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Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, avente un’economia basata esclusivamente sull’agricoltura. La maggior parte dei casaleggesi, che hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 740 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Lo stemma comunale, a sfondo azzurro, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica; vi si raffigura un castello di pietra, fondato su una campagna verde e composto di tre corpi –il laterale è sormontato da tre spighe d’oro poste a ventaglio–.

Storia

La sua denominazione, attestata sin dal 1188, è documentata come “Caxalegius”, “Casalegius”, “Caxaligius” e “Casaligius”, in riferimento al termine latino CASALIS. Il determinante rimanda a “borro”, derivante dal latino BORRA e ricollegabile alla voce gallica “Vobero” ‘ruscello che scorre sotto’, ma anche ‘bosco’. La sua prima attestazione risale al periodo medievale, precisamente al 1033, anno in cui il marchese Adalberto donava, tra gli altri, un possedimento della località allora chiamata Casadego. Il secolo successivo entrò a far parte dei domini dei marchesi del Monferrato, in particolare di Guglielmo il Vecchio. Nel 1431 subentrarono gli Sforza di Milano che, però, lo tennero per soli quattro anni, finché non venne restituito ai monferrini e, estintasi la casata, passò nelle mani del duca di Mantova. Dal 1425 al 1705 appartenne alla signoria dei Fieschi come feudo con titolo marchionale. In seguito venne dominata dai Ristori. Tra le sue numerose vestigia monumentali figurano: il castello del X secolo (il più antico della zona), abbarbicato su un dosso a guglia, appartenne ad Aleramo, primo marchese del Monferrato, conserva ancora oggi tratti della prima costruzione e ha rappresentato il castello dell’Innominato in una versione televisiva dei “Promessi Sposi”; l’antica chiesa parrocchiale, risalente al Seicento, al cui interno si può ammirare un quadro della Sacra Famiglia di autore ignoto; la parrocchiale di San Martino, costruita nel 1801, il cui pavimento (in marmo bianco e nero) venne donato da Vittorio Emanuele II e dalla madre; l’oratorio della Santissima Trinità.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, produce cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli, ovini, caprini, equini e suini. L’industria è costituita da piccole imprese che operano nei comparti dell’edilizia e della lavorazione del legno; si segnala anche una centrale idroelettrica. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello assicurativo. Non si segnalano strutture sociali di rilievo; quelle scolastiche garantiscono solamente l’insegnamento elementare. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo da calcio, uno da tamburello e uno di bocce.

Relazioni

Ricca di bellezze naturali (i laghi della Lavagnina, incassati pittorescamente tra i monti, le miniere ricche d’oro e il torrente Gorzente) tutelate dalla Comunità montana e dal Parco, è meta di un discreto afflusso turistico di tipo naturalistico. Fa parte di diversi itinerari escursionistici, tra cui figurano quello dei “Laghi del Gorzente” e quelli che permettono di fiancheggiare i laghi della Lavagnina. Non vi si svolgono manifestazioni folcloristiche o religiose che richiamino visitatori dai dintorni. La Patrona, Madonna del Carmine, si festeggia il 16 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casaleggio Boiro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 372
  • Lat 44° 38' 2,78'' 44.63410556
  • Long 8° 43' 49,17'' 8.73032500
  • CAP 15070
  • Prefisso 0143
  • Codice ISTAT 006038
  • Codice Catasto B882
  • Altitudine slm 321 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2655
  • Superficie 12.21 Km2
  • Densità 30,47 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:47
  • Tramonto 19:57
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
PARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTAPIAZZA SPINOLA 3
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