Descrizione

Cittadina rivierasca, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I castellanetani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia. Il territorio, attraversato da più corsi d’acqua e classificato collinare, presenta un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con le splendide spiagge, la pineta costiera, le antiche masserie e i tanti fenomeni di erosione carsica. L’abitato, circondato per due terzi da una gravina che è tra le più estese della Puglia e con un centro storico d’impronta medievale e barocca, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l’immagine di un castello rosso, merlato alla ghibellina e munito di tre torri, fondato su una pianura “terrazzata” di verde.

Cittadina rivierasca, di origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I castellanetani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia. Il territorio, attraversato da più corsi d’acqua e classificato collinare, presenta un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con le splendide spiagge, la pineta costiera, le antiche masserie e i tanti fenomeni di erosione carsica. L’abitato, circondato per due terzi da una gravina che è tra le più estese della Puglia e con un centro storico d’impronta medievale e barocca, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l’immagine di un castello rosso, merlato alla ghibellina e munito di tre torri, fondato su una pianura “terrazzata” di verde.

Storia

Sorta probabilmente nel X secolo ad opera dei profughi provenienti dalle località distrutte dai saraceni e citata in documenti medievali come CASTANETUM, CASTANEA e CASTELLANETUM, per alcuni deriva il nome dal termine “castellano”, con l’aggiunta del suffisso -etum, -eta, e per altri dalla famiglia dei Castellano, che avrebbe avuto proprietà nella zona, o dall’unione dei vocaboli latini CASTANETA e CASTELLUM. Il territorio fu tuttavia abitato fin da epoche più antiche, come testimoniato dalle tracce di insediamenti preistorici e dai villaggi rupestri presenti in alcune delle sue tante gravine, tra cui quelli di Santa Maria del Pesco, Santa Maria di Costantinopoli (con una cripta-basilica del IX-X secolo), Santo Stefano e San Michele Arcangelo. Nel 1081 fu conquistata da Roberto I il Guiscardo, divenendo da allora sede vescovile e più tardi ducato dei Caracciolo e seguendo le vicende storiche del resto della regione. Tra i monumenti spiccano la cattedrale, riedificata nel XVIII secolo su un precedente edificio di culto del Trecento e contenente pregevoli affreschi, il palazzo vescovile degli inizi del Seicento, le chiese di San Domenico, San Francesco, Santa Caterina da Bologna e dell’Assunta e la torre del Lato, costruita nel 1500 vicino all’omonimo fiume.

Sorta probabilmente nel X secolo ad opera dei profughi provenienti dalle località distrutte dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a> e citata in documenti medievali come CASTANETUM, CASTANEA e CASTELLANETUM, per alcuni deriva il nome dal termine “castellano”, con l’aggiunta del suffisso -etum, -eta, e per altri dalla famiglia dei Castellano, che avrebbe avuto proprietà nella zona, o dall’unione dei vocaboli latini CASTANETA e CASTELLUM. Il territorio fu tuttavia abitato fin da epoche più antiche, come testimoniato dalle tracce di insediamenti preistorici e dai villaggi rupestri presenti in alcune delle sue tante gravine, tra cui quelli di Santa Maria del Pesco, Santa Maria di Costantinopoli (con una cripta-basilica del IX-X secolo), Santo Stefano e San Michele Arcangelo. Nel 1081 fu conquistata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ROBERTOIILGUISCARDO'>Roberto I il Guiscardo</a>, divenendo da allora sede vescovile e più tardi ducato dei Caracciolo e seguendo le vicende storiche del resto della regione. Tra i monumenti spiccano la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CATTEDRALE'>cattedrale</a>, riedificata nel XVIII secolo su un precedente edificio di culto del Trecento e contenente pregevoli affreschi, il palazzo vescovile degli inizi del Seicento, le chiese di San Domenico, San Francesco, Santa Caterina da Bologna e dell’Assunta e la torre del Lato, costruita nel 1500 vicino all’omonimo fiume.

Economia

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 49. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da varie aziende che operano nei comparti alimentare (compreso il lattiero-caseario), edile, metalmeccanico, del legno, dell’abbigliamento, della stampa e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali è presente quello bancario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono diversi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e un ente di formazione, mentre quelle culturali sono rappresentate da alcune biblioteche, tra cui una della regione Puglia, e dal museo dedicato a Rodolfo Valentino; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive, comprendenti pure un’azienda agrituristica, un villaggio turistico e più stabilimenti balneari, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie annoverano anche un ospedale. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, tra cui è presente un golf club.

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 49. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da varie aziende che operano nei comparti alimentare (compreso il lattiero-caseario), edile, metalmeccanico, del legno, dell’abbigliamento, della stampa e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali è presente quello bancario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono diversi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e un ente di formazione, mentre quelle culturali sono rappresentate da alcune biblioteche, tra cui una della regione Puglia, e dal museo dedicato a Rodolfo Valentino; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive, comprendenti pure un’azienda agrituristica, un villaggio turistico e più stabilimenti balneari, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie annoverano anche un ospedale. A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, tra cui è presente un golf club.

Relazioni

Polo turistico di grande rilievo, grazie alla sua suggestiva cornice paesaggistica e al suo ricco patrimonio storico-artistico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, i suoi servizi e la presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati il Valentino festival, che si svolge a maggio, la festa di Sant’Antonio del 13 giugno, la fiera di Castellaneta della fine di luglio e la festa della terza domenica di agosto a Castellaneta Marina, con la processione della Stella Maris lungo il litorale. La festa del Patrono, San Nicola, si celebra la seconda domenica di maggio. Ha dato i natali al celebre amatore Rodolfo Guglielmi, noto come Rodolfo Valentino.

Polo turistico di grande rilievo, grazie alla sua suggestiva cornice paesaggistica e al suo ricco patrimonio storico-artistico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, i suoi servizi e la presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati il Valentino festival, che si svolge a maggio, la festa di Sant’Antonio del 13 giugno, la fiera di Castellaneta della fine di luglio e la festa della terza domenica di agosto a Castellaneta Marina, con la processione della Stella Maris lungo il litorale. La festa del Patrono, San Nicola, si celebra la seconda domenica di maggio. Ha dato i natali al celebre amatore Rodolfo Guglielmi, noto come <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=RODOLFOVALENTINO'>Rodolfo Valentino</a>.

Località

Case Perrone, Castellaneta Marina, Enaoli, Masseria Carabella, Masseria Gaudella, Masseria Giacoia, Masseria San Mama, Riva dei Tessali, Sterpine

Case Perrone, Castellaneta Marina, Enaoli, Masseria Carabella, Masseria Gaudella, Masseria Giacoia, Masseria San Mama, Riva dei Tessali, Sterpine

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castellaneta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.