Descrizione

Centro collinare di origine medievale, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza del settore industriale. I caprileonesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Rocca di Capri Leone, in cui si registra il maggior numero di residenti, e in alcune case sparse. Il territorio, fertile e produttivo anche grazie alla presenza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, sorge su un colle che digrada dolcemente verso la pianura, così determinando il suo andamento plano-altimetrico inclinato.

Centro collinare di origine medievale, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una buona presenza del settore industriale. I caprileonesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località Rocca di Capri Leone, in cui si registra il maggior numero di residenti, e in alcune case sparse. Il territorio, fertile e produttivo anche grazie alla presenza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, sorge su un colle che digrada dolcemente verso la pianura, così determinando il suo andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

La più antica attestazione del toponimo, il cui etimo è da ricercarsi nel latino CAPRAE, risale al 1303, laddove figura come “Capris”. Il determinate, invece, potrebbe essere un antroponimo oppure alludere alla statua in marmo collocata nella piazza principale (raffigurante appunto un leone e assurta a vero e proprio simbolo del comune): fu aggiunto nel 1862, per distinguere questo centro da quello omonimo dell’isola di fronte a Napoli, in Campania. Il fatto che la sua origine risalga all’epoca medievale si deduce anche dalla mancanza di notizie sul borgo, relativa alle epoche precedenti: per la prima volta, il nome è citato in un documento del 1320, anno in cui la giurisdizione del feudo era esercitata dal nobile Vitale de Aloysio. Successivamente l’amministrazione passò nelle mani di diversi feudatari: Lancellotto di Larcan, i Filangieri, i Balsano, i Branciforte e i Cordova, che governarono fino al 1620. Da questa data, fino al 1865, il potere ritornò alla famiglia dei Filangieri. La popolazione locale partecipò alle vicende che portarono all’unificazione dell’Italia. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, dedicata a San Costantino, con un bel portale settecentesco ma con impianto di epoca precedente, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria anch’essa del Settecento e al cui interno sono custodite importanti opere d’arte; la parrocchiale dell’Annunziata che conserva un campanile del Settecento e una bella statua del 1533, appunto l’“Annunziata”, di Antonello Gagini. Degno di nota per il suo valore artistico è il santuario della Madonna del Tindori, in frazione Rocca.

La più antica attestazione del toponimo, il cui etimo è da ricercarsi nel latino CAPRAE, risale al 1303, laddove figura come “Capris”. Il determinate, invece, potrebbe essere un antroponimo oppure alludere alla statua in marmo collocata nella piazza principale (raffigurante appunto un leone e assurta a vero e proprio simbolo del comune): fu aggiunto nel 1862, per distinguere questo centro da quello omonimo dell’isola di fronte a Napoli, in Campania. Il fatto che la sua origine risalga all’epoca medievale si deduce anche dalla mancanza di notizie sul borgo, relativa alle epoche precedenti: per la prima volta, il nome è citato in un documento del 1320, anno in cui la giurisdizione del feudo era esercitata dal nobile Vitale de Aloysio. Successivamente l’amministrazione passò nelle mani di diversi feudatari: Lancellotto di Larcan, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FILANGIERI'>Filangieri</a>, i Balsano, i Branciforte e i Cordova, che governarono fino al 1620. Da questa data, fino al 1865, il potere ritornò alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FAMIGLIADEIFILANGIERI'>famiglia dei Filangieri</a>. La popolazione locale partecipò alle vicende che portarono all’unificazione dell’Italia. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, dedicata a San Costantino, con un bel portale settecentesco ma con impianto di epoca precedente, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria anch’essa del Settecento e al cui interno sono custodite importanti opere d’arte; la parrocchiale dell’Annunziata che conserva un campanile del Settecento e una bella statua del 1533, appunto l’“Annunziata”, di Antonello Gagini. Degno di nota per il suo valore artistico è il santuario della Madonna del Tindori, in frazione Rocca.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: estrattivo, lattiero-caseario, alimentare, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico, dei mobili e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato specializzato nei ricami e nella produzione di borse in pelle. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo nonché il liceo scientifico e gli istituti tecnico industriale e commerciale. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende che operano nei comparti: estrattivo, lattiero-caseario, alimentare, dell’abbigliamento, della pelletteria, del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico, dei mobili e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato specializzato nei ricami e nella produzione di borse in pelle. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo nonché il liceo scientifico e gli istituti tecnico industriale e commerciale. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, sul posto è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Uno scenario paesaggistico incantevole, caratterizzato dalla vicinanza al Parco dei Nebrodi, la rende meta prediletta degli amanti della natura per effettuare passeggiate ed escursioni nei dintorni. Suggestivo è l’ambiente in cui è possibile addentrarsi: ricchi boschi attraversati da corsi d’acqua che offrono l’opportunità anche di raccogliere prodotti del sottobosco, quali i funghi. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione che allietano la comunità locale e i visitatori dai dintorni si segnalano: la festa degli emigrati, ad agosto; la festa della birra, a settembre. Il Patrono, San Costantino, si festeggia l’ultimo sabato di luglio.

Uno scenario paesaggistico incantevole, caratterizzato dalla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODEINEBRODI'>Parco dei Nebrodi</a>, la rende meta prediletta degli amanti della natura per effettuare passeggiate ed escursioni nei dintorni. Suggestivo è l’ambiente in cui è possibile addentrarsi: ricchi boschi attraversati da corsi d’acqua che offrono l’opportunità anche di raccogliere prodotti del sottobosco, quali i funghi. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione che allietano la comunità locale e i visitatori dai dintorni si segnalano: la festa degli emigrati, ad agosto; la festa della birra, a settembre. Il Patrono, San Costantino, si festeggia l’ultimo sabato di luglio.

Località

Marzolino, Rocca di Capri Leone

Marzolino, Rocca di Capri Leone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capri Leone rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.