Descrizione

Piccola comunità collinare, di probabili origini medievali, con un’economia basata sull’agricoltura, affiancata da modeste iniziative industriali. I castellettesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse, nella località Scaletta Uzzone e nel nucleo urbano minore di San Michele. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 821 metri di quota. L’abitato, immerso nel verde, su una delle antiche “vie del sale” (percorse in passato da carovane di commercianti e pellegrini), mostra segni di espansione edilizia; costituito da due nuclei distinti, Soprano e Sottano, situati rispettivamente sul versante destro e su quello sinistro del torrente che l’attraversa, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Piccola comunità collinare, di probabili origini medievali, con un’economia basata sull’agricoltura, affiancata da modeste iniziative industriali. I castellettesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse, nella località Scaletta Uzzone e nel nucleo urbano minore di San Michele. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 821 metri di quota. L’abitato, immerso nel verde, su una delle antiche “vie del sale” (percorse in passato da carovane di commercianti e pellegrini), mostra segni di espansione edilizia; costituito da due nuclei distinti, Soprano e Sottano, situati rispettivamente sul versante destro e su quello sinistro del torrente che l’attraversa, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Citata col nome “Castro Ussonem” e “Castro Ucono” in documenti della seconda metà del XII secolo, in seguito è attestata come “Castro Uzono” e “Castro Ucone”. La prima parte del toponimo è il diminutivo di “castello”, dal latino CASTELLUM, a sua volta diminutivo di CASTRUM, per cui ha il significato di ‘piccolo luogo fortificato’. La specificazione, che qualche studioso ritiene sia una forma abbreviata di “Uguzzone”, riflette piuttosto il personale germanico “Uzone”. Le attestazioni medievali inducono inoltre a pensare che sia stato il luogo ad aver dato il nome al corso d’acqua che l’attraversa e non viceversa. Fece parte del marchesato di Cortemilia; passò, dopo la conquista di Asti da parte di Gian Galeazzo Visconti, a Manfredo IV di Saluzzo; pervenne a Carlo II di Savoia nel 1532, dopo essere stata sotto il dominio degli Scarampi. Il centro storico possiede un discreto patrimonio storico-architettonico, nonostante la modesta dimensione: un palazzotto di origine medievale; la chiesa parrocchiale e la cappella dei Disciplinanti, contenente antichi affreschi.

Citata col nome “Castro Ussonem” e “Castro Ucono” in documenti della seconda metà del XII secolo, in seguito è attestata come “Castro Uzono” e “Castro Ucone”. La prima parte del toponimo è il diminutivo di “castello”, dal latino CASTELLUM, a sua volta diminutivo di CASTRUM, per cui ha il significato di ‘piccolo luogo fortificato’. La specificazione, che qualche studioso ritiene sia una forma abbreviata di “Uguzzone”, riflette piuttosto il personale germanico “Uzone”. Le attestazioni medievali inducono inoltre a pensare che sia stato il luogo ad aver dato il nome al corso d’acqua che l’attraversa e non viceversa. Fece parte del marchesato di Cortemilia; passò, dopo la conquista di Asti da parte di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a>, a Manfredo IV di Saluzzo; pervenne a Carlo II di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> nel 1532, dopo essere stata sotto il dominio degli Scarampi. Il centro storico possiede un discreto patrimonio storico-architettonico, nonostante la modesta dimensione: un palazzotto di origine medievale; la chiesa parrocchiale e la cappella dei Disciplinanti, contenente antichi affreschi.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un settore primario basato sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e nocciole; alla coltivazione dei campi si affianca l’allevamento di manzi da lavoro, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria, che si affaccia timidamente in questa realtà contadina, è costituita da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metallurgico, delle confezioni, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, della lavorazione del legno, della gomma e della plastica. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si annoverano strutture sociali degne di nota. Le scuole locali assicurano soltanto l’istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un settore primario basato sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e nocciole; alla coltivazione dei campi si affianca l’allevamento di manzi da lavoro, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria, che si affaccia timidamente in questa realtà contadina, è costituita da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metallurgico, delle confezioni, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura, della lavorazione del legno, della gomma e della plastica. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si annoverano strutture sociali degne di nota. Le scuole locali assicurano soltanto l’istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevole la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale costituiscono un efficace motivo di richiamo. Tra le manifestazioni meritano di essere citate la sagra delle bugie, a giugno e la “Tradizionale camminata per i sentieri di Langa”, la prima domenica di settembre. Il Patrono, San Luigi, si festeggia il 25 agosto.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevole la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale costituiscono un efficace motivo di richiamo. Tra le manifestazioni meritano di essere citate la sagra delle bugie, a giugno e la “Tradizionale camminata per i sentieri di Langa”, la prima domenica di settembre. Il Patrono, San Luigi, si festeggia il 25 agosto.

Località

Pian del Torto, Poggiolo, San Michele, Sant'Ilario, Scaletta Uzzone, Vignazza

Pian del Torto, Poggiolo, San Michele, Sant'Ilario, Scaletta Uzzone, Vignazza

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelletto Uzzone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.