Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine molto antica, con un'economia essenzialmente agricola. I cecimesi presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, tanto è elevato, e si distribuiscono tra il capoluogo comunale, le località di Serra del Monte -contigua a quella omonima del comune di Brignano Frascata (AL)-, Busanca, Casa Cucchi, Casa Zanrè-Lucchelli e Costiola -nucleo contiguo a quello omonimo del comune di Godiasco-, e varie case sparse. Il territorio comunale, caratterizzato da una forte espansione edilizia, presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte meridionale. L'abitato, intorno al quale è visibile il tracciato dell'antica cinta muraria, conserva ancora inalterato il suo aspetto di borgo medievale, percorso da strade strette e tortuose, selciate con i ciottoli del torrente Staffora, gli stessi con i quali è stato costruito l'intero borgo con muri a vista senza intonaco.

Piccola comunità collinare, di origine molto antica, con un'economia essenzialmente agricola. I cecimesi presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, tanto è elevato, e si distribuiscono tra il capoluogo comunale, le località di Serra del Monte -contigua a quella omonima del comune di Brignano Frascata (AL)-, Busanca, Casa Cucchi, Casa Zanrè-Lucchelli e Costiola -nucleo contiguo a quello omonimo del comune di Godiasco-, e varie case sparse. Il territorio comunale, caratterizzato da una forte espansione edilizia, presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte meridionale. L'abitato, intorno al quale è visibile il tracciato dell'antica cinta muraria, conserva ancora inalterato il suo aspetto di borgo medievale, percorso da strade strette e tortuose, selciate con i ciottoli del torrente Staffora, gli stessi con i quali è stato costruito l'intero borgo con muri a vista senza intonaco.

Storia

Le sue origini sono antichissime: sembra ormai accertato, infatti, che qui sorgessero insediamenti già in epoca preistorica. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella di tanti altri territori, passati nel corso dei secoli sotto diversi feudatari. Dotata di fortificazioni durante il Medioevo, fu assegnata nel X secolo dai re d'Italia, Ugo e Lotario, ai vescovi di Pavia, che ne conservarono il possesso fino al Cinquecento, quando entrò nelle disponibilità dei Malaspina. Verso la metà del XVI secolo papa Paolo III la infeudò al conte di Santa Fiora, Sforza Sforza, al quale subentrarono gli Sforza Cesarini. Le vicende successive all'abolizione delle proprietà feudali ad opera di Napoleone, sul finire del XVIII secolo, registrano l'alternarsi delle dominazioni francesi ed austriache, con la conseguente partecipazione agli eventi nazionali ed internazionali, che hanno caratterizzato l'Ottocento e il Novecento. Dal punto di vista monumentale, oltre ai resti delle antiche fortificazioni, merita di essere citata la quattrocentesca chiesa parrocchiale di San Martino, in stile gotico, che, sebbene più volte ristrutturata, ha conservato della struttura originaria la splendida facciata e il campanile; al suo interno è possibile ammirare interessanti affreschi del XV secolo.

Le sue origini sono antichissime: sembra ormai accertato, infatti, che qui sorgessero insediamenti già in epoca preistorica. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella di tanti altri territori, passati nel corso dei secoli sotto diversi feudatari. Dotata di fortificazioni durante il Medioevo, fu assegnata nel X secolo dai re d'Italia, Ugo e Lotario, ai vescovi di Pavia, che ne conservarono il possesso fino al Cinquecento, quando entrò nelle disponibilità dei Malaspina. Verso la metà del XVI secolo papa Paolo III la infeudò al conte di Santa Fiora, Sforza Sforza, al quale subentrarono gli Sforza Cesarini. Le vicende successive all'abolizione delle proprietà feudali ad opera di Napoleone, sul finire del XVIII secolo, registrano l'alternarsi delle dominazioni francesi ed austriache, con la conseguente partecipazione agli eventi nazionali ed internazionali, che hanno caratterizzato l'Ottocento e il Novecento. Dal punto di vista monumentale, oltre ai resti delle antiche fortificazioni, merita di essere citata la quattrocentesca chiesa parrocchiale di San Martino, in stile gotico, che, sebbene più volte ristrutturata, ha conservato della struttura originaria la splendida facciata e il campanile; al suo interno è possibile ammirare interessanti affreschi del XV secolo.

Economia

Come tante altre piccole comunità, anche questa non vanta una rete di uffici e servizi articolata: infatti, se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. La principale, se non proprio esclusiva, fonte di reddito per la popolazione è rappresentata dall'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini. L'industria è quasi del tutto assente, fatta eccezione per qualche piccola impresa edile, mentre il terziario si compone di una modestissima rete distributiva (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei pochi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per una casa di riposo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, come pure strutture culturali, sanitarie, sportive e per il tempo libero e alquanto limitata è anche la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; chiaramente tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.

Come tante altre piccole comunità, anche questa non vanta una rete di uffici e servizi articolata: infatti, se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. La principale, se non proprio esclusiva, fonte di reddito per la popolazione è rappresentata dall'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini. L'industria è quasi del tutto assente, fatta eccezione per qualche piccola impresa edile, mentre il terziario si compone di una modestissima rete distributiva (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei pochi servizi forniti dalla pubblica amministrazione. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali di rilievo, fatta eccezione per una casa di riposo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, come pure strutture culturali, sanitarie, sportive e per il tempo libero e alquanto limitata è anche la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; chiaramente tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata alla mancanza di attrattive particolari, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria ed il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire l'assorbimento di un flusso significativo di manodopera. Gli stessi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, mancando, oltre a scuole e servizi, anche quei tradizionali appuntamenti del folclore che altrove sono soliti richiamare numerosi visitatori. La festa patronale, in onore del Santissimo Nome di Maria, si celebra il 12 settembre.

Alla scarsa affluenza turistica, legata alla mancanza di attrattive particolari, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria ed il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire l'assorbimento di un flusso significativo di manodopera. Gli stessi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, mancando, oltre a scuole e servizi, anche quei tradizionali appuntamenti del folclore che altrove sono soliti richiamare numerosi visitatori. La festa patronale, in onore del Santissimo Nome di Maria, si celebra il 12 settembre.

Località

Busanca, Casa Cucchi, Casa Zanrè-Lucchelli, Serra del Monte

Busanca, Casa Cucchi, Casa Zanrè-Lucchelli, Serra del Monte

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cecima rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.