Descrizione

Cittadina di pianura di origine medievale; trae sostentamento prevalentemente dalle tradizionali attività rurali e dal terziario. La comunità dei casalesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede esclusivamente nel capoluogo comunale, caratterizzato da una regolare pianta a scacchiera e interessato da una sensibile espansione edilizia, che l’ha portato a fondersi con i limitrofi comuni di San Cipriano d’Aversa, Villa di Briano e Villa Literno. Il profilo geometrico del territorio comunale è dolce e pianeggiante e, laddove il dilagante processo di urbanizzazione non ha fatto sentire i propri effetti, si staglia un ridente paesaggio mediterraneo, caratterizzato dal susseguirsi di ordinati riquadri coltivati, che formano un composito mosaico multicolore durante la stagione delle fioriture.

Cittadina di pianura di origine medievale; trae sostentamento prevalentemente dalle tradizionali attività rurali e dal terziario. La comunità dei casalesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede esclusivamente nel capoluogo comunale, caratterizzato da una regolare pianta a scacchiera e interessato da una sensibile espansione edilizia, che l’ha portato a fondersi con i limitrofi comuni di San Cipriano d’Aversa, Villa di Briano e Villa Literno. Il profilo geometrico del territorio comunale è dolce e pianeggiante e, laddove il dilagante processo di urbanizzazione non ha fatto sentire i propri effetti, si staglia un ridente paesaggio mediterraneo, caratterizzato dal susseguirsi di ordinati riquadri coltivati, che formano un composito mosaico multicolore durante la stagione delle fioriture.

Storia

Originatasi, secondo alcuni, dall’ampliamento di una proprietà rurale romana, fondata, secondo altri, dagli abitanti del vicino insediamento di Literno, devastato dai vandali, fece parte prima del ducato di Benevento, poi di quello di Capua, finendo spesso coinvolta negli scontri tra longobardi e napoletani, a causa della sua posizione al confine tra i relativi territori; più volte, inoltre, fu teatro di incursioni saracene. Devastata nel 1083 e nel 1135 dai normanni, alla metà del XIII secolo fu concessa in feudo dai sovrani angioini a Guglielmo Estendardo; nei primi anni del Quattrocento pervenne alla famiglia Origlia, o Aurilia, e successivamente passò ai Gargano, o Galgano, di Aversa, che la tennero fino al 1758. Qualche anno dopo venne venduta ai De Rossi e in seguito appartenne ai Sanchez de Luna, che ne furono gli ultimi feudatari. Dal 1928 al 1946 ha formato con la vicina San Cipriano d’Aversa il comune di Albanova. Il toponimo, che allude alla proprietà di un principe, deriva dal latino CASALIS, che in senso generico significa ‘caseggiato’, ‘casa isolata rurale con terreni annessi’ e più specificamente indica un ‘gruppo di case coloniche’, un ‘aggregato di case rurali’. Tra le testimonianze del suo passato figurano tre interessanti chiese: la parrocchiale del Santissimo Salvatore, di epoca angioina ma rimaneggiata in seguito in stile barocco, la parrocchiale dello Spirito Santo, risalente forse al XIV-XV secolo ma rifatta nel Novecento, e la chiesa della Vergine Santissima Preziosa, eretta nell’Ottocento sui resti di una cappella più antica.

Originatasi, secondo alcuni, dall’ampliamento di una proprietà rurale romana, fondata, secondo altri, dagli abitanti del vicino insediamento di Literno, devastato dai vandali, fece parte prima del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=DUCATODIBENEVENTO'>ducato di Benevento</a>, poi di quello di Capua, finendo spesso coinvolta negli scontri tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e napoletani, a causa della sua posizione al confine tra i relativi territori; più volte, inoltre, fu teatro di incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENE'>saracene</a>. Devastata nel 1083 e nel 1135 dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNI'>normanni</a>, alla metà del XIII secolo fu concessa in feudo dai sovrani <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>angioini</a> a Guglielmo Estendardo; nei primi anni del Quattrocento pervenne alla famiglia Origlia, o Aurilia, e successivamente passò ai Gargano, o Galgano, di Aversa, che la tennero fino al 1758. Qualche anno dopo venne venduta ai De Rossi e in seguito appartenne ai Sanchez de Luna, che ne furono gli ultimi feudatari. Dal 1928 al 1946 ha formato con la vicina San Cipriano d’Aversa il comune di Albanova. Il toponimo, che allude alla proprietà di un principe, deriva dal latino CASALIS, che in senso generico significa ‘caseggiato’, ‘casa isolata rurale con terreni annessi’ e più specificamente indica un ‘gruppo di case coloniche’, un ‘aggregato di case rurali’. Tra le testimonianze del suo passato figurano tre interessanti chiese: la parrocchiale del Santissimo Salvatore, di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>angioina</a> ma rimaneggiata in seguito in stile barocco, la parrocchiale dello Spirito Santo, risalente forse al XIV-XV secolo ma rifatta nel Novecento, e la chiesa della Vergine Santissima Preziosa, eretta nell’Ottocento sui resti di una cappella più antica.

