Descrizione

Comune di montagna, di origine altomedievale, la cui economia è basata prevalentemente sull'agricoltura e sull'industria. Gli abitanti del luogo, i caslinesi, presentano un indice di vecchiaia nella media e abitano quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, che mostra forti pendenze, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche. L'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico vario, è interessato da una contenuta espansione edilizia, benché il saldo migratorio faccia registrare valori positivi di poco inferiori al dieci per cento e un saldo del movimento naturale anch'esso attivo, sia pure in misura impercettibile.

Comune di montagna, di origine altomedievale, la cui economia è basata prevalentemente sull'agricoltura e sull'industria. Gli abitanti del luogo, i caslinesi, presentano un indice di vecchiaia nella media e abitano quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, che mostra forti pendenze, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche. L'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico vario, è interessato da una contenuta espansione edilizia, benché il saldo migratorio faccia registrare valori positivi di poco inferiori al dieci per cento e un saldo del movimento naturale anch'esso attivo, sia pure in misura impercettibile.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della fine del IX secolo, che fa riferimento alla produzione di olive, cui si dedicavano gli abitanti, deriverebbe il toponimo dal termine "casalino" o dal latino CASTRUM LINII. Nel 1020, dopo aver fatto parte della Corte del Casale, fu concessa al Capitolo di Monza dall'arcivescovo Ariberto d'Intimiano. Coinvolta, nel XII secolo, nella lunga guerra tra Como e Milano, agli inizi del Quattrocento fu infeudata a Bonifacio Cane da Gian Galeazzo Visconti, venendo sottoposta, qualche anno più tardi, alla signoria dei fratelli Dal Verme. Nella seconda metà del XV secolo fu assegnata, con tutta la Corte del Casale, ai fratelli Missaglia da Galeazzo Maria Sforza. Successivamente entrò nella disponibilità di Gian Giacomo Medici e della famiglia degli Stampa di Milano, pervenendo, sul finire del Seicento, ai marchesi Crivelli. Dopo la terribile epidemia di peste del 1630, che colpì quasi tutta la Lombardia, fu sottoposta alle dominazioni degli spagnoli, dei francesi e degli austriaci. Entrata a far parte del dipartimento del Lario, seguì le vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Il monumento più importante è il santuario di San Calogero, risalente all'undicesimo secolo ma riedificato nel Seicento. Particolarmente interessante è il campanile, che conserva inalterato l'originario aspetto medievale, fatta eccezione per la chiusura del secondo ordine delle monofore, effettuata durante i lavori di restauro del 1886. Le pareti sono costituite da ordini sovrapposti di archetti ciechi e nella parte alta da bifore. All'interno del santuario, la cui facciata è in stile barocco, si possono ammirare due dipinti del XIX secolo del pittore Follatelli e un'interessante pala d'altare raffigurante la Madonna di San Calogero.

Citata per la prima volta in un documento della fine del IX secolo, che fa riferimento alla produzione di olive, cui si dedicavano gli abitanti, deriverebbe il toponimo dal termine "casalino" o dal latino CASTRUM LINII. Nel 1020, dopo aver fatto parte della Corte del Casale, fu concessa al Capitolo di Monza dall'arcivescovo Ariberto d'Intimiano. Coinvolta, nel XII secolo, nella lunga guerra tra Como e Milano, agli inizi del Quattrocento fu infeudata a Bonifacio Cane da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a>, venendo sottoposta, qualche anno più tardi, alla signoria dei fratelli Dal Verme. Nella seconda metà del XV secolo fu assegnata, con tutta la Corte del Casale, ai fratelli Missaglia da Galeazzo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>. Successivamente entrò nella disponibilità di Gian Giacomo Medici e della famiglia degli Stampa di Milano, pervenendo, sul finire del Seicento, ai marchesi Crivelli. Dopo la terribile epidemia di peste del 1630, che colpì quasi tutta la Lombardia, fu sottoposta alle dominazioni degli spagnoli, dei francesi e degli austriaci. Entrata a far parte del dipartimento del Lario, seguì le vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Il monumento più importante è il santuario di San Calogero, risalente all'undicesimo secolo ma riedificato nel Seicento. Particolarmente interessante è il campanile, che conserva inalterato l'originario aspetto medievale, fatta eccezione per la chiusura del secondo ordine delle monofore, effettuata durante i lavori di restauro del 1886. Le pareti sono costituite da ordini sovrapposti di archetti ciechi e nella parte alta da bifore. All'interno del santuario, la cui facciata è in stile barocco, si possono ammirare due dipinti del XIX secolo del pittore Follatelli e un'interessante pala d'altare raffigurante la Madonna di San Calogero.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Il sindaco, all'occorrenza, riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. La sua economia trova notevole sostegno nell'industria, costituita da più aziende che operano nei comparti chimico, edile, elettronico e metalmeccanico, affiancate da fabbriche di laterizi, mobili e apparecchi di precisione. Anche l'agricoltura contribuisce allo sviluppo economico locale, pur se in maniera più ridotta; l'allevamento, invece, è scarsamente praticato. Il terziario si compone dei servizi essenziali; l'assenza di sportelli bancari non consente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non ci sono musei o biblioteche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; a livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. Il sindaco, all'occorrenza, riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. La sua economia trova notevole sostegno nell'industria, costituita da più aziende che operano nei comparti chimico, edile, elettronico e metalmeccanico, affiancate da fabbriche di laterizi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e apparecchi di precisione. Anche l'agricoltura contribuisce allo sviluppo economico locale, pur se in maniera più ridotta; l'allevamento, invece, è scarsamente praticato. Il terziario si compone dei servizi essenziali; l'assenza di sportelli bancari non consente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete distributiva è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non ci sono musei o biblioteche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; a livello sanitario è garantito il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica, intrattiene intensi rapporti con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, che richiamano numerosi visitatori, meritano di essere segnalati: il palio delle contrade, che ha luogo a settembre, e la festa degli alpini, che si tiene a maggio. Il Patrono, Sant'Ambrogio, viene festeggiato il 7 dicembre.

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica, intrattiene intensi rapporti con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, che richiamano numerosi visitatori, meritano di essere segnalati: il palio delle contrade, che ha luogo a settembre, e la festa degli alpini, che si tiene a maggio. Il Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, viene festeggiato il 7 dicembre.

Località

Cascina Bianca

Cascina Bianca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Caslino d'Erba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.