Descrizione

Centro di collina (con sede municipale nella località costiera di Santa Maria) risalente al Medioevo, che vive prevalentemente del turismo e delle attività marinare, abbinate a una rete commerciale ben strutturata. Sospeso nella dimensione arcaica di borgo rurale, l'abitato di Castellabate non partecipa pienamente del processo di espansione edilizia che interessa invece le località balneari di Santa Maria (sede comunale), San Marco, Ogliastro Marina e la citata Santa Maria: qui risiede la maggior parte della comunità dei castellani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, una fetta della quale ha fissato la propria dimora in alcuni aggregati urbani elementari (Caprarizzo, Cavafosse, Licosa, Cerrine, Ogliastro, Piano della Corte, Pietà, Salvatore e San Pietro) e in case sparse. Il territorio comunale fa registrare contenute oscillazioni altimetriche; i solchi dei seminativi, i frutteti sparsi, le viti nel pieno del loro rigoglio, gli olivi e più in alto il verde cupo delle fustaie di resinose e latifoglie compongono nella bella stagione un solare scenario mediterraneo.  

Centro di collina (con sede municipale nella località costiera di Santa Maria) risalente al Medioevo, che vive prevalentemente del turismo e delle attività marinare, abbinate a una rete commerciale ben strutturata. Sospeso nella dimensione arcaica di borgo rurale, l'abitato di Castellabate non partecipa pienamente del processo di espansione edilizia che interessa invece le località balneari di Santa Maria (sede comunale), San Marco, Ogliastro Marina e la citata Santa Maria: qui risiede la maggior parte della comunità dei castellani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, una fetta della quale ha fissato la propria dimora in alcuni aggregati urbani elementari (Caprarizzo, Cavafosse, Licosa, Cerrine, Ogliastro, Piano della Corte, Pietà, Salvatore e San Pietro) e in case sparse. Il territorio comunale fa registrare contenute oscillazioni altimetriche; i solchi dei seminativi, i frutteti sparsi, le viti nel pieno del loro rigoglio, gli olivi e più in alto il verde cupo delle fustaie di resinose e latifoglie compongono nella bella stagione un solare scenario mediterraneo.  

Storia

L'attuale abitato conserva nel nome la memoria imperitura dell'abate Costabile Gentilcore, del monastero benedettino della Trinità di Cava de' Tirreni, che nell'anno 1120 diede ordine di iniziare la costruzione del castello intorno a cui si raccolse il borgo medievale. Ben presto i monaci benedettini ampliarono i loro possedimenti, instaurando un regime autarchico e determinando un notevole sviluppo dell'economia -sotto il loro controllo vennero a trovarsi tre porti (Oliarola, Puzzillo e "Lu Traversu")-. Furono gli Angioini a portare avanti il processo di laicizzazione del feudo; quest'ultimo appartenne in seguito ai Sanseverino, ai Frecchia e ai Caracciolo; quindi agli Acquaviva e ai Granito con il titolo di marchesato. In località San Marco è stata riportata alla luce una vasta necropoli di età classica e si conservano i resti di un porto di epoca romana. Tracce di una villa imperiale sono affiorate presso Punta Licosa. Dal calo demografico registrato nel secondo dopoguerra si è ora passati ad un netto incremento della popolazione.  

L'attuale abitato conserva nel nome la memoria imperitura dell'abate Costabile Gentilcore, del monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a> della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=TRINITADICAVADETIRRENI'>Trinità di Cava de' Tirreni</a>, che nell'anno 1120 diede ordine di iniziare la costruzione del castello intorno a cui si raccolse il borgo medievale. Ben presto i monaci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> ampliarono i loro possedimenti, instaurando un regime autarchico e determinando un notevole sviluppo dell'economia -sotto il loro controllo vennero a trovarsi tre porti (Oliarola, Puzzillo e "Lu Traversu")-. Furono gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> a portare avanti il processo di laicizzazione del feudo; quest'ultimo appartenne in seguito ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>, ai Frecchia e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>; quindi agli Acquaviva e ai Granito con il titolo di marchesato. In località San Marco è stata riportata alla luce una vasta necropoli di età classica e si conservano i resti di un porto di epoca romana. Tracce di una villa imperiale sono affiorate presso Punta Licosa. Dal calo demografico registrato nel secondo dopoguerra si è ora passati ad un netto incremento della popolazione.  

