Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività silvo-pastorali. I cassigliesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, attraversato dal torrente Stabina, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, determinate soprattutto dalla presenza di imponenti rilievi montuosi, quali il monte Aralalta e il monte Venturosa, fino a raggiungere i 2.009 metri col Pizzo Baciamorti. L'abitato, in forte espansione edilizia, è situato ai piedi dei rilievi orobici e, immerso in un pittoresco e riposante scenario, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività silvo-pastorali. I cassigliesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, attraversato dal torrente Stabina, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, determinate soprattutto dalla presenza di imponenti rilievi montuosi, quali il monte Aralalta e il monte Venturosa, fino a raggiungere i 2.009 metri col Pizzo Baciamorti. L'abitato, in forte espansione edilizia, è situato ai piedi dei rilievi orobici e, immerso in un pittoresco e riposante scenario, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

Il toponimo è ricollegato al numero delle case che originariamente componevano il borgo: in dialetto bergamasco infatti il nome del comune è "casèi", che diviso significa 'case sei' e potrebbe derivare, a sua volta, dalla voce latina CASELLIS -ablativo plurale locativo di CASELLA- col significato di 'aggregato di casupole pastorali', che fa ipotizzare la presenza di un insediamento di epoca romana con destinazione pastorale. Povera di storia, la comunità ha la sua peculiarità nell'esistenza piuttosto povera che da sempre vi è stata condotta: per secoli, infatti, gli abitanti hanno tratto il proprio sostentamento dallo sfruttamento dei boschi e da un mulino e da una segheria alimentati dalle acque del torrente Stabina. Il XVII secolo fu segnato da numerose calamità, che sopraggiunsero ad aggravare le già pesanti condizioni di vita della comunità: l'epidemia di peste del 1633, che causò centinaia di vittime; i violenti temporali che undici anni dopo distrussero i raccolti; la piena dello Stabina, che, nel 1690, travolse anche alcune case e un ponte. Conseguenza inevitabile di tanto difficili condizioni di vita è stato un continuo e consistente spopolamento, che ha ridotto il numero degli abitanti a poco più di un centinaio. Tutto quanto precede ha un riscontro anche nel patrimonio storico-architettonico, che comprende la parrocchiale, fiero simbolo dell'autonomia dalla parrocchia di Santa Brigida e arricchita da un bel campanile, e casa Milesi, affrescata all'esterno con i motivi di una macabra danza.

Il toponimo è ricollegato al numero delle case che originariamente componevano il borgo: in dialetto bergamasco infatti il nome del comune è "casèi", che diviso significa 'case sei' e potrebbe derivare, a sua volta, dalla voce latina CASELLIS -ablativo plurale locativo di CASELLA- col significato di 'aggregato di casupole pastorali', che fa ipotizzare la presenza di un insediamento di epoca romana con destinazione pastorale. Povera di storia, la comunità ha la sua peculiarità nell'esistenza piuttosto povera che da sempre vi è stata condotta: per secoli, infatti, gli abitanti hanno tratto il proprio sostentamento dallo sfruttamento dei boschi e da un mulino e da una segheria alimentati dalle acque del torrente Stabina. Il XVII secolo fu segnato da numerose calamità, che sopraggiunsero ad aggravare le già pesanti condizioni di vita della comunità: l'epidemia di peste del 1633, che causò centinaia di vittime; i violenti temporali che undici anni dopo distrussero i raccolti; la piena dello Stabina, che, nel 1690, travolse anche alcune case e un ponte. Conseguenza inevitabile di tanto difficili condizioni di vita è stato un continuo e consistente spopolamento, che ha ridotto il numero degli abitanti a poco più di un centinaio. Tutto quanto precede ha un riscontro anche nel patrimonio storico-architettonico, che comprende la parrocchiale, fiero simbolo dell'autonomia dalla parrocchia di Santa Brigida e arricchita da un bel campanile, e casa Milesi, affrescata all'esterno con i motivi di una macabra danza.

Economia

È sede dei consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Nell'economia locale l'agricoltura, pur non essendo del tutto abbandonata, non può contare su produzioni di rilievo ed è affiancata dall'allevamento di bovini, equini e pollame. Il settore secondario si riduce al comparto edile e a un importante tradizione artigianale, la lavorazione del ferro presso le fucine, la cui sopravvivenza assume grande rilievo in una realtà economica di questo tipo. La rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare i bisogni primari della comunità locale e in essa si esaurisce sostanzialmente il quadro dei servizi. Ospita la scuola elementare mentre è priva di strutture di rilievo in campo sociale, culturale, ricettivo e sanitario.

È sede dei consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Nell'economia locale l'agricoltura, pur non essendo del tutto abbandonata, non può contare su produzioni di rilievo ed è affiancata dall'allevamento di bovini, equini e pollame. Il settore secondario si riduce al comparto edile e a un importante tradizione artigianale, la lavorazione del ferro presso le fucine, la cui sopravvivenza assume grande rilievo in una realtà economica di questo tipo. La rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare i bisogni primari della comunità locale e in essa si esaurisce sostanzialmente il quadro dei servizi. Ospita la scuola elementare mentre è priva di strutture di rilievo in campo sociale, culturale, ricettivo e sanitario.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica ma offre la possibilità di visitare il Parco delle Orobie bergamasche e quella, sempre appetibile, di passare qualche ora nella quiete di un angolo di mondo che per numerosi aspetti appare indifferente al trascorrere del tempo. Poco frequentata per lavoro, ha rapporti particolarmente scarsi con i comuni vicini sebbene la pressoché totale assenza di servizi renda la comunità fortemente dipendente dall'esterno. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto. Dal 1992 è gemellata col comune francese di Lepon de Planches.

Non può essere considerata una meta turistica ma offre la possibilità di visitare il Parco delle Orobie bergamasche e quella, sempre appetibile, di passare qualche ora nella quiete di un angolo di mondo che per numerosi aspetti appare indifferente al trascorrere del tempo. Poco frequentata per lavoro, ha rapporti particolarmente scarsi con i comuni vicini sebbene la pressoché totale assenza di servizi renda la comunità fortemente dipendente dall'esterno. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto. Dal 1992 è gemellata col comune francese di Lepon de Planches.

Località

Baciamorti

Baciamorti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cassiglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.