Descrizione

Piccola comunità di pianura, di origine medievale, che basa le sue risorse economiche sull'agricoltura e la zootecnia. I casalettesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Melotta e San Carlo. Il territorio, attraversato dal naviglio Melotta e dal Naviglio Civico di Cremona, presenta un profilo geometrico regolare, sostanzialmente privo di variazioni altimetriche; l'intera zona è ricca di sorgenti e corsi d'acqua minori. L'abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, richiama le caratteristiche del territorio: ha pertanto un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo sforzo di conservazione del patrimonio ambientale è dimostrato dall'istituzione della riserva naturale del Naviglio di Melotta.

Piccola comunità di pianura, di origine medievale, che basa le sue risorse economiche sull'agricoltura e la zootecnia. I casalettesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Melotta e San Carlo. Il territorio, attraversato dal naviglio Melotta e dal Naviglio Civico di Cremona, presenta un profilo geometrico regolare, sostanzialmente privo di variazioni altimetriche; l'intera zona è ricca di sorgenti e corsi d'acqua minori. L'abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, richiama le caratteristiche del territorio: ha pertanto un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo sforzo di conservazione del patrimonio ambientale è dimostrato dall'istituzione della riserva naturale del Naviglio di Melotta.

Storia

Proprietà dei vescovi di Cremona, fu data in feudo nel Cinquecento agli Affaitati, famiglia nobiliare cremonese. I diritti passarono poi, all'inizio del XVII secolo, al gran cancelliere Diego Salazar. In quel periodo fu occupata dai soldati milanesi di ritorno dalle devastazioni operate a Camisano, allora territorio veneto. Nel Settecento l'area cremonese faceva parte dei possedimenti di Milano ma col trattato di Mantova del 1756, che regolava i rapporti tra Milano e Crema, passò sotto l'autorità della repubblica di Venezia: fu in questo periodo che si affermarono i conti Faglia. La località di Melotta ha vissuto una storia a sé stante: nel Cinquecento era proprietà della famiglia Castelletti; passò poi ai Rho e in seguito a Gian Francesco Arese. Nel Seicento appartenne ai Del Rio e nel secolo successivo ai conti Imbonati. L'architettura sacra comprende la parrocchiale del capoluogo, dedicata ai Santi Quirico e Giulitta, sicuramente esistente nel Settecento ma probabilmente edificata in epoca anteriore, e la parrocchiale di San Bernardo Abate, in località Melotta. Le risaie, un tempo prevalenti nell'assetto socio-economico locale, sono state ormai abbandonate.

Proprietà dei vescovi di Cremona, fu data in feudo nel Cinquecento agli Affaitati, famiglia nobiliare cremonese. I diritti passarono poi, all'inizio del XVII secolo, al gran cancelliere Diego Salazar. In quel periodo fu occupata dai soldati milanesi di ritorno dalle devastazioni operate a Camisano, allora territorio veneto. Nel Settecento l'area cremonese faceva parte dei possedimenti di Milano ma col trattato di Mantova del 1756, che regolava i rapporti tra Milano e Crema, passò sotto l'autorità della repubblica di Venezia: fu in questo periodo che si affermarono i conti Faglia. La località di Melotta ha vissuto una storia a sé stante: nel Cinquecento era proprietà della famiglia Castelletti; passò poi ai Rho e in seguito a Gian Francesco Arese. Nel Seicento appartenne ai Del Rio e nel secolo successivo ai conti Imbonati. L'architettura sacra comprende la parrocchiale del capoluogo, dedicata ai Santi Quirico e Giulitta, sicuramente esistente nel Settecento ma probabilmente edificata in epoca anteriore, e la parrocchiale di San Bernardo Abate, in località Melotta. Le risaie, un tempo prevalenti nell'assetto socio-economico locale, sono state ormai abbandonate.

Economia

L'abbondanza di risorse idriche e la conformazione regolare del territorio costituiscono le premesse ideali per il successo dell'agricoltura, che qui costituisce la principale, se non l'unica, risorsa economica di rilievo. Si coltivano cereali, foraggi, frumento, ortaggi e vite; sviluppatissimo, in rapporto alle dimensioni della comunità, l'allevamento avicolo, che presenta un rapporto di oltre duecento capi per abitante, e suino, con circa cinquanta capi per abitante. Si allevano anche bovini (con un rapporto capi/abitante di circa 5 a 1). Assente l'industria, il terziario è costituito dalla modesta rete commerciale; tra le attività dei servizi non figurano voci proprie dei sistemi produttivi tecnologicamente più avanzati, quali la consulenza scientifica o informatica. Non sono presenti istituti di credito con loro sportelli sul posto. Il comune dispone di una dotazione di servizi pubblici essenziale, come è ragionevole attendersi viste le dimensioni della comunità: non vi sono servizi pubblici particolarmente significativi, strutture sociali di rilievo o impianti sportivi degni di nota. Sul posto è possibile frequentare la sola scuola materna e mancano strutture atte alla diffusione della cultura, quali biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; è necessario rivolgersi all'esterno per le prestazioni sanitarie, vista la mancanza di strutture in questo settore.

L'abbondanza di risorse idriche e la conformazione regolare del territorio costituiscono le premesse ideali per il successo dell'agricoltura, che qui costituisce la principale, se non l'unica, risorsa economica di rilievo. Si coltivano cereali, foraggi, frumento, ortaggi e vite; sviluppatissimo, in rapporto alle dimensioni della comunità, l'allevamento avicolo, che presenta un rapporto di oltre duecento capi per abitante, e suino, con circa cinquanta capi per abitante. Si allevano anche bovini (con un rapporto capi/abitante di circa 5 a 1). Assente l'industria, il terziario è costituito dalla modesta rete commerciale; tra le attività dei servizi non figurano voci proprie dei sistemi produttivi tecnologicamente più avanzati, quali la consulenza scientifica o informatica. Non sono presenti istituti di credito con loro sportelli sul posto. Il comune dispone di una dotazione di servizi pubblici essenziale, come è ragionevole attendersi viste le dimensioni della comunità: non vi sono servizi pubblici particolarmente significativi, strutture sociali di rilievo o impianti sportivi degni di nota. Sul posto è possibile frequentare la sola scuola materna e mancano strutture atte alla diffusione della cultura, quali biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; è necessario rivolgersi all'esterno per le prestazioni sanitarie, vista la mancanza di strutture in questo settore.

Relazioni

Esclusa dai principali circuiti turistici, anche se dotata di un percorso ecologico a disposizione degli amanti della natura e dell'attività fisica all'aria aperta, la piccola comunità intrattiene con i centri vicini rapporti basati sulle relazioni socio-economiche: la popolazione si sposta quotidianamente per la mancanza di scuole, uffici, servizi e opportunità di lavoro nell'industria. La vivacità del settore primario alimenta il commercio dei prodotti agricoli e soprattutto zootecnici, dando ulteriore impulso ai rapporti con i centri dotati di una più sviluppata rete distributiva. La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Giulitta, si celebra la terza domenica di ottobre con l'omonima sagra, che anima la vita della comunità e costituisce un fattore di richiamo per gli amanti di questo genere di manifestazioni.

Esclusa dai principali circuiti turistici, anche se dotata di un percorso ecologico a disposizione degli amanti della natura e dell'attività fisica all'aria aperta, la piccola comunità intrattiene con i centri vicini rapporti basati sulle relazioni socio-economiche: la popolazione si sposta quotidianamente per la mancanza di scuole, uffici, servizi e opportunità di lavoro nell'industria. La vivacità del settore primario alimenta il commercio dei prodotti agricoli e soprattutto zootecnici, dando ulteriore impulso ai rapporti con i centri dotati di una più sviluppata rete distributiva. La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Giulitta, si celebra la terza domenica di ottobre con l'omonima sagra, che anima la vita della comunità e costituisce un fattore di richiamo per gli amanti di questo genere di manifestazioni.

Località

Melotta, San Carlo

Melotta, San Carlo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casaletto di Sopra rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.