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Descrizione

Comune collinare, sorto in età medievale in un territorio popolato fin dalla più remota antichità; è sorretto principalmente da alcune imprese industriali di medie dimensioni, affiancate dalle tradizionali attività rurali. La comunità dei castelcolonnesi, con un indice di vecchiaia compreso nei valori medi, si distribuisce nel capoluogo comunale, nella località di Santa Croce, nell’aggregato urbano elementare di Borgo della Consolazione e in un elevato numero di case sparse sui fondi. L’abitato, adagiato su uno sperone roccioso, è cinto in parte dalle antiche mura difensive; dall’alto dei suoi bastioni lo sguardo domina la fertile campagna circostante, che rivela nell’aspetto la secolare opera dell’uomo, volta ad adattare l’ambiente alle proprie esigenze: antichi castelli svettano sulle cime dei poggi mentre tra le distese coltivate che ammantano le pendici collinari si distinguono a tratti bianche case coloniche. Una florida vegetazione riparia, formata in prevalenza da pioppi, salici e ontani, incornicia i piccoli corsi d’acqua che serpeggiano nel territorio comunale.

Storia

Frequentata fin da epoca molto antica dai piceni, passò nel IV secolo a.C. sotto il dominio dei galli senoni, discesi in Italia dalla Champagne meridionale e dalla Borgogna settentrionale, e, dopo il crollo dell’impero romano, conobbe le invasioni di goti, bizantini, longobardi e franchi. Nel Medioevo, divenuta borgo fortificato, fu per molto tempo possedimento dei Della Rovere, ricadendo alla sfera politica di Senigallia; in seguito, al pari del resto della regione, entrò a far parte dello Stato Pontificio. Indebolita nel corso del Seicento da continue carestie, subì nei primi anni del secolo successivo le devastazioni portate dalle truppe imperiali dirette a Napoli e, tra Sette e Ottocento, l’invasione francese. Dopo il Congresso di Vienna fu riannessa ai territori pontifici. Chiamata anticamente Tomba di Senigallia, cambiò più volte nome, spinta dal susseguirsi degli eventi storici: fu detta in un primo momento Gastelanica, poi Vico Vittoria e Castel Vittoria, per assumere solo nel 1921 l’attuale denominazione in onore di Vittoria Colonna, nipote di papa Martino V e sposa di Carlo Malatesta, qui vissuta nella prima metà del Quattrocento. Perfettamente conservato e scandito da strade strette, piccole piazze e vicoli suggestivi, il centro storico medievale serba pressoché inalterato l’aspetto originario: si mantengono ancora intatti l’antico camminamento di ronda, tuttora percorribile, e parte delle mura di cinta, curiosamente disposte a forma di nave. La torre dell’Orologio che sovrasta l’abitato fa parte della struttura di un’antica porta, ricostruita nella sezione superiore secondo i canoni architettonici medievali.

Economia

La principale fonte di reddito locale è rappresentata dall’industria, che si compone di un numero ristretto di imprese di medie dimensioni, perlopiù attive nei comparti dell’abbigliamento, della gomma, della plastica e della produzione di mobili. All’interno del settore primario conservano un ruolo di fondamentale importanza la zootecnia e l’agricoltura –si coltivano cereali, ortaggi, foraggi e barbabietole da zucchero–; il terziario è invece fermo a uno stadio embrionale di sviluppo: il ventaglio dei servizi privati è di modeste dimensioni e la rete commerciale è per lo più circoscritta ai beni di prima necessità. Significative carenze si registrano anche nella dotazione di strutture e servizi di utilità sociale: mancano infatti strutture sociali, culturali e scolastiche di un qualche rilievo; l’assistenza sanitaria di base è assicurata localmente dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo conta pochi esercizi di ristoro e non annovera strutture per il soggiorno.

Relazioni

Immersa in un’atmosfera medievale, offre scorci suggestivi sulla natura circostante, che si aprono tra le strade strette e i piccoli archi, nel silenzio del borgo; costituisce quindi lo scenario ideale per la grandiosa manifestazione in costume che si svolge ogni anno a primavera, la “Festa della sega vecchia”: accompagnata da spettacoli musicali e da una sagra gastronomica dedicata alle antiche ricette locali, che restituisce al palato sapori da tempo dimenticati, la festa culmina con il rogo di un fantoccio dalle sembianze di vecchia, simbolo della quaresima che volge al termine. La festa della Patrona Santa Marina si celebra il 17 luglio con solenni funzioni religiose e manifestazioni popolari.

Località

Borgo della Consolazione, La Croce

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 43° 40' 43,35'' 43.67870833
  • Long 13° 6' 25,49'' 13.10708056
  • CAP 60010
  • Prefisso 071
  • Codice ISTAT 042009
  • Codice Catasto C071
  • Altitudine slm 125 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1823
  • Superficie 13.31 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 05:19
  • Tramonto 18:53
Contatti
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NomeIndirizzo
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