Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato dalla forte presenza di fabbriche di piastrelle e lastre in ceramica per pavimenti, e incrementato i servizi. I castellaranesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Roteglia e Cadiroggio oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno dai 122 ai 465 metri sul livello del mare, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L’abitato, che con i resti del castello medievale ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte crescita edilizia e ha con un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di uno scaglione rosso accompagnato da tre stelle, anch’esse rosse, poste due in capo e una in punta. Lo sfondo è argenteo.

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato dalla forte presenza di fabbriche di piastrelle e lastre in ceramica per pavimenti, e incrementato i servizi. I castellaranesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Roteglia e Cadiroggio oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno dai 122 ai 465 metri sul livello del mare, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L’abitato, che con i resti del castello medievale ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, è interessato da una forte crescita edilizia e ha con un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di uno scaglione rosso accompagnato da tre stelle, anch’esse rosse, poste due in capo e una in punta. Lo sfondo è argenteo.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoche antichissime, come testimoniato dal rinvenimento della stazione preistorica del Pescale; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, sotto i quali fu al centro di intensi scambi economici. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Castrum Dariano, Oleriano, Alarianum, Alarianum e Olerianum, è composto dal termine castello e dall’aggettivo in -anus del nome latino di persona ARIUS; non manca però chi si richiama alla presunta fondazione del borgo nel IV secolo a opera di una colonia di ariani o, per quanto riguarda il nome Castrum Olerianum, agli oliveti un tempo molto estesi in questa parte della collina emiliana. Coinvolta nell’alto Medioevo negli scontri tra bizantini e longobardi e più tardi in quelli tra parmensi e reggiani, fu possedimento dei Canossa, che vi costruirono il castello. Sul finire del XII secolo giurò fedeltà al comune di Reggio, venendo poi governata dai signori da Roteglia fino alla prima metà del 1400. Infeudata dagli Estensi agli Strozzi, alla fine del XV secolo fu incamerata nelle proprietà ducali e concessa nella seconda metà del 1700 ai Valotti, che la tennero fino all’avvento di Napoleone. Dopo l’unità d’Italia seguì quella del resto della regione, con grande partecipazione alla guerra di liberazione: nel 1944 fu oggetto di un rastrellamento di civili, deportati dai nazifascisti nei campi di concentramento tedeschi. Tra i monumenti, oltre ai resti del castello medievale, figurano la parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 su un’antica basilica; la chiesa parrocchiale della località di San Valentino e il torrione del castello di Montebabbio.

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoche antichissime, come testimoniato dal rinvenimento della stazione preistorica del Pescale; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, sotto i quali fu al centro di intensi scambi economici. Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme di Castrum Dariano, Oleriano, Alarianum, Alarianum e Olerianum, è composto dal termine castello e dall’aggettivo in -anus del nome latino di persona ARIUS; non manca però chi si richiama alla presunta fondazione del borgo nel IV secolo a opera di una colonia di ariani o, per quanto riguarda il nome Castrum Olerianum, agli oliveti un tempo molto estesi in questa parte della collina emiliana. Coinvolta nell’alto Medioevo negli scontri tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e più tardi in quelli tra parmensi e reggiani, fu possedimento dei Canossa, che vi costruirono il castello. Sul finire del XII secolo giurò fedeltà al comune di Reggio, venendo poi governata dai signori da Roteglia fino alla prima metà del 1400. Infeudata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTENSI'>Estensi</a> agli Strozzi, alla fine del XV secolo fu incamerata nelle proprietà ducali e concessa nella seconda metà del 1700 ai Valotti, che la tennero fino all’avvento di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>. Dopo l’unità d’Italia seguì quella del resto della regione, con grande partecipazione alla guerra di liberazione: nel 1944 fu oggetto di un rastrellamento di civili, deportati dai nazifascisti nei campi di concentramento tedeschi. Tra i monumenti, oltre ai resti del castello medievale, figurano la parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 su un’antica basilica; la chiesa parrocchiale della località di San Valentino e il torrione del castello di Montebabbio.

Economia

Nell’economia locale l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta e viti, e l’allevamento di bovini, suini ed equini hanno perso terreno rispetto all’industria, vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano: molto sviluppata è l’industria dei materiali da costruzione (tra cui il vetro); a questa si affiancano numerose aziende che operano nei comparti cartario, chimico, edile, metalmeccanico, tessile, del legno, dei mobili, dell’estrazione di pietra, ghiaia, sabbia e argilla e della fabbricazione di apparecchi elettrici e articoli in plastica e in gomma. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, attività radiotelevisive e di consulenza informatica. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto s’impartisce l’istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e in minor misura anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Nell’economia locale l’agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta e viti, e l’allevamento di bovini, suini ed equini hanno perso terreno rispetto all’industria, vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano: molto sviluppata è l’industria dei materiali da costruzione (tra cui il vetro); a questa si affiancano numerose aziende che operano nei comparti cartario, chimico, edile, metalmeccanico, tessile, del legno, dei mobili, dell’estrazione di pietra, ghiaia, sabbia e argilla e della fabbricazione di apparecchi elettrici e articoli in plastica e in gomma. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, attività radiotelevisive e di consulenza informatica. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido; nelle scuole del posto s’impartisce l’istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e in minor misura anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare la stazione preistorica del Pescale, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto agli insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi, benché non si registrino particolari manifestazioni tradizionali o folcloristiche che potrebbero richiamare numerosi visitatori. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare la stazione preistorica del Pescale, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto agli insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi, benché non si registrino particolari manifestazioni tradizionali o folcloristiche che potrebbero richiamare numerosi visitatori. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Ca' De Grimaldi, Ca' De Ravazzini, Ca' de' Fii, Cadiroggio, Castello, Farneto di Sotto, La Croce, Le Ville, Montebabbio, Pradivia, Roteglia, Scuole, Telarolo, Tressano

Ca' De Grimaldi, Ca' De Ravazzini, Ca' de' Fii, Cadiroggio, Castello, Farneto di Sotto, La Croce, Le Ville, Montebabbio, Pradivia, Roteglia, Scuole, Telarolo, Tressano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castellarano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.