Descrizione

Piccola comunità collinare, di origini molto antiche, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole. I castellinesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Piantorre; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e vari nuclei urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 696 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non mostra segni di espansione edilizia, conservando un’impronta rurale; situato in posizione elevata, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Piccola comunità collinare, di origini molto antiche, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole. I castellinesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Piantorre; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e vari nuclei urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 696 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non mostra segni di espansione edilizia, conservando un’impronta rurale; situato in posizione elevata, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Il toponimo, che è il diminutivo di “castello”, in un documento della metà del XII secolo compare come “Castellinus”; in seguito continua a essere attestato in questa forma, senza varianti degne di nota. La specificazione, che serve a distinguere la località da Castellino del Biferno, nella molisana provincia di Campobasso, si riferisce chiaramente al vicino fiume, il cui nome, nel Medioevo, oscilla tra “Tanarus”, “Tannarus”, “Tanerus”, “Tanagrus”, “Thaner” e “Tanager”. Come accade per i nomi di altri corsi d’acqua dell’Italia settentrionale, è probabile che qui sia riflessa una voce prelatina, che qualche studioso ricostruisce come “tnaros”, dalla radice indeuropea “ten”, ‘risuonare, tuonare’. Le origini del borgo, quale colonia romana, pare siano molto antiche. Esso fu da sempre sotto la giurisdizione politico-amministrativa del marchesato di Ceva. Tra gli elementi di maggior pregio storico-architettonico va segnalata la chiesa parrocchiale della Maria Vergine Assunta, con una pregevole immagine della santa e con affreschi del XVI secolo. Degne di nota sono anche: la cappella di San Martino, decorata con affreschi cinquecenteschi; la cappella di San Cristoforo e la cappella di San Rocco, all’interno della quale sono presenti affreschi del XVI secolo in stile gotico.

Il toponimo, che è il diminutivo di “castello”, in un documento della metà del XII secolo compare come “Castellinus”; in seguito continua a essere attestato in questa forma, senza varianti degne di nota. La specificazione, che serve a distinguere la località da Castellino del Biferno, nella molisana provincia di Campobasso, si riferisce chiaramente al vicino fiume, il cui nome, nel Medioevo, oscilla tra “Tanarus”, “Tannarus”, “Tanerus”, “Tanagrus”, “Thaner” e “Tanager”. Come accade per i nomi di altri corsi d’acqua dell’Italia settentrionale, è probabile che qui sia riflessa una voce prelatina, che qualche studioso ricostruisce come “tnaros”, dalla radice indeuropea “ten”, ‘risuonare, tuonare’. Le origini del borgo, quale colonia romana, pare siano molto antiche. Esso fu da sempre sotto la giurisdizione politico-amministrativa del marchesato di Ceva. Tra gli elementi di maggior pregio storico-architettonico va segnalata la chiesa parrocchiale della Maria Vergine Assunta, con una pregevole immagine della santa e con affreschi del XVI secolo. Degne di nota sono anche: la cappella di San Martino, decorata con affreschi cinquecenteschi; la cappella di San Cristoforo e la cappella di San Rocco, all’interno della quale sono presenti affreschi del XVI secolo in stile gotico.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, foraggi, uva e ortofrutticoli; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano bovini, suini, ovini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e della lavorazione del legno. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole locali assicurano solo l’istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l’assenza di una farmacia costringe i castellinesi a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va però segnalata la presenza della Pro Loco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, foraggi, uva e ortofrutticoli; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano bovini, suini, ovini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e della lavorazione del legno. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole locali assicurano solo l’istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l’assenza di una farmacia costringe i castellinesi a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi: la popolazione vi si rivolge, oltre che per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni periodiche merita di essere citata la sagra della “lela”, che si svolge il 6 giugno: si tratta di una rassegna degli antichi sapori, in onore del tipico pane non lievitato, cotto nel forno della stufa a legna. La Patrona, la Madonna della Neve, si festeggia il 5 agosto.

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo e la genuinità dei suoi prodotti costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi: la popolazione vi si rivolge, oltre che per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni periodiche merita di essere citata la sagra della “lela”, che si svolge il 6 giugno: si tratta di una rassegna degli antichi sapori, in onore del tipico pane non lievitato, cotto nel forno della stufa a legna. La Patrona, la Madonna della Neve, si festeggia il 5 agosto.

Località

Castello, Francolini, Monte, Piantorre, Serra, Valsorda

Castello, Francolini, Monte, Piantorre, Serra, Valsorda

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castellino Tanaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.