Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull’industria. I campolonghesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nella località Bojon Lova; la restante parte si distribuisce in numerosissimi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio, caratterizzato dal clima piuttosto umido, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 6 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, costituito principalmente da abitazioni unifamiliari sparse sul territorio, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e fa registrare segni di espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, sono raffigurati, su sfondo argentato, tre rami di quercia, muniti di frutti, decussati in punta e legati da un nastro rosso.

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull’industria. I campolonghesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nella località Bojon Lova; la restante parte si distribuisce in numerosissimi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio, caratterizzato dal clima piuttosto umido, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 6 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, costituito principalmente da abitazioni unifamiliari sparse sul territorio, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e fa registrare segni di espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, sono raffigurati, su sfondo argentato, tre rami di quercia, muniti di frutti, decussati in punta e legati da un nastro rosso.

Storia

Nonostante i primi reperti archeologici siano abbastanza recenti, la sua origine risale all’epoca preromana, come testimoniano alcuni oggetti di bronzo riportanti caratteri veneto-etruschi. Numerosi reperti, inoltre, provano la sua importanza in età romana: anfore, urne cinerarie, vinarie, lucerne, vasi lacrimali e monete di Augusto, Vespasiano e Domiziano. Più volte vittima di saccheggi e devastazioni durante le guerre contro Padova, passò a Venezia nel XV secolo. Alla fine del XVIII secolo contava pochi abitanti che, con l’annessione di Lettoli e Bojon sotto il Regno del Lombardo-Veneto, crebbero notevolmente. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo, seguendo quella dei territori circostanti. Di particolare rilevanza artistica, si ricorda la chiesa parrocchiale di Bojon (località il cui nome deriva dalla “Silva Bullone” citata in un documento del 1148 che rileva l’esistenza della “Villa Bullonis”), sorta agli inizi del XIII secolo, il cui campanile di origine romanica conserva perfettamente le strutture architettoniche di quell’epoca (quali, ad esempio, le piccole volte in rilievo erette sopra le centine), grazie anche ad alcuni lavori di rafforzamento subiti nella metà del XIX secolo.

Nonostante i primi reperti archeologici siano abbastanza recenti, la sua origine risale all’epoca preromana, come testimoniano alcuni oggetti di bronzo riportanti caratteri veneto-etruschi. Numerosi reperti, inoltre, provano la sua importanza in età romana: anfore, urne cinerarie, vinarie, lucerne, vasi lacrimali e monete di Augusto, Vespasiano e Domiziano. Più volte vittima di saccheggi e devastazioni durante le guerre contro Padova, passò a Venezia nel XV secolo. Alla fine del XVIII secolo contava pochi abitanti che, con l’annessione di Lettoli e Bojon sotto il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=REGNODELLOMBARDOVENETO'>Regno del Lombardo-Veneto</a>, crebbero notevolmente. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo, seguendo quella dei territori circostanti. Di particolare rilevanza artistica, si ricorda la chiesa parrocchiale di Bojon (località il cui nome deriva dalla “Silva Bullone” citata in un documento del 1148 che rileva l’esistenza della “Villa Bullonis”), sorta agli inizi del XIII secolo, il cui campanile di origine romanica conserva perfettamente le strutture architettoniche di quell’epoca (quali, ad esempio, le piccole volte in rilievo erette sopra le centine), grazie anche ad alcuni lavori di rafforzamento subiti nella metà del XIX secolo.

Economia

Oltre gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la stazione dei carabinieri. La struttura economica locale è fondata sulla combinazione di attività del settore primario e secondario. La vita che vi si conduce è piuttosto calma e poco aperta alle innovazioni. L’agricoltura è particolarmente importante, si coltivano: cereali, frutta, ortaggi, foraggi e viti. La pesca e l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli rappresenta un’altra fonte di reddito. Gran parte della popolazione è impiegata nel settore tessile, dell’abbigliamento, del legno e dell’informatica, altre importanti ramificazioni dell’attività industriale campolonghese. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. È presente il servizio bancario. Si impartisce solamente l’istruzione obbligatoria; non sono presenti, infatti, istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Le strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca. Quelle ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sportive mettono a disposizione, per il tempo libero, un campo di calcio e uno da tennis. L’apparato sanitario è presente con la sola farmacia, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la stazione dei carabinieri. La struttura economica locale è fondata sulla combinazione di attività del settore primario e secondario. La vita che vi si conduce è piuttosto calma e poco aperta alle innovazioni. L’agricoltura è particolarmente importante, si coltivano: cereali, frutta, ortaggi, foraggi e viti. La pesca e l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli rappresenta un’altra fonte di reddito. Gran parte della popolazione è impiegata nel settore tessile, dell’abbigliamento, del legno e dell’informatica, altre importanti ramificazioni dell’attività industriale campolonghese. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. È presente il servizio bancario. Si impartisce solamente l’istruzione obbligatoria; non sono presenti, infatti, istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Le strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca. Quelle ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sportive mettono a disposizione, per il tempo libero, un campo di calcio e uno da tennis. L’apparato sanitario è presente con la sola farmacia, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale; è poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive che non riescono ad assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta perciò a spostarsi verso le aree più sviluppate. I suoi rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono soprattutto per l’espletamento di pratiche burocratiche, il lavoro, il completamento degli studi e gli scambi commerciali. Tra gli appuntamenti tradizionali, fieristici o del folclore, che esercitano una discreta capacità attrattiva anche nei confronti dei centri limitrofi, vanno citati: la festa dedicata a Santa Maria Assunta con una sagra paesana, nel mese di maggio; la festa della Madonna del Carmine con una sagra paesana, a luglio e infine la festa di San Lorenzo a agosto. La festa patronale, dedicata ai Santi Felice e Fortunato, si celebra il 14 maggio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale; è poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive che non riescono ad assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta perciò a spostarsi verso le aree più sviluppate. I suoi rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono soprattutto per l’espletamento di pratiche burocratiche, il lavoro, il completamento degli studi e gli scambi commerciali. Tra gli appuntamenti tradizionali, fieristici o del folclore, che esercitano una discreta capacità attrattiva anche nei confronti dei centri limitrofi, vanno citati: la festa dedicata a Santa Maria Assunta con una sagra paesana, nel mese di maggio; la festa della Madonna del Carmine con una sagra paesana, a luglio e infine la festa di San Lorenzo a agosto. La festa patronale, dedicata ai Santi Felice e Fortunato, si celebra il 14 maggio.

Località

Bertin, Bojon, Bojon Lova, Donolato, Giare, Lova, Sartore, Zara

Bertin, Bojon, Bojon Lova, Donolato, Giare, Lova, Sartore, Zara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campolongo Maggiore rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.