Descrizione

Centro di montagna, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il turismo. I castiglionesi, con un indice di vecchiaia molto superiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Baragazza, Lagaro, Rasora, Roncobilaccio, San Giacomo, Sparvo, Monte Baducco e Spianamento. Il territorio, comprendente anche parte del bacino artificiale di San Damiano, presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, fa registrare segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Centro di montagna, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il turismo. I castiglionesi, con un indice di vecchiaia molto superiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Baragazza, Lagaro, Rasora, Roncobilaccio, San Giacomo, Sparvo, Monte Baducco e Spianamento. Il territorio, comprendente anche parte del bacino artificiale di San Damiano, presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, fa registrare segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dai reperti rinvenuti nella zona, deriva la prima parte del toponimo, attestato dal secolo XI, dal latino CASTELLUM, ossia ‘castello’; la specificazione “dei Pepoli” fu aggiunta con un regio decreto del 1863, in omaggio alla nobile famiglia bolognese che ebbe in feudo il territorio. Possedimento dei conti Alberti, intorno alla metà del XIV secolo passò ai Pepoli, cui fu confermata poco dopo dall’imperatore Carlo IV. Coinvolta nelle guerre tra bolognesi e fiorentini, rimase sotto il dominio pepolesco fino all’abolizione dei diritti feudali, sancita da Napoleone, sul finire del Settecento. Col congresso di Vienna fu assegnata allo Stato Pontificio, che vi istituì la sede del governatorato. La storia successiva all’annessione al Regno d’Italia non si discosta da quella del resto della provincia. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai ruderi delle fortificazioni medievali, figurano vari edifici di culto: la parrocchiale di San Lorenzo, costruita su un oratorio del XVI secolo; la seicentesca chiesa Vecchia, sorta sul luogo di un precedente edificio romanico; la chiesa di San Michele, della seconda metà del Settecento, e l’oratorio di San Sebastiano, a Baragazza; il santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio; la cinquecentesca chiesa di San Giacomo Maggiore delle Calvane; la parrocchiale di Lagaro, dedicata all’Assunta; l’oratorio dei Santi Giovanni e Paolo, a Rasora, e la chiesa di San Michele, a Sparvo. Interessanti sono anche: il palazzo comunale, della fine del XV secolo; la palazzina Pepoli, dell’inizio del Settecento, e la fontana delle Docce.

Abitata fin da epoca romana, come testimoniato dai reperti rinvenuti nella zona, deriva la prima parte del toponimo, attestato dal secolo XI, dal latino CASTELLUM, ossia ‘castello’; la specificazione “dei Pepoli” fu aggiunta con un regio decreto del 1863, in omaggio alla nobile famiglia bolognese che ebbe in feudo il territorio. Possedimento dei conti Alberti, intorno alla metà del XIV secolo passò ai Pepoli, cui fu confermata poco dopo dall’imperatore Carlo IV. Coinvolta nelle guerre tra bolognesi e fiorentini, rimase sotto il dominio pepolesco fino all’abolizione dei diritti feudali, sancita da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, sul finire del Settecento. Col <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a> fu assegnata allo Stato Pontificio, che vi istituì la sede del governatorato. La storia successiva all’annessione al Regno d’Italia non si discosta da quella del resto della provincia. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai ruderi delle fortificazioni medievali, figurano vari edifici di culto: la parrocchiale di San Lorenzo, costruita su un oratorio del XVI secolo; la seicentesca chiesa Vecchia, sorta sul luogo di un precedente edificio romanico; la chiesa di San Michele, della seconda metà del Settecento, e l’oratorio di San Sebastiano, a Baragazza; il santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio; la cinquecentesca chiesa di San Giacomo Maggiore delle Calvane; la parrocchiale di Lagaro, dedicata all’Assunta; l’oratorio dei Santi Giovanni e Paolo, a Rasora, e la chiesa di San Michele, a Sparvo. Interessanti sono anche: il palazzo comunale, della fine del XV secolo; la palazzina Pepoli, dell’inizio del Settecento, e la fontana delle Docce.

Economia

Ospita carabinieri e vigili del fuoco. L’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi e ortaggi, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico e lattiero-caseario. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo, quali asili nido, orfanotrofi o case di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale e un istituto tecnico commerciale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite da un poliambulatorio e da una clinica privata.

Ospita carabinieri e vigili del fuoco. L’agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi e ortaggi, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico e lattiero-caseario. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo, quali asili nido, orfanotrofi o case di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale e un istituto tecnico commerciale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite da un poliambulatorio e da una clinica privata.

Relazioni

Località di villeggiatura, è inserita negli itinerari dell’agriturismo bolognese, per la genuinità dei prodotti locali e le bellezze dell’ambiente naturale, arricchito da estesi boschi di abeti e castagni. Abbastanza frequentata anche per lavoro, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti tradizionali vanno ricordati: il mercatino dell’antiquariato, che si svolge a giugno; la fiera di Lagaro, a luglio; la fiera autunnale di Baragazza, quella di Santa Maria e la manifestazione “Montagna in fiera”, ad agosto; la tartufata, ad ottobre. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località di villeggiatura, è inserita negli itinerari dell’agriturismo bolognese, per la genuinità dei prodotti locali e le bellezze dell’ambiente naturale, arricchito da estesi boschi di abeti e castagni. Abbastanza frequentata anche per lavoro, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti tradizionali vanno ricordati: il mercatino dell’antiquariato, che si svolge a giugno; la fiera di Lagaro, a luglio; la fiera autunnale di Baragazza, quella di Santa Maria e la manifestazione “Montagna in fiera”, ad agosto; la tartufata, ad ottobre. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Badia Nuova, Bagucci, Baragazza, Ca' dei Bravi, Ca' di Fabbiani, Ca' di Landino, Ca' Lenzi, Ca' Motori, Case Berni, Case Confienti, Casoni, Cavaniccie, Centrale Idroeletrica delle Piane, Centrale Idroelettrica Santa Maria, Condotto, Corgnolo, Creda, La Villa, Lagaro, Lago di San Damiano, Lagora, Le Rose, Macallè, Monte Baducco, Monte Tavianella, Poggio, Prediera Sopra, Rasora, Rio Secco, Roncobilaccio, San Giacomo, Serra, Sparvo, Spianamento

Badia Nuova, Bagucci, Baragazza, Ca' dei Bravi, Ca' di Fabbiani, Ca' di Landino, Ca' Lenzi, Ca' Motori, Case Berni, Case Confienti, Casoni, Cavaniccie, Centrale Idroeletrica delle Piane, Centrale Idroelettrica Santa Maria, Condotto, Corgnolo, Creda, La Villa, Lagaro, Lago di San Damiano, Lagora, Le Rose, Macallè, Monte Baducco, Monte Tavianella, Poggio, Prediera Sopra, Rasora, Rio Secco, Roncobilaccio, San Giacomo, Serra, Sparvo, Spianamento

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castiglione dei Pepoli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.