Descrizione

Comune di collina, di origine antica; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona attività industriale. I caselettesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nel nucleo urbano minore di Grangiotto e in case sparse. Il territorio, fertile e ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 319 a un massimo di 1.150 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge nella zona collinare compresa fra la sinistra della Dora Riparia e i due laghetti morenici Inferiore e Superiore, dominato dall’imponente mole del castello, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Comune di collina, di origine antica; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona attività industriale. I caselettesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nel nucleo urbano minore di Grangiotto e in case sparse. Il territorio, fertile e ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 319 a un massimo di 1.150 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge nella zona collinare compresa fra la sinistra della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DORARIPARIA'>Dora Riparia</a> e i due laghetti morenici Inferiore e Superiore, dominato dall’imponente mole del castello, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

Il toponimo è un diminutivo, realizzato attraverso l’aggiunta del suffisso -ETTO, del termine “Casella”, a sua volta probabilmente diminutivo di CASA ma vicino anche al lombardo “casel”, ‘capanna, cascina’. Il significato sarebbe dunque ‘casupole pastorali di tipo arcaico’. La forma più antica è CASELLAS, del 1020. Alcuni ritrovamenti di reperti archeologici di epoca antica, fanno supporre che questa zona fosse abitata dai romani. Le prime attestazioni scritte, invece, risalgono al Medioevo, e precisamente a degli atti dell’XI secolo che parlano del Castello Camerletto. Questa fortezza fu edificata dai monaci benedettini come abbazia e in seguito fu adibita a residenza feudale. Nel 1700 la sua giurisdizione fu di competenza dei conti Cays di Pierlas che si occuparono sia del restauro del castello sia della costruzioni di molte opere per la comunità. Durante il periodo della dominazione napoleonica fu governata dai francesi. Tra i monumenti storico-architettonici a testimonianza del suo passato figurano: il Castello dei conti Cays, circondato da un vasto parco botanico; la parrocchiale di San Giorgio, eretta su di una precedente struttura dell’XI secolo; la chiesa di San Giovanni in stile romanico. Degno di nota, infine, per il suo valore artistico è il Santuario di Sant’Abaco edificato nel 1855.

Il toponimo è un diminutivo, realizzato attraverso l’aggiunta del suffisso -ETTO, del termine “Casella”, a sua volta probabilmente diminutivo di CASA ma vicino anche al lombardo “casel”, ‘capanna, cascina’. Il significato sarebbe dunque ‘casupole pastorali di tipo arcaico’. La forma più antica è CASELLAS, del 1020. Alcuni ritrovamenti di reperti archeologici di epoca antica, fanno supporre che questa zona fosse abitata dai romani. Le prime attestazioni scritte, invece, risalgono al Medioevo, e precisamente a degli atti dell’XI secolo che parlano del Castello Camerletto. Questa fortezza fu edificata dai monaci benedettini come abbazia e in seguito fu adibita a residenza feudale. Nel 1700 la sua giurisdizione fu di competenza dei conti Cays di Pierlas che si occuparono sia del restauro del castello sia della costruzioni di molte opere per la comunità. Durante il periodo della dominazione napoleonica fu governata dai francesi. Tra i monumenti storico-architettonici a testimonianza del suo passato figurano: il Castello dei conti Cays, circondato da un vasto parco botanico; la parrocchiale di San Giorgio, eretta su di una precedente struttura dell’XI secolo; la chiesa di San Giovanni in stile romanico. Degno di nota, infine, per il suo valore artistico è il Santuario di Sant’Abaco edificato nel 1855.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, che produce cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta, conserva un ruolo importante nell’economia locale. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, caratterizzata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, delle confezioni, della pelletteria, chimico, metallurgico, meccanico, elettronico, della lavorazione del legno, della carta, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, del vetro e degli oggetti in vetro, dei materiali da costruzione, della fabbricazione della carrozzeria per autoveicoli, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone oltre che di una buona rete commerciale anche dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e le assicurazioni. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, che produce cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta, conserva un ruolo importante nell’economia locale. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, caratterizzata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, delle confezioni, della pelletteria, chimico, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, della lavorazione del legno, della carta, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, del vetro e degli oggetti in vetro, dei materiali da costruzione, della fabbricazione della carrozzeria per autoveicoli, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone oltre che di una buona rete commerciale anche dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e le assicurazioni. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova tuttavia in una favorevole posizione che permette di raggiungere facilmente interessanti siti dal punto di vista naturalistico: è base di partenza ideale per il Parco regionale La Mandria e per il Parco naturale dei Laghi di Avigliana. Attraverso un sentiero, che si inerpica su per il Musiné, segnalato dai piloni della Via Crucis, si arriva al santuario di Sant’Abaco. Offre, inoltre, la possibilità di effettuare rilassanti passeggiate lungo le sponde dei laghetti di Casellette. Non vi si svolgono particolari manifestazioni tradizionali folcloristiche o religiose che potrebbero, periodicamente, allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile con una fiera.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova tuttavia in una favorevole posizione che permette di raggiungere facilmente interessanti siti dal punto di vista naturalistico: è base di partenza ideale per il Parco regionale La Mandria e per il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEDEILAGHIDIAVIGLIANA'>Parco naturale dei Laghi di Avigliana</a>. Attraverso un sentiero, che si inerpica su per il Musiné, segnalato dai piloni della Via Crucis, si arriva al santuario di Sant’Abaco. Offre, inoltre, la possibilità di effettuare rilassanti passeggiate lungo le sponde dei laghetti di Casellette. Non vi si svolgono particolari manifestazioni tradizionali folcloristiche o religiose che potrebbero, periodicamente, allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 aprile con una fiera.

Località

Grangiotto

Grangiotto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Caselette rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.