Descrizione

Piccola comunità di pianura, probabilmente di origine medievale, la cui struttura economica si basa essenzialmente sulle attività agricole. I cappellesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Vighizzolo, Cansero, Isolello e Mottaiola; non si registrano segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, sostanzialmente privo di variazioni altimetriche. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Piccola comunità di pianura, probabilmente di origine medievale, la cui struttura economica si basa essenzialmente sulle attività agricole. I cappellesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Vighizzolo, Cansero, Isolello e Mottaiola; non si registrano segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, sostanzialmente privo di variazioni altimetriche. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Alcuni ritrovamenti di epoca romana fanno pensare che il territorio abbia conosciuto insediamenti umani in età antica; i documenti non bastano tuttavia a tracciare in modo sufficientemente preciso le linee fondamentali dell'evoluzione storica della piccola comunità. Si sa che fu feudo della diocesi di Cremona, come del resto gran parte dei territori del circondario; a partire dal Duecento passò per donazione al monastero di San Giovanni. Fu poi dei Picenardi, famiglia patrizia cremonese, cui si deve il toponimo. La più antica testimonianza del passato storico è rappresentata da un ritratto di giovane romano, attribuito al periodo giulio-claudio, oggi in possesso del museo del Louvre di Parigi; dell'antico castello non resta invece altro che una torre merlata che fa quasi corpo unico con le case vicine. La chiesa parrocchiale, in stile neoclassico, risale alla fine del Settecento e custodisce opere d'arte di epoca precedente, come il coro cinquecentesco o il fonte battesimale del Seicento. Di minore interesse è la villa Mondini con il suo giardino, inglobata nelle strutture di una cascina rurale; ormai fatiscente, invece, è la villa Sommi Picenardi (risalente ai secoli XV-XVI e ubicata in località Isolello) che, pur por tando il nome della più importante famiglia del circondario, versa in uno stato di estremo degrado.

Alcuni ritrovamenti di epoca romana fanno pensare che il territorio abbia conosciuto insediamenti umani in età antica; i documenti non bastano tuttavia a tracciare in modo sufficientemente preciso le linee fondamentali dell'evoluzione storica della piccola comunità. Si sa che fu feudo della diocesi di Cremona, come del resto gran parte dei territori del circondario; a partire dal Duecento passò per donazione al monastero di San Giovanni. Fu poi dei Picenardi, famiglia patrizia cremonese, cui si deve il toponimo. La più antica testimonianza del passato storico è rappresentata da un ritratto di giovane romano, attribuito al periodo giulio-claudio, oggi in possesso del museo del Louvre di Parigi; dell'antico castello non resta invece altro che una torre merlata che fa quasi corpo unico con le case vicine. La chiesa parrocchiale, in stile neoclassico, risale alla fine del Settecento e custodisce opere d'arte di epoca precedente, come il coro cinquecentesco o il fonte battesimale del Seicento. Di minore interesse è la villa Mondini con il suo giardino, inglobata nelle strutture di una cascina rurale; ormai fatiscente, invece, è la villa Sommi Picenardi (risalente ai secoli XV-XVI e ubicata in località Isolello) che, pur por tando il nome della più importante famiglia del circondario, versa in uno stato di estremo degrado.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per la mancanza sul posto di una stazione dei carabinieri, sono delegate, all'occorrenza, al sindaco le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale si basa essenzialmente sul settore primario: l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, in piena campagna padana, produce cereali e foraggi; si pratica l'allevamento bovino e di specie avicole: quest'ultimo, in particolare, appare notevolmente sviluppato, con un rapporto di oltre cento capi per abitante. L'industria è totalmente assente e il terziario non fa registrare la presenza di servizi dalle caratteristiche peculiari: si ritrovano così tutti gli aspetti consoni ai comuni di queste dimensioni, con la rete distributiva che assolve alle necessità primarie e le attività dei servizi che non comprendono le voci del cosiddetto "terziario avanzato" quali le consulenze tecnico-scientifiche, il credito o le assicurazioni. Non si registra la presenza di servizi pubblici particolari o di strutture di rilievo nel campo sociale; alla mancanza di scuole, che impone la condizione di pendolari anche ai più giovani, si contrappone la presenza di una biblioteca, cui si può attingere per l'arricchimento culturale. Mancano invece le strutture ricettive e una dotazione di impianti sportivi di rilievo; si fa sentire, infine, l'assenza di strutture sanitarie che costringe la popolazione a rivolgersi all'esterno anche per i servizi di base.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per la mancanza sul posto di una stazione dei carabinieri, sono delegate, all'occorrenza, al sindaco le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale si basa essenzialmente sul settore primario: l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, in piena campagna padana, produce cereali e foraggi; si pratica l'allevamento bovino e di specie avicole: quest'ultimo, in particolare, appare notevolmente sviluppato, con un rapporto di oltre cento capi per abitante. L'industria è totalmente assente e il terziario non fa registrare la presenza di servizi dalle caratteristiche peculiari: si ritrovano così tutti gli aspetti consoni ai comuni di queste dimensioni, con la rete distributiva che assolve alle necessità primarie e le attività dei servizi che non comprendono le voci del cosiddetto "terziario avanzato" quali le consulenze tecnico-scientifiche, il credito o le assicurazioni. Non si registra la presenza di servizi pubblici particolari o di strutture di rilievo nel campo sociale; alla mancanza di scuole, che impone la condizione di pendolari anche ai più giovani, si contrappone la presenza di una biblioteca, cui si può attingere per l'arricchimento culturale. Mancano invece le strutture ricettive e una dotazione di impianti sportivi di rilievo; si fa sentire, infine, l'assenza di strutture sanitarie che costringe la popolazione a rivolgersi all'esterno anche per i servizi di base.

Relazioni

La sua impronta di nucleo rurale e l'assenza di elementi di richiamo nel patrimonio culturale e ambientale non favoriscono i flussi turistici; si trova così ad affrontare una forza centrifuga determinata dalla dipendenza dalle rete di uffici, negozi e servizi dei comuni vicini. Questa condizione di subalternità si stempera fino ad invertirsi nelle occasioni ricorrenti del folclore e della tradizione religiosa: richiamano pubblico la sagra di San Michele, che si tiene nella località di Cansero la terza domenica di ottobre; la sagra di San Giovanni Battista, in calendario la prima domenica di settembre a Vighizzolo; quella dell'Immacolata a Mottaiola de' Padri, l'otto dicembre, e la sagra di San Martino, che ha luogo ad Isolello l'11 novembre. La festa della Patrona, Sant'Agata, si celebra il 5 febbraio con l'omonima sagra.

La sua impronta di nucleo rurale e l'assenza di elementi di richiamo nel patrimonio culturale e ambientale non favoriscono i flussi turistici; si trova così ad affrontare una forza centrifuga determinata dalla dipendenza dalle rete di uffici, negozi e servizi dei comuni vicini. Questa condizione di subalternità si stempera fino ad invertirsi nelle occasioni ricorrenti del folclore e della tradizione religiosa: richiamano pubblico la sagra di San Michele, che si tiene nella località di Cansero la terza domenica di ottobre; la sagra di San Giovanni Battista, in calendario la prima domenica di settembre a Vighizzolo; quella dell'Immacolata a Mottaiola de' Padri, l'otto dicembre, e la sagra di San Martino, che ha luogo ad Isolello l'11 novembre. La festa della Patrona, Sant'Agata, si celebra il 5 febbraio con l'omonima sagra.

Località

Cansero, Isolello, Mottaiola, Vighizzolo

Cansero, Isolello, Mottaiola, Vighizzolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cappella de' Picenardi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.