Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole (soprattutto vitivinicola). I castellettesi, con un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in case sparse, con il maggior numero di residenti; il resto della popolazione si distribuisce negli aggregati urbani minori Bricco e Moglie. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 220 a un massimo di 544 metri sul livello del mare. L'abitato sorge su una dorsale collinare.

Piccola comunità collinare, di origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole (soprattutto vitivinicola). I castellettesi, con un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in case sparse, con il maggior numero di residenti; il resto della popolazione si distribuisce negli aggregati urbani minori Bricco e Moglie. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 220 a un massimo di 544 metri sul livello del mare. L'abitato sorge su una dorsale collinare.

Storia

La sua denominazione è di recente formazione ed è formata dal determinato “Castelletto”, diminutivo di “Castello”, e dal determinante “Erro”, nome del vicino torrente. Le sue origini risalgono quasi certamente al periodo medievale. Fu proprio in quell'epoca che venne dotata di mura di cinta, erette a protezione dai nemici. Continue guerre venivano infatti combattute tra le varie signorie del luogo e tra gli eserciti genovesi e quelli dei comuni della pianura. Dapprima fu feudo dei marchesi del Monferrato, in seguito dei Guasco di Alessandria e poi degli Asinari della vicina Cartosio. Fu anche scenario delle battaglie delle armate francesi e spagnole. Del suo passato bellico rimangono non molte tracce: una torre quadrata situata al centro del borgo, risalente al periodo anteriore al Mille, che costituisce l'unica testimonianza di un antico castello; la parrocchiale di Nostra Signora Annunziata, appartenente al XVI secolo; le rovine quattrocentesche dell'antico castello della Tinazza, costruito nel 1300; la cappella di Sant'Onorato.

La sua denominazione è di recente formazione ed è formata dal determinato “Castelletto”, diminutivo di “Castello”, e dal determinante “Erro”, nome del vicino torrente. Le sue origini risalgono quasi certamente al periodo medievale. Fu proprio in quell'epoca che venne dotata di mura di cinta, erette a protezione dai nemici. Continue guerre venivano infatti combattute tra le varie signorie del luogo e tra gli eserciti genovesi e quelli dei comuni della pianura. Dapprima fu feudo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a>, in seguito dei Guasco di Alessandria e poi degli Asinari della vicina Cartosio. Fu anche scenario delle battaglie delle armate francesi e spagnole. Del suo passato bellico rimangono non molte tracce: una torre quadrata situata al centro del borgo, risalente al periodo anteriore al Mille, che costituisce l'unica testimonianza di un antico castello; la parrocchiale di Nostra Signora Annunziata, appartenente al XVI secolo; le rovine quattrocentesche dell'antico castello della Tinazza, costruito nel 1300; la cappella di Sant'Onorato.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, è caratterizzata dalla coltivazione di cereali, frutta, ortaggi, foraggi, frumento e uva (dalla cui lavorazione nasce il pregiato Barbera del Monferrato), nonché dall'allevamento di avicoli, bovini, caprini e suini. Il settore economico secondario è del tutto inesistente eccezion fatta per delle piccole imprese che operano nel comparto alimentare (soprattutto lattiero-caseario con la produzione del famoso formaggio piemontese "robiola") ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, è caratterizzata dalla coltivazione di cereali, frutta, ortaggi, foraggi, frumento e uva (dalla cui lavorazione nasce il pregiato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>), nonché dall'allevamento di avicoli, bovini, caprini e suini. Il settore economico secondario è del tutto inesistente eccezion fatta per delle piccole imprese che operano nel comparto alimentare (soprattutto lattiero-caseario con la produzione del famoso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FORMAGGIOPIEMONTESEROBIOLA'>formaggio piemontese "robiola"</a>) ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Il bel paesaggio che circonda l'abitato e la sua appartenenza alla Comunità montana costituiscono una ragione sufficiente per attirare un discreto afflusso turistico sul posto, soprattutto di tipo escursionistico. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le diverse manifestazioni che si svolgono meritano di essere citate: la sagra delle fragole e dei fiori, la terza domenica di maggio, e la sagra delle pesche, la terza domenica di luglio. La festa patronale, in onore di Sant'Anna, si celebra il 26 luglio.

Il bel paesaggio che circonda l'abitato e la sua appartenenza alla Comunità montana costituiscono una ragione sufficiente per attirare un discreto afflusso turistico sul posto, soprattutto di tipo escursionistico. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le diverse manifestazioni che si svolgono meritano di essere citate: la sagra delle fragole e dei fiori, la terza domenica di maggio, e la sagra delle pesche, la terza domenica di luglio. La festa patronale, in onore di Sant'Anna, si celebra il 26 luglio.

Località

Bricco, Moglie

Bricco, Moglie

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelletto d'Erro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.