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, rivolta alla produzione di cereali, foraggio, olive, uva da vino e frutta, ha un ruolo un po' marginale mentre ben più importante è la pesca, i cui prodotti vengono conservati e trasformati all'interno di piccole e medie imprese artigiane; sono in via di sviluppo anche altri settori dell'industria (materiali edili e cantieristica) e il terziario, oggetto di molteplici interessi economici, vanta una rete distributiva articolata e una buona gamma di servizi, non esclusa l'intermediazione finanziaria, a disposizione dei turisti sempre più numerosi. La dotazione di infrastrutture nonchè l'esistenza di emittenti televisive locali, di un circolo e di una fondazione culturale testimoniano la vivacità intellettuale dei castellani. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative se si eccettuano gli uffici della guardia di finanza; è dotato di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (istituto tecnico industriale e scuola magistrale), di una biblioteca e di un antiquarium; vanta un elevato numero di alberghi e ristoranti, nonché svariati campeggi, villaggi turistici, affittacamere e aziende agrituristiche; dispone inoltre di una discreta gamma di impianti sportivi, tra i quali spiccano le strutture portuali per la nautica da diporto in località San Marco, i maneggi, i centri subacquei e di windsurf, le piste di pattinaggio, tiro a segno e al piattello; usufruisce di una casa di riposo, di un consultorio, di un laboratorio privato accreditato e di un presidio di guardia medica.  

Nell'economia locale l'agricoltura, rivolta alla produzione di cereali, foraggio, olive, uva da vino e frutta, ha un ruolo un po' marginale mentre ben più importante è la pesca, i cui prodotti vengono conservati e trasformati all'interno di piccole e medie imprese artigiane; sono in via di sviluppo anche altri settori dell'industria (materiali edili e cantieristica) e il terziario, oggetto di molteplici interessi economici, vanta una rete distributiva articolata e una buona gamma di servizi, non esclusa l'intermediazione finanziaria, a disposizione dei turisti sempre più numerosi. La dotazione di infrastrutture nonchè l'esistenza di emittenti televisive locali, di un circolo e di una fondazione culturale testimoniano la vivacità intellettuale dei castellani. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative se si eccettuano gli uffici della guardia di finanza; è dotato di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (istituto tecnico industriale e scuola magistrale), di una biblioteca e di un antiquarium; vanta un elevato numero di alberghi e ristoranti, nonché svariati campeggi, villaggi turistici, affittacamere e aziende agrituristiche; dispone inoltre di una discreta gamma di impianti sportivi, tra i quali spiccano le strutture portuali per la nautica da diporto in località San Marco, i maneggi, i centri subacquei e di windsurf, le piste di pattinaggio, tiro a segno e al piattello; usufruisce di una casa di riposo, di un consultorio, di un laboratorio privato accreditato e di un presidio di guardia medica.  

Relazioni

Il movimento turistico cresce di pari passo con la fama del litorale cilentano, in fase di valorizzazione. Il fascino di Punta Licosa con il suo mitico isolotto e il fatto che lo specchio d'acqua antistante la costa sia stato dichiarato zona di tutela biologica sono motivo di vanto per le marine di Santa Maria, San Marco e Ogliastro; come se ciò non bastasse il calendario locale delle feste sacre e profane ha molti punti di forza: dal carnevale (febbraio), alla mostra del libro (luglio) e alla manifestazione "Suoni e luci della nostra terra" (agosto), dalla sagra della birra (agosto), al premio letterario Leucosia (settembre) e alla mostra di presepi è tutto un susseguirsi di occasioni di svago e di arricchimento culturale. La festa del Patrono San Costabile si celebra il 17 febbraio.

Il movimento turistico cresce di pari passo con la fama del litorale cilentano, in fase di valorizzazione. Il fascino di Punta Licosa con il suo mitico isolotto e il fatto che lo specchio d'acqua antistante la costa sia stato dichiarato zona di tutela biologica sono motivo di vanto per le marine di Santa Maria, San Marco e Ogliastro; come se ciò non bastasse il calendario locale delle feste sacre e profane ha molti punti di forza: dal carnevale (febbraio), alla mostra del libro (luglio) e alla manifestazione "Suoni e luci della nostra terra" (agosto), dalla sagra della birra (agosto), al premio letterario Leucosia (settembre) e alla mostra di presepi è tutto un susseguirsi di occasioni di svago e di arricchimento culturale. La festa del Patrono San Costabile si celebra il 17 febbraio.

Località

Alano, Cerrine, Franco, Lago, Madonna della Pace, Ogliastro Marina, Pietà, San Giovanni, San Leo, San Marco, San Pietro, Sant'Andrea, Santa Maria, Santa Maria di Castellabate

Alano, Cerrine, Franco, Lago, Madonna della Pace, Ogliastro Marina, Pietà, San Giovanni, San Leo, San Marco, San Pietro, Sant'Andrea, Santa Maria, Santa Maria di Castellabate

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castellabate rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.