Economia

La vita della comunità casalese è vivace e dinamica, eppure l’economia locale attraversa una fase di stasi, che determina consistenti fenomeni di pendolarismo. L’agricoltura appare in forte contrazione rispetto al passato ma rappresenta ancora un’insostituibile fonte di reddito e di occupazione: cereali, barbabietole, fagioli, canapa e prodotti ortofrutticoli costituiscono le principali produzioni. Il contributo fornito all’economia locale dall’industria, attiva soprattutto nei comparti edile, alimentare e del legno, è di gran lunga inferiore a quello del terziario, che conta un’adeguata rete distributiva e, tra i servizi, sportelli bancari e agenzie assicurative. La presenza di un’emittente radiofonica privata è indice della vivacità intellettuale e dello spirito di iniziativa della comunità. Provvista degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita una casa di riposo, un orfanotrofio per le strutture sociali e le scuole dell’obbligo per quanto concerne quelle dell’istruzione; sede di distretto sanitario, dispone di un presidio di guardia medica, di laboratori privati accreditati e di un consultorio; l’apparato ricettivo, tuttavia, è privo di strutture per il soggiorno.

La vita della comunità casalese è vivace e dinamica, eppure l’economia locale attraversa una fase di stasi, che determina consistenti fenomeni di pendolarismo. L’agricoltura appare in forte contrazione rispetto al passato ma rappresenta ancora un’insostituibile fonte di reddito e di occupazione: cereali, barbabietole, fagioli, canapa e prodotti ortofrutticoli costituiscono le principali produzioni. Il contributo fornito all’economia locale dall’industria, attiva soprattutto nei comparti edile, alimentare e del legno, è di gran lunga inferiore a quello del terziario, che conta un’adeguata rete distributiva e, tra i servizi, sportelli bancari e agenzie assicurative. La presenza di un’emittente radiofonica privata è indice della vivacità intellettuale e dello spirito di iniziativa della comunità. Provvista degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, ospita una casa di riposo, un orfanotrofio per le strutture sociali e le scuole dell’obbligo per quanto concerne quelle dell’istruzione; sede di distretto sanitario, dispone di un presidio di guardia medica, di laboratori privati accreditati e di un consultorio; l’apparato ricettivo, tuttavia, è privo di strutture per il soggiorno.

Relazioni

In seguito alla bonifica dei Regi Lagni, è divenuta un importante mercato agricolo, specializzato soprattutto nel commercio dei prodotti ortofrutticoli, e per tale motivo intrattiene vivaci rapporti commerciali non soltanto con i comuni limitrofi. L’animato mercato infrasettimanale del giovedì contribuisce ad alimentare i contatti con l’esterno. Non si registrano particolari manifestazioni tradizionali, folcloristiche o religiose. I festeggiamenti patronali, in onore della Natività di Maria Vergine, si svolgono l’8 settembre.

In seguito alla bonifica dei Regi Lagni, è divenuta un importante mercato agricolo, specializzato soprattutto nel commercio dei prodotti ortofrutticoli, e per tale motivo intrattiene vivaci rapporti commerciali non soltanto con i comuni limitrofi. L’animato mercato infrasettimanale del giovedì contribuisce ad alimentare i contatti con l’esterno. Non si registrano particolari manifestazioni tradizionali, folcloristiche o religiose. I festeggiamenti patronali, in onore della Natività di Maria Vergine, si svolgono l’8 settembre.

Località

Oltre Ponte Annecchino

Oltre Ponte Annecchino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casal di Principe rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.