Descrizione

Centro di pianura, di origini molto antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e incrementato i servizi. I casteggiani presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato e sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Fonderia, Mairano, Rivetta, Borghetto, Bottirolo, Crotesi e Torchio. Il territorio comunale presenta un profilo per lo più regolare, con qualche variazione altimetrica di rilievo nella parte meridionale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un'aquila coronata in campo d'oro e due chiavi incrociate con gli ingegni rivolti verso i fianchi dello scudo.

Centro di pianura, di origini molto antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e incrementato i servizi. I casteggiani presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato e sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Fonderia, Mairano, Rivetta, Borghetto, Bottirolo, Crotesi e Torchio. Il territorio comunale presenta un profilo per lo più regolare, con qualche variazione altimetrica di rilievo nella parte meridionale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un'aquila coronata in campo d'oro e due chiavi incrociate con gli ingegni rivolti verso i fianchi dello scudo.

Storia

Le sue origini sono antichissime, precedenti all'occupazione romana e risalenti, secondo Tito Livio, ai liguri iriati e, secondo Plinio, ai galli anamari. Denominata dai romani CLASTIDIUM, fu interessata da eventi storici notevoli fin dall'antichità: nel 222 a.C. fu teatro della vittoria romana sui galli insubri e poco dopo della battaglia tra il cartaginese Annibale e gli stessi romani, che, dapprima sconfitti, riuscirono a riconquistare questo territorio nel 197 a.C. Con la caduta dell'impero romano si aprì alle invasioni barbariche, subendo saccheggi e distruzioni. Inserita nell'agro piacentino e dotata di varie fortificazioni, fu assegnata, nella seconda metà del XII secolo, ai pavesi da Federico Barbarossa, che non mancò di incendiarla durante la guerra con i comuni milanesi, organizzati nella famosa lega lombarda. Infeudata ai Martinengo dal duca di Milano, Filippo Maria Visconti, verso la metà del XV secolo, passò in seguito ai Simonetta, agli Sforza, ai Bentivoglio e nuovamente agli Sforza, che ne rimasero in possesso fino al Settecento. La storia successiva registra altre due importanti battaglie: quella del 9 giugno 1800 tra gli austriaci e l'esercito napoleonico e quella del 20 maggio 1859 tra le truppe franco-austriache e i piemontesi. Tra i monumenti spiccano l'antica chiesa di San Pietro Martire, il settecentesco oratorio di San Sebastiano, la chiesa del Sacro Cuore e gli archi romani.

Le sue origini sono antichissime, precedenti all'occupazione romana e risalenti, secondo Tito Livio, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a> iriati e, secondo Plinio, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> anamari. Denominata dai romani CLASTIDIUM, fu interessata da eventi storici notevoli fin dall'antichità: nel 222 a.C. fu teatro della vittoria romana sui <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=INSUBRI'>insubri</a> e poco dopo della battaglia tra il cartaginese Annibale e gli stessi romani, che, dapprima sconfitti, riuscirono a riconquistare questo territorio nel 197 a.C. Con la caduta dell'impero romano si aprì alle invasioni barbariche, subendo saccheggi e distruzioni. Inserita nell'agro piacentino e dotata di varie fortificazioni, fu assegnata, nella seconda metà del XII secolo, ai pavesi da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, che non mancò di incendiarla durante la guerra con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=COMUNI'>comuni</a> milanesi, organizzati nella famosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEGALOMBARDA'>lega lombarda</a>. Infeudata ai Martinengo dal duca di Milano, Filippo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, verso la metà del XV secolo, passò in seguito ai Simonetta, agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, ai Bentivoglio e nuovamente agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, che ne rimasero in possesso fino al Settecento. La storia successiva registra altre due importanti battaglie: quella del 9 giugno 1800 tra gli austriaci e l'esercito napoleonico e quella del 20 maggio 1859 tra le truppe franco-austriache e i piemontesi. Tra i monumenti spiccano l'antica chiesa di San Pietro Martire, il settecentesco oratorio di San Sebastiano, la chiesa del Sacro Cuore e gli archi romani.

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede del distretto socio-sanitario. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, vite, foraggi e frutteti; è praticato anche l'allevamento avicolo. Nell'industria si registra lo sviluppo del comparto metalmeccanico, affiancato da quello alimentare; non mancano però fabbriche di elettronica e di materiali da costruzione, numerose imprese edili, varie aziende agricole e qualche falegnameria. Il terziario si compone di una vasta rete commerciale (nell'ambito della quale va segnalata la cantina sociale per la commercializzazione dei vini tipici) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli sanitari, a quelli di consulenza informatica e a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo archeologico. Le strutture ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per ulteriori prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede del distretto socio-sanitario. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, vite, foraggi e frutteti; è praticato anche l'allevamento avicolo. Nell'industria si registra lo sviluppo del comparto metalmeccanico, affiancato da quello alimentare; non mancano però fabbriche di elettronica e di materiali da costruzione, numerose imprese edili, varie aziende agricole e qualche falegnameria. Il terziario si compone di una vasta rete commerciale (nell'ambito della quale va segnalata la cantina sociale per la commercializzazione dei vini tipici) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto a quelli sanitari, a quelli di consulenza informatica e a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, praticato attraverso più sportelli bancari. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo archeologico. Le strutture ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per ulteriori prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un movimento turistico particolarmente significativo, per la mancanza di attrattive di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie allo sviluppo del commercio, che la pone anche al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini. Attirano numerosi visitatori anche alcuni appuntamenti tradizionali, tra i quali vanno citati: il gran carnevale; l'Expo città di Casteggio, ad aprile; la fiera dell'antiquariato, che si tiene una volta al mese da gennaio a maggio; la mostra-mercato di modellismo, a giugno; la rassegna di vini e spumanti pregiati dell'Oltrepò pavese, ad agosto; la fiera autunnale di macchine agricole e quella del tartufo, del miele e delle produzioni agricole dell'Oltrepò pavese, ad ottobre. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra la terza domenica di settembre.

Sebbene non registri un movimento turistico particolarmente significativo, per la mancanza di attrattive di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie allo sviluppo del commercio, che la pone anche al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini. Attirano numerosi visitatori anche alcuni appuntamenti tradizionali, tra i quali vanno citati: il gran carnevale; l'Expo città di Casteggio, ad aprile; la fiera dell'antiquariato, che si tiene una volta al mese da gennaio a maggio; la mostra-mercato di modellismo, a giugno; la rassegna di vini e spumanti pregiati dell'Oltrepò pavese, ad agosto; la fiera autunnale di macchine agricole e quella del tartufo, del miele e delle produzioni agricole dell'Oltrepò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PAVESE'>pavese</a>, ad ottobre. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra la terza domenica di settembre.

Località

Alteni, Borghetto, Bottirolo, Canova, Crotesi, Fonderia, Mairano, Ravadazzo, Rivetta, San Biagio, Serra, Torchio, Tronco Nero

Alteni, Borghetto, Bottirolo, Canova, Crotesi, Fonderia, Mairano, Ravadazzo, Rivetta, San Biagio, Serra, Torchio, Tronco Nero

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casteggio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.