Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa essenzialmente sull'agricoltura. I cassinettesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia; una piccola parte della popolazione è distribuita tra le poche case sparse e la località di Cascina Piatti. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili, e l'abitato ha conseguentemente un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa essenzialmente sull'agricoltura. I cassinettesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia; una piccola parte della popolazione è distribuita tra le poche case sparse e la località di Cascina Piatti. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili, e l'abitato ha conseguentemente un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

L'assetto attuale risale al 1860, quando vennero unificati i due nuclei di Cassinetta e Lugagnano, fino ad allora autonomi e con vicende storiche differenti. L'aggregato più antico è quello di Lugagnano che, abitata già in epoca romana, deriva probabilmente il toponimo dal latino LUCANIANUS, aggettivo derivato dal nome di persona LUCANIUS. Dotata di una castello nel corso del Medioevo, fu infeudata a più signori, seguendo le vicende delle nobili famiglie che acquistarono la proprietà del suo maniero. Nel Duecento fece parte dei possedimenti dei Casterno, cui subentrarono i Pietrasanta, che verso la metà del XIV secolo la vendettero al vicino comune di Robecco sul Naviglio. Un secolo più tardi fu concessa dal duca di Milano Filippo Maria Visconti ai Barzi, dai quali passò, verso la metà del Cinquecento, a Giovanni Vasque de Cornaredo, tornando nuovamente ai Barzi nel 1672. Cassinetta, il cui toponimo forse deriva da Cassina Biraga, che si richiama al suo fondatore, Maffiolo Birago, ha avuto, invece, una storia meno movimentata, per essere riuscita a conservare la propria indipendenza. L'aspetto più caratteristico dal punto di vista monumentale è la massiccia presenza di ville: villa Birago Clari Monzini, villa Trivulzio, villa Grosso Mörlin, villa Castiglioni Visconti Maineri, villa Cattaneo Krentzlin e villa Castiglioni Nai Bossi; nell'architettura sacra spiccano la parrocchiale, intitolata alla Beatissima Vergine Maria e a Sant'Antonio, risalente alla prima metà del XV secolo, e la chiesa di Sant'Antonio Abate.

L'assetto attuale risale al 1860, quando vennero unificati i due nuclei di Cassinetta e Lugagnano, fino ad allora autonomi e con vicende storiche differenti. L'aggregato più antico è quello di Lugagnano che, abitata già in epoca romana, deriva probabilmente il toponimo dal latino LUCANIANUS, aggettivo derivato dal nome di persona LUCANIUS. Dotata di una castello nel corso del Medioevo, fu infeudata a più signori, seguendo le vicende delle nobili famiglie che acquistarono la proprietà del suo maniero. Nel Duecento fece parte dei possedimenti dei Casterno, cui subentrarono i Pietrasanta, che verso la metà del XIV secolo la vendettero al vicino comune di Robecco sul Naviglio. Un secolo più tardi fu concessa dal duca di Milano Filippo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> ai Barzi, dai quali passò, verso la metà del Cinquecento, a Giovanni Vasque de Cornaredo, tornando nuovamente ai Barzi nel 1672. Cassinetta, il cui toponimo forse deriva da Cassina Biraga, che si richiama al suo fondatore, Maffiolo Birago, ha avuto, invece, una storia meno movimentata, per essere riuscita a conservare la propria indipendenza. L'aspetto più caratteristico dal punto di vista monumentale è la massiccia presenza di ville: villa Birago Clari Monzini, villa Trivulzio, villa Grosso Mörlin, villa Castiglioni Visconti Maineri, villa Cattaneo Krentzlin e villa Castiglioni Nai Bossi; nell'architettura sacra spiccano la parrocchiale, intitolata alla Beatissima Vergine Maria e a Sant'Antonio, risalente alla prima metà del XV secolo, e la chiesa di Sant'Antonio Abate.

Economia

La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere costituita dall'agricoltura che, potendo contare su terreni particolarmente fertili, perché abbondantemente irrigati, è basata soprattutto sulla coltivazione di cereali e foraggi. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché irrilevanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone di una piccola rete distributiva (appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, nonché strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; è possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere costituita dall'agricoltura che, potendo contare su terreni particolarmente fertili, perché abbondantemente irrigati, è basata soprattutto sulla coltivazione di cereali e foraggi. Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché irrilevanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone di una piccola rete distributiva (appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, nonché strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza; è possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Valle del Ticino ma intrattiene rapporti molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per terminare gli studi dell'obbligo, frequentare gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Diffuso è anche il pendolarismo per motivi di lavoro, non avendo le attività produttive raggiunto un livello tale da assorbire l'intera manodopera locale. Fra le manifestazioni che sono solite animare la vita all'interno della comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la festa dell'estate, che si svolge a giugno, la festa della solidarietà, che si tiene il terzo sabato di settembre e la domenica successiva, la festa dell'uva, che ha luogo ugualmente nel mese di settembre, e la sagra delle caldarroste, a novembre. La festa patronale, dedicata alla Natività di Maria, si celebra la seconda domenica di settembre e il lunedì successivo con l'omonima sagra.

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a> ma intrattiene rapporti molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per terminare gli studi dell'obbligo, frequentare gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Diffuso è anche il pendolarismo per motivi di lavoro, non avendo le attività produttive raggiunto un livello tale da assorbire l'intera manodopera locale. Fra le manifestazioni che sono solite animare la vita all'interno della comunità, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la festa dell'estate, che si svolge a giugno, la festa della solidarietà, che si tiene il terzo sabato di settembre e la domenica successiva, la festa dell'uva, che ha luogo ugualmente nel mese di settembre, e la sagra delle caldarroste, a novembre. La festa patronale, dedicata alla Natività di Maria, si celebra la seconda domenica di settembre e il lunedì successivo con l'omonima sagra.

Località

Cascina Piatti

Cascina Piatti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cassinetta di Lugagnano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.