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Descrizione

Centro rivierasco, ubicato in collina e di antiche origini, la cui economia si basa sull’agricoltura, sull’industria e sul turismo. I cariatesi, con indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 429 metri di quota. L’abitato, con la parte antica situata su un’altura e la moderna sviluppatasi lungo il pendio e l’arenile, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, sono raffigurati tre colli, sui quali è poggiato un uccello; in un cantone del capo spicca una stella.

Storia

I primi insediamenti risalgono a epoca molto antica, stando ai reperti archeologici rinvenuti nei dintorni dell’abitato, tra cui una tomba a camera, dell’ età dei bruzi, con corredo funerario. Si ritiene che il nucleo originario del centro sorgesse in un posto diverso dall’attuale. Il toponimo non ha un’etimologia chiara, potendo essere riportato al greco “karuàtis”, ‘cariatide’, o confrontato col cognome greco Karyatis, che significa ‘abitante di Karya’. Fiorente località della Magna Grecia, fu sede vescovile già sul finire del V secolo d.C. ma in seguito decadde. Nel Medioevo, fu un’importante fortezza militare. Conquistata, nel secolo XI, da Roberto il Guiscardo, fu feudo dell’omonima famiglia. Passata ai Sangiorgio, all’inizio del 1300, venne successivamente concessa ai Ruffo, conti di Moltalto Uffugo, sotto la cui signoria rimase fino alla seconda metà del XV secolo. A questi subentrarono i Riario, i Coppola, i Borgia e infine gli Spinelli che, ottenuto il titolo di principe, ne conservarono il possesso sino all’abolizione del feudalesimo. Più volte devastata dai turchi, nel corso del 1500, verso la fine del secolo fu distrutta da Sinan Pascià Cigala, il cristiano rinnegato Scipione Cicala. Compresa nel cantone di Cirò, ai tempi della Repubblica Partenopea, con le riforme amministrative attuate dai francesi, a principio del 1800, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo, comprendente diverse università, e poi di un circondario. Danneggiata dal terremoto dell’inizio del XX secolo, assunse l’attuale assetto territoriale negli anni Venti del Novecento, quando le fu sottratta Terravecchia, costituita in comune autonomo. Tra i beni architettonici spiccano: la cinta muraria, del XV-XVI secolo; la cattedrale, di origini quattrocentesche, ricostruita nel 1800; la chiesa dei francescani minori, del XV secolo, e palazzo Venneri.

Economia

È sede di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti chimico, edile, lattiero-caseario, metallurgico, tessile, dei materiali da costruzione, della lavorazione del legno, della pesca e piscicoltura; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e laterizi. Famosa è la tessitura artigianale effettuata con antichi telai. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale arricchisce il panorama del terziario. Non si registrano particolari strutture sociali. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un istituto professionale industriale e un liceo scientifico; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca della cattedrale di S. Michele Arcangelo. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche la stampa e l’emittente radiotelevisiva locali. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo cosentino, registra un significativo movimento di visitatori, cui offre, tra l’altro, la possibilità di praticare la caccia. Molto frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di intensi rapporti con i comuni vicini, grazie anche alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato, che si svolge il primo e il terzo lunedì di ogni mese; il mercatino rionale, il lunedì; la fiera di S. Cataldo, a maggio; varie sagre e manifestazioni culturali, a luglio e ad agosto; la fiera del 15 agosto con processione e fuochi pirotecnici a mare, e quella del Santissimo Rosario, a ottobre. Il Patrono, San Leonardo, si festeggia il 6 novembre.

Località

San Cataldo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cariati rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 8.355
  • Lat 39° 29' 48,56'' 39.49682222
  • Long 16° 56' 56,54'' 16.94903889
  • CAP 87062
  • Prefisso 0983
  • Codice ISTAT 078025
  • Codice Catasto B774
  • Altitudine slm 50 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/913
  • Superficie 27.95 Km2
  • Densità 298,93 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 04:28
  • Tramonto 19:18
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
A.V.O. ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI DI CARIATISTRADA STATALE 108 TER SNC
ASSOCIAZIONE NAZIONALE VOLONTARI SANGUE SEZIONE COMUNE DI CARIATIVIA NAZIONALE C/O CENTRO SOCIALE
COOPERATIVA SOCIALE LE NOVE TORRI ARLVIA FAUSTO GULLO SNC
COOPERATIVA SOCIALE LE NOVE TORRI ARLVIA FAUSTO GULLO SNC
GLI AMICI DEL CUORE DI CARIATI ONLUSVIA MAGENTA
NUOVO CIELO ONLUSVIA SAN PIETRO N 64
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