Descrizione

Cittadina di pianura, di origini antichissime, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I canegratesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località San Giorgio su Legnano, Legnano e Parabiago dei comuni omonimi e Molino Visconti del comune di San Vittore Olona-. Il territorio, attraversato da vari canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche minime. L'abitato, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, alludendo al toponimo, raffigura, nella parte superiore a fondo azzurro, un cane dietro una grata; quella inferiore, a sfondo grigio, contiene invece una punta rossa. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del 1959.

Cittadina di pianura, di origini antichissime, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I canegratesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località San Giorgio su Legnano, Legnano e Parabiago dei comuni omonimi e Molino Visconti del comune di San Vittore Olona-. Il territorio, attraversato da vari canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche minime. L'abitato, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, alludendo al toponimo, raffigura, nella parte superiore a fondo azzurro, un cane dietro una grata; quella inferiore, a sfondo grigio, contiene invece una punta rossa. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del 1959.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca antichissima, come testimoniato dall'importante rinvenimento, nel 1952, di una necropoli ad incinerazione risalente all'età del bronzo (2000-1800 a.C.), e vanno riportati ai liguri, cui subentrarono i celti e, dal VI secolo a.C., gli etruschi, seguiti a loro volta dai galli insubri e dai romani. Non è chiaro se il toponimo derivi da espressioni latine. Dopo la caduta di Roma subì le invasioni barbariche, entrando a far parte, dal VI secolo d.C., della contea di Castel Séprio, di cui seguì le vicende. Coinvolta nella seconda metà del 1100 nelle guerre tra Federico Barbarossa e i comuni aderenti alla Lega lombarda, nel Duecento fu teatro delle lotte tra i Torriani e i Visconti, conclusesi con la vittoria di questi ultimi. A tali scontri seguirono, al termine della signoria sforzesca, le dominazioni francese e spagnola, accompagnate da guerre, carestie ed epidemie: terribile, in particolare, fu la peste del 1630. Tra i più grandi possidenti vi furono i Meraviglia, i Gallarati Scotti, i Crivelli, gli Arconati, i Corio e, soprattutto, i Castelli, investiti di questo feudo verso la metà del Seicento. Alla ripresa economica registrata sul finire del XVIII secolo, sotto il governo austriaco, seguirono l'invasione napoleonica, il ritorno degli austriaci, i moti risorgimentali e le lotte sociali di fine Ottocento e inizio Novecento. Tra i monumenti spiccano il palazzo Castelli, la vecchia e la nuova parrocchiale di Santa Maria Assunta e l'antichissima chiesa di Santa Colomba, anteriore al Duecento.

I primi insediamenti nella zona risalgono ad epoca antichissima, come testimoniato dall'importante rinvenimento, nel 1952, di una necropoli ad incinerazione risalente all'età del bronzo (2000-1800 a.C.), e vanno riportati ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, cui subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a> e, dal VI secolo a.C., gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, seguiti a loro volta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLIINSUBRI'>galli insubri</a> e dai romani. Non è chiaro se il toponimo derivi da espressioni latine. Dopo la caduta di Roma subì le invasioni barbariche, entrando a far parte, dal VI secolo d.C., della contea di Castel Séprio, di cui seguì le vicende. Coinvolta nella seconda metà del 1100 nelle guerre tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> e i comuni aderenti alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEGALOMBARDA'>Lega lombarda</a>, nel Duecento fu teatro delle lotte tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, conclusesi con la vittoria di questi ultimi. A tali scontri seguirono, al termine della signoria sforzesca, le dominazioni francese e spagnola, accompagnate da guerre, carestie ed epidemie: terribile, in particolare, fu la peste del 1630. Tra i più grandi possidenti vi furono i Meraviglia, i Gallarati Scotti, i Crivelli, gli Arconati, i Corio e, soprattutto, i Castelli, investiti di questo feudo verso la metà del Seicento. Alla ripresa economica registrata sul finire del XVIII secolo, sotto il governo austriaco, seguirono l'invasione napoleonica, il ritorno degli austriaci, i moti risorgimentali e le lotte sociali di fine Ottocento e inizio Novecento. Tra i monumenti spiccano il palazzo Castelli, la vecchia e la nuova parrocchiale di Santa Maria Assunta e l'antichissima chiesa di Santa Colomba, anteriore al Duecento.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione di cereali, ha perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da varie aziende, che operano nei comparti edile, del mobile, della gioielleria e dell'oreficeria. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarimente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo più esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura, basata essenzialmente sulla coltivazione di cereali, ha perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da varie aziende, che operano nei comparti edile, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, della gioielleria e dell'oreficeria. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarimente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo più esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di varie manifestazioni tradizionali; tra queste meritano di essere citati: la Befana in piazza, il carnevale, il palio delle contrade, che si svolge nella seconda metà di maggio, la festa della birra, che si tiene l'ultima settimana di giugno e la prima di luglio, il Settembre canegratese, con la rinomata fiera di merci e bestiame, la castagnata in piazza, ad ottobre, e i festeggiamenti per il Natale, dall'8 al 25 dicembre, nella località di Santa Colomba. Attirano visitatori anche le feste che nel corso dell'anno si svolgono nelle varie contrade. La festa patronale, dedicata all'Assunzione di Maria, si celebra il 15 agosto.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di varie manifestazioni tradizionali; tra queste meritano di essere citati: la Befana in piazza, il carnevale, il palio delle contrade, che si svolge nella seconda metà di maggio, la festa della birra, che si tiene l'ultima settimana di giugno e la prima di luglio, il Settembre canegratese, con la rinomata fiera di merci e bestiame, la castagnata in piazza, ad ottobre, e i festeggiamenti per il Natale, dall'8 al 25 dicembre, nella località di Santa Colomba. Attirano visitatori anche le feste che nel corso dell'anno si svolgono nelle varie contrade. La festa patronale, dedicata all'Assunzione di Maria, si celebra il 15 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Canegrate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.