Descrizione

Centro di collina, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I capiaghesi o intimianesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Cantù del comune omonimo; il resto della popolazione si distribuisce tra i nuclei di Olmeda, Faleggia, Inghigollo, Montecastello, Palazzetta (Santa Maria) e San Giorgio. Il territorio, che occupa parte delle colline sovrastanti il laghetto di Montòrfano, mostra un profilo geometrico ondulato. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico vario, è interessato da una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresenta, su sfondo azzurro cielo, un castello merlato.

Centro di collina, di origini romane, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I capiaghesi o intimianesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Cantù del comune omonimo; il resto della popolazione si distribuisce tra i nuclei di Olmeda, Faleggia, Inghigollo, Montecastello, Palazzetta (Santa Maria) e San Giorgio. Il territorio, che occupa parte delle colline sovrastanti il laghetto di Montòrfano, mostra un profilo geometrico ondulato. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico vario, è interessato da una forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresenta, su sfondo azzurro cielo, un castello merlato.

Storia

La fondazione dei nuclei di Capiago e Intimiano si deve ai coloni che si stabilirono nella zona in epoca romana. Entrambi i toponimi hanno origine antroponimica: il primo deriva dal nome latino di persona CAPIUS o CAVIUS, mentre il secondo viene riportato al greco ANTHIMIOS. La storia dei due borghi, all'inizio comune, ben presto si divise: se Capiago seguì le vicende di Como, da cui si staccò solo per un breve periodo, tra la fine del XII secolo e i primi decenni del successivo, Intimiano (anticamente Antimiano) rimase sotto l'influenza di Cantù. Deve la sua fama ad Ariberto, nominato arcivescovo di Milano nella prima metà del 1100, grazie alla protezione dell'imperatore Enrico II, detto il Santo. Alla morte di quest'ultimo Ariberto si recò in Germania per invitare Corrado II il Salico a scendere in Italia, per essere insignito del titolo imperiale. Sconfitto a Campomalo, durante una ribellione dei feudatari, cadde in disgrazia presso il nuovo imperatore, venendo arrestato. Fuggito dalla prigione in cui era stato rinchiuso, si rifugiò a Milano e, organizzata una milizia comunale, alla quale assegnò come simbolo il Carroccio, riportò due vittorie sull'esercito imperiale. Morto Corrado II, Ariberto si riappacificò con il successore, Enrico III di Franconia, subendo un nuovo assedio da parte dei valvassori che, questa volta, furono battuti. Nel 1928 Intimiano fu unita a Capiago, formando il comune di Salvadera, che assunse la denominazione attuale l'anno seguente. Del castello appartenuto alla famiglia dell'arcivescovo Ariberto non resta alcuna traccia: sulle sue rovine sorse una villa, che ripete i canoni architettonici delle residenze patrizie brianzole. A Capiago sorge la parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio, costruita nel XVII secolo e più volte restaurata.

La fondazione dei nuclei di Capiago e Intimiano si deve ai coloni che si stabilirono nella zona in epoca romana. Entrambi i toponimi hanno origine antroponimica: il primo deriva dal nome latino di persona CAPIUS o CAVIUS, mentre il secondo viene riportato al greco ANTHIMIOS. La storia dei due borghi, all'inizio comune, ben presto si divise: se Capiago seguì le vicende di Como, da cui si staccò solo per un breve periodo, tra la fine del XII secolo e i primi decenni del successivo, Intimiano (anticamente Antimiano) rimase sotto l'influenza di Cantù. Deve la sua fama ad Ariberto, nominato arcivescovo di Milano nella prima metà del 1100, grazie alla protezione dell'imperatore Enrico II, detto il Santo. Alla morte di quest'ultimo Ariberto si recò in Germania per invitare Corrado II il Salico a scendere in Italia, per essere insignito del titolo imperiale. Sconfitto a Campomalo, durante una ribellione dei feudatari, cadde in disgrazia presso il nuovo imperatore, venendo arrestato. Fuggito dalla prigione in cui era stato rinchiuso, si rifugiò a Milano e, organizzata una milizia comunale, alla quale assegnò come simbolo il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARROCCIO'>Carroccio</a>, riportò due vittorie sull'esercito imperiale. Morto Corrado II, Ariberto si riappacificò con il successore, Enrico III di Franconia, subendo un nuovo assedio da parte dei valvassori che, questa volta, furono battuti. Nel 1928 Intimiano fu unita a Capiago, formando il comune di Salvadera, che assunse la denominazione attuale l'anno seguente. Del castello appartenuto alla famiglia dell'arcivescovo Ariberto non resta alcuna traccia: sulle sue rovine sorse una villa, che ripete i canoni architettonici delle residenze patrizie brianzole. A Capiago sorge la parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio, costruita nel XVII secolo e più volte restaurata.

Economia

Non si registrano uffici di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi, e l'allevamento hanno perso progressivamente terreno rispetto all'industria, costituita da più aziende che operano nei comparti edile, cantieristico, metallurgico, tessile, dell'abbigliamento, del vetro, della gioielleria e dell'oreficeria; a queste si affiancano fabbriche di mobili, laterizi e prodotti petroliferi raffinati. Non mancano aziende che si occupano di arti grafiche. Il terziario si compone di una rete commerciale di modeste dimensioni (sufficiente tuttavia a soddisfare le esigenze della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali degne di nota. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Non si registrano uffici di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi, e l'allevamento hanno perso progressivamente terreno rispetto all'industria, costituita da più aziende che operano nei comparti edile, cantieristico, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento, del vetro, della gioielleria e dell'oreficeria; a queste si affiancano fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, laterizi e prodotti petroliferi raffinati. Non mancano aziende che si occupano di arti grafiche. Il terziario si compone di una rete commerciale di modeste dimensioni (sufficiente tuttavia a soddisfare le esigenze della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali degne di nota. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Brughiera, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono piuttosto intensi e facilitati da un agevole sistema di collegamenti. La festa patronale, dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio, si celebra il 22 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Brughiera, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono piuttosto intensi e facilitati da un agevole sistema di collegamenti. La festa patronale, dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio, si celebra il 22 gennaio.

Località

Brugnago, Olmeda, San Giorgio

Brugnago, Olmeda, San Giorgio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capiago Intimiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.