repubblica di Venezia, il cui dominio sul territorio durò fino al termine del XVIII secolo. Nell'ultimo scorcio del 1700 fu teatro di un'aspra battaglia fra le truppe della Serenissima e le soldatesche austriache; però, questo fu l'unico episodio negativo di tutta l'illuminata dominazione veneta. A partire dal '700 conobbe un lungo periodo di prosperità, grazie all'affermazione di fiorenti iniziative artigianali, legate alla produzione di oggetti in ferro, che veniva estratto dalle miniere e lavorato nelle numerose fucine della zona. Tra i monumenti si segnalano alcune settecentesche residenze signorili, come la casa Simoncini e il palazzo Panzerini, oltre alla chiesa parrocchiale, intitolata a San Girolamo, con un portale in stile barocco e affreschi che decorano la volta a botte.

Abitata fin da epoche preistoriche, come testimoniato dalla scoperta di varie incisioni sulle rocce, secondo alcuni studiosi deriva il nome dal latino CAEDO, che significa 'taglio', o CAEDUA, 'bosco ceduo', con chiaro riferimento ai boschi presenti nella zona; secondo un'altra interpretazione, invece, il toponimo andrebbe riportato al diminutivo CETHEGOLUS del nome di persona CETHEGUS, anch'esso di origine romana. Nel corso del Medioevo, dopo essere stata sotto la giurisdizione dei vescovi bresciani, nella prima metà del Trecento fu assoggettata alla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano. Quasi un secolo più tardi divenne uno dei numerosi possedimenti della Repubblica di Venezia, il cui dominio sul territorio durò fino al termine del XVIII secolo. Nell'ultimo scorcio del 1700 fu teatro di un'aspra battaglia fra le truppe della Serenissima e le soldatesche austriache; però, questo fu l'unico episodio negativo di tutta l'illuminata dominazione veneta. A partire dal '700 conobbe un lungo periodo di prosperità, grazie all'affermazione di fiorenti iniziative artigianali, legate alla produzione di oggetti in ferro, che veniva estratto dalle miniere e lavorato nelle numerose fucine della zona. Tra i monumenti si segnalano alcune settecentesche residenze signorili, come la casa Simoncini e il palazzo Panzerini, oltre alla chiesa parrocchiale, intitolata a San Girolamo, con un portale in stile barocco e affreschi che decorano la volta a botte.

Economia

Non ospita altri uffici oltre a quelli adibiti alle normali funzioni postali e municipali. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un forte calo degli addetti a questo settore: si coltivano ortaggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da alcune aziende che operano nei comparti alimentare, edile, dell'abbigliamento, della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici e soprattutto in quello della produzione e distribuzione di energia elettrica; vi sono, infatti, numerosi impianti idroelettrici che, insieme a quelli più recenti di San Fiorano, assicurano l'energia elettrica a buona parte della Val Camonica. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre tra quelle culturali si registra la presenza della biblioteca. Ci sono le scuole dell'obbligo ma sono assenti strutture per il tempo libero e lo sport. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Non ospita altri uffici oltre a quelli adibiti alle normali funzioni postali e municipali. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, pur registrandosi un forte calo degli addetti a questo settore: si coltivano ortaggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da alcune aziende che operano nei comparti alimentare, edile, dell'abbigliamento, della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici e soprattutto in quello della produzione e distribuzione di energia elettrica; vi sono, infatti, numerosi impianti idroelettrici che, insieme a quelli più recenti di San Fiorano, assicurano l'energia elettrica a buona parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a>. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre tra quelle culturali si registra la presenza della biblioteca. Ci sono le scuole dell'obbligo ma sono assenti strutture per il tempo libero e lo sport. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento turistico, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree più industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per anche l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcune tradizionali manifestazioni folcloristiche; tra queste va citata la festa della montagna, che si tiene ad agosto. La festa del Patrono, San Girolamo, si celebra il 30 settembre.

Oltre a non registrare un significativo movimento turistico, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree più industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per anche l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcune tradizionali manifestazioni folcloristiche; tra queste va citata la festa della montagna, che si tiene ad agosto. La festa del Patrono, San Girolamo, si celebra il 30 settembre.

Località

Centrale, Passo delle Basse

Centrale, Passo delle Basse

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cedegolